Nel 967° giorno di guerra in Ucraina

Consiglio UE: Zelensky presenta il suo Piano, ma la Russia avanza

Il presidente ucraino espone il Piano per la Vittoria ai leader europei mentre Mosca intensifica gli attacchi a est. Meloni assente al vertice di Berlino

Consiglio UE: Zelensky presenta il suo Piano, ma la Russia avanza

Nel 967° giorno di guerra in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky si presenta al Consiglio UE per promuovere il suo “Piano per la Vittoria”. Il conflitto, ormai in una fase di stallo ma con nuovi avanzamenti russi in alcune regioni chiave, richiede un’ulteriore valutazione del supporto da parte dei paesi occidentali. Zelensky ha ribadito la necessità di forniture militari più consistenti e di una strategia a lungo termine, volta non solo a contenere l’aggressione russa, ma a garantire la sicurezza dell’Ucraina per i decenni a venire.

Il piano di Zelensky punta soprattutto su due elementi fondamentali: una maggiore integrazione con la NATO e un incremento delle forniture militari da parte dei paesi europei. “Non si tratta solo di difendere l’Ucraina,” ha dichiarato Zelensky nel suo discorso al Consiglio UE, “ma di preservare la pace e la sicurezza in Europa”. Questo approccio ha trovato consensi da parte di alcuni leader europei, ma resta incerta la possibilità di un invito formale all’Ucraina per entrare nella NATO.

 

Vertice di Berlino: Biden e i leader europei senza l’Italia

Parallelamente agli sforzi diplomatici di Zelensky, si terrà venerdì a Berlino un importante vertice tra i principali alleati occidentali: Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito. Joe Biden, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer discuteranno delle prossime mosse strategiche per sostenere l’Ucraina. Tuttavia, l’incontro avviene in assenza dell’Italia. La decisione ha suscitato alcune polemiche, nonostante le parole distensive della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Meloni, impegnata in una missione diplomatica in Libano e Giordania, ha spiegato le ragioni della sua assenza: “È fondamentale in questa fase dialogare non solo con i nostri alleati, ma anche con gli attori regionali che hanno un ruolo centrale nella stabilità del Medio Oriente,” ha dichiarato durante una conferenza stampa a Bruxelles. Meloni ha sottolineato come la priorità dell’Italia in questo momento sia promuovere il dialogo nelle aree di crisi in Medio Oriente, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul conflitto ucraino.

 

Il ruolo dell’Ucraina nella NATO: la spinta di Zelensky

Uno degli aspetti più rilevanti del “Piano per la Vittoria” presentato da Zelensky è la richiesta di accelerare il processo di adesione dell’Ucraina alla NATO. Secondo fonti diplomatiche, il tema è stato discusso in modo approfondito sia al Consiglio UE che in preparazione del vertice di Berlino. “La protezione a lungo termine dell’Ucraina può essere garantita solo dall’articolo 5 della NATO,” ha ribadito Zelensky. Tuttavia, molti alleati restano cauti su un’adesione immediata, consapevoli delle implicazioni strategiche di tale mossa.

Alcuni diplomatici hanno confermato che un invito ufficiale all’Ucraina potrebbe non essere all’ordine del giorno nel breve termine, ma che la possibilità resta aperta per il futuro. “È improbabile che venga formalizzato un invito in tempi brevi,” ha affermato una fonte della NATO, “ma l’atmosfera attorno a questa questione sta cambiando rapidamente.”

 

Gli avanzamenti russi e le tensioni sul campo

Mentre Zelensky cerca sostegno diplomatico in Europa, la situazione sul campo continua a evolversi. Le forze russe hanno riportato nuovi avanzamenti nella regione di Donetsk, specialmente attorno alla città di Kurakhove, dove le truppe di Kiev stanno subendo pesanti attacchi. Secondo il Ministero della Difesa russo, un’importante roccaforte ucraina è stata distrutta con l’uso di artiglieria pesante, aggravando la già complessa situazione per le forze ucraine nella regione.

Nel frattempo, nella regione russa di Kursk, si sono verificati episodi di resa tra le fila ucraine. Secondo l’agenzia Tass, cinque combattenti ucraini, facenti parte di un’unità punitiva, si sono arresi alle forze russe. Si tratta di ex detenuti, condannati per reati gravi, che erano stati schierati sul fronte. Questo episodio sottolinea le crescenti difficoltà che l’esercito ucraino sta affrontando in alcune aree chiave del conflitto.

 

Con la guerra che si avvicina al suo quarto anno, l’Ucraina continua a lottare su più fronti: quello militare, con gli avanzamenti russi e le difficoltà delle truppe, e quello diplomatico, con la speranza di rafforzare il suo legame con l’Occidente. Il “Piano per la Vittoria” di Zelensky rappresenta un tentativo cruciale di mantenere alta l’attenzione internazionale sul conflitto e di assicurarsi il sostegno necessario per resistere alla pressione russa. Tuttavia, le sfide restano numerose e il futuro dell’Ucraina dipenderà in gran parte dalle decisioni prese nei prossimi vertici internazionali.

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