Più strette le maglie del permesso temporaneo

Migranti, col decreto Cutro arriva la stretta alla protezione speciale

Dopo lo stato di emergenza immigrazione, la maggioranza di governo punta al restringimento dei permessi concessi ai migranti che approdano in Italia

Migranti, col decreto Cutro arriva la stretta alla protezione speciale

«Azzereremo la protezione speciale»: ha dichiarato il sottosegretario agli interni, il leghista Nicola Molteni in riferimento alle modifiche da apportare al «decreto Cutro» sull’immigrazione, dopo che nel nostro Paese il governo Meloni ha deliberato lo stato di emergenza e sei mesi di poteri speciali per migliorare l’accoglienza di chi arriva e rendere più snelle le espulsioni di chi non ha diritto a rimanere in Italia.

Qualora la proposta ricevesse il via libera definitivo di Fratelli d’Italia, la modifica porterebbe ad una forte stretta sui permessi concessi ai migranti che approdano in Italia.

Il decreto Cutro, contenente l’emendamento sulla protezione speciale, è ora all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato e dovrebbe essere presentato in Aula il 18 aprile.

 

Migranti, la stretta sulla protezione speciale

La stretta sulla protezione speciale di cui si sta parlando in queste ore prevede diverse modifiche rispetto all'apparato odierno che fu introdotto dal governo Conte 2 quando modificò i decreti Salvini sull’immigrazione. Ad essere rivisti saranno tra l'altro anche i motivi di salute che stringevano le maglie delle espulsioni. Ad esempio alle parole «gravi condizioni psicofisiche o derivanti da gravi patologie» -attualmente in vigore - si sostituiscono infatti le parole «condizioni di salute derivanti da patologie di particolare gravità, non adeguatamente curabili nel paese di origine». In questo modo qualunque sia la patologia di cui è affetto un migrante se può essere curata dal paese da cui proviene, non è più un ostacolo all’espulsione.

 

Fonti della maggioranza nel frattempo rassicurano che il sub-emendamento sulla protezione speciale dei migranti è portata avanti nel rispetto delle convenzioni internazionali, tanto che i riferimenti che la Lega voleva far cancellare come quello all’orientamento sessuale e all’identità di genere tra i motivi di persecuzione per i quali non si può disporre l’espulsione o il respingimento, come previsto in passato dai decreti Salvini, non sono stati presi in considerazione. "La maggioranza di centrodestra è coesa nel raggiungere l'obiettivo di cancellare la cosiddetta protezione speciale, uniformando la disciplina al resto d'Europa. Scopo dell'emendamento depositato al decreto legge Cutro è infatti quello di restringere le maglie del permesso temporaneo il cui utilizzo per varie ragioni si è allargato a dismisura, creando una salvaguardia indiscriminata degli irregolari. In questo modo si supera l'anomalia tutta italiana, con una norma di buon senso che corrisponda alla relativa norma europea di riferimento", fanno sapere fonti di Fratelli d'Italia.

 

Ma che cos'è la protezione speciale? E' un meccanismo che consente allo straniero che non può accedere nè allo status di rifugiato (garantito solo a chi proviene da Paesi in guerra) nè alla protezione sussidiaria (riconosciuta a chi in patria può subire torture o condanne a morte), di non essere espulso o respinto qualora nel suo Stato d’origine possa esserci il rischio di essere sottoposto a persecuzione per motivo di razza, orientamento sessuale, religione o opinioni politiche.

 

Cosa dicono i dati 2022: Secondo i dati dell’ultimo rapporto del Cir, il Consiglio italiano per i rifugiati, nel 2022 sono state esaminate in Italia 52.625 richieste di protezione internazionale e i rifiuti sono stati il 53% (27.385). Ha ricevuto la protezione speciale il 21% dei richiedenti (10.865), lo status di rifugiato il 12% (6.161), la protezione sussidiaria il 13% (6.770).

Nel 2022 dunque l’Italia ha rilasciato 10.865 permessi di soggiorno per protezione speciale, la fetta più alta tra tutte le tipologie previste dalla legge, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. 

 

La replica delle opposizioni

"Il governo vuole togliere la 'protezione speciale' per i migranti. L'unico risultato di una scelta che ricalca quelle di Salvini sarà quello di generare nuovi senzatetto, irregolari, nuove vittime di sfruttamento. Per poi, ovviamente, cavalcare la paura. Una vera vergogna", attacca via Twitter Pierfrancesco Majorino della segreteria Pd. 

 

"L’istituto che ha consentito in questi anni a migliaia di immigrati di integrarsi e lavorare verrebbe abrogato condannando all’illegalità e al sommerso tante persone - denuncia il senatore Pd Franco Mirabelli - consegnandole alla clandestinità al mercato nero e allo sfruttamento".

 

Anche il senatore Filippo Sensi attacca l'emendamento: "Abbiamo appena votato insieme in Commissione al Senato la protezione speciale per gli ucraini che oggi la Lega - il giorno dopo - si sveglia e tuona contro la protezione speciale. Sottotesto: il solito, ci siamo capiti. Fate pace col cervello: ipocrisia sulla pelle delle persone no", scrive su Twitter.

 

"Qualsiasi nuova politica nell'ambito dello stato di emergenza deve essere conforme agli obblighi dell'Italia in materia di diritti umani". E' l'appello lanciato dall'AltoCommissario Onu per i Diritti umani Volker Turk secondo cui "il diritto alla vita e il divieto di respingimento non possono essere derogati, nemmeno in tali circostanze". Turk, si legge sul sito Onu, "ha esortato il governo italiano ad abbandonare la nuova e severa legge adottata all'inizio dell'anno".

 

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