Le “Joint Sword-2024B”

Esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan: sale la tensione

Pechino intensifica le manovre militari intorno all’isola, definendole un avvertimento. Gli Usa esprimono preoccupazione, mentre Taipei prepara le difese

Esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan: sale la tensione

La Cina ha mobilitato navi e aerei da guerra intorno a Taiwan in una dimostrazione di forza che ha rapidamente attirato l’attenzione internazionale. Le esercitazioni, denominate “Joint Sword-2024B”, sono state definite da Pechino come un chiaro segnale verso le forze separatiste taiwanesi. La mobilitazione ha incluso cacciatorpediniere, fregate, aerei da combattimento e bombardieri, il tutto supervisionato dal Comando del Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione. Secondo il ministero della Difesa cinese, l’operazione mira a testare la prontezza operativa delle forze armate e a inviare un “severo avvertimento” alle velleità indipendentiste di Taipei.

Parallelamente, Taiwan ha risposto mobilitando le proprie forze militari, dichiarando di aver dispiegato “risorse adeguate” per difendere l’isola. In una nota ufficiale, il governo taiwanese ha condannato le manovre cinesi come “provocazioni irrazionali” e ha ribadito la propria determinazione a salvaguardare la libertà e la sovranità del paese. Il presidente William Lai ha sottolineato l’importanza di proteggere il sistema democratico dell’isola, dichiarando su Facebook: “Nonostante le minacce esterne, Taiwan rimarrà una nazione libera e democratica, pronta a difendere la propria sicurezza nazionale”.

 

Reazioni internazionali e il ruolo degli Stati Uniti

Le esercitazioni cinesi hanno suscitato forte preoccupazione a Washington. Il Dipartimento di Stato americano ha descritto le manovre come “ingiustificate” e potenzialmente pericolose per la stabilità regionale. Matthew Miller, portavoce del Dipartimento, ha evidenziato il rischio di escalation, esortando Pechino alla moderazione. “Le provocazioni militari come risposta a un discorso di routine non sono solo sproporzionate, ma anche estremamente rischiose”, ha affermato Miller, riferendosi al discorso pronunciato dal presidente Lai durante le celebrazioni per i 113 anni della Repubblica di Cina.

Gli Stati Uniti, principali alleati di Taiwan, hanno ribadito la loro preoccupazione riguardo alla crescente pressione militare cinese nello Stretto di Taiwan, considerato un’area critica per la pace e la prosperità dell’intera regione asiatica. Pechino, dal canto suo, ha difeso le esercitazioni come “legittime e necessarie” per tutelare l’unità nazionale e ha precisato che tali manovre potrebbero includere un eventuale blocco navale intorno all’isola.

 

Taiwan e le isole periferiche: una prima linea fragile

Le esercitazioni non hanno riguardato solo Taiwan, ma anche le isole periferiche di Matsu e Kinmen, situate a poche miglia dalle coste cinesi. Le autorità taiwanesi hanno dichiarato lo stato di massima allerta per queste isole, che sono viste come un potenziale punto di accesso per un’invasione cinese. Al centro della strategia militare di Pechino c’è la capacità di bloccare porti chiave e attaccare obiettivi strategici marittimi e terrestri.

In uno scenario di crescente tensione, Taiwan ha arrestato un cittadino cinese su una delle sue isole periferiche, sospettato di essere coinvolto in un tentativo di intrusione durante le esercitazioni. Le autorità non escludono che l’incidente possa essere legato alle tattiche di guerra non convenzionali utilizzate dalla Cina, che mirano a destabilizzare la regione senza sfociare in un conflitto aperto.

 

Un equilibrio precario

La situazione nello Stretto di Taiwan resta estremamente delicata, con Pechino che insiste sul diritto di riconquistare l’isola, se necessario anche con la forza. Dall’altra parte, Taiwan, sostenuta dagli Stati Uniti, mantiene una linea di difesa ferma, pronta a respingere qualsiasi tentativo di annessione. In questo clima di alta tensione, le esercitazioni cinesi continuano a rappresentare una minaccia non solo per Taiwan, ma per l’intera regione asiatica.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi, consapevole che una possibile escalation militare potrebbe avere ripercussioni globali. Per il momento, l’appello di Washington alla moderazione e alla stabilità resta la principale speranza per evitare un conflitto aperto nello Stretto di Taiwan.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA