960 giorni di conflitto

Ucraina, Meloni e il sostegno a Kiev: “Nessuna resa vigliacca”

Dopo un incontro con Volodymyr Zelensky a Roma, la premier conferma l’appoggio militare e diplomatico dell’Italia. L’obiettivo è negoziare una pace giusta

Ucraina, Meloni e il sostegno a Kiev: “Nessuna resa vigliacca”

Il conflitto in Ucraina ha superato i 960 giorni, continuando a scuotere l’Europa e il mondo. Le tensioni diplomatiche e militari non mostrano segni di attenuazione, con l’Italia e altre potenze internazionali impegnate a sostenere il governo di Kiev contro l’aggressione russa. Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha ribadito il fermo impegno dell’Italia nel sostenere l’Ucraina, respingendo con fermezza l’idea di una resa, definita “vigliacca” da alcuni.

Oggi Zelensky sarà ricevuto da Papa Francesco, mentre nel primo pomeriggio sarà a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco.

Nel frattempo però, si moltiplicano le vittime civili, con nuove tragedie causate dai bombardamenti russi su Odessa. Sul fronte diplomatico, Washington e Berlino confermano la loro alleanza, mentre Volodymyr Zelensky porta avanti il suo piano di vittoria, discutendolo con i leader europei.

 

Missili su Odessa: quattro vittime tra cui un adolescente

La situazione in Ucraina continua a essere drammatica, con le città del sud del Paese, come Odessa, sotto incessante attacco. Il recente bombardamento russo ha colpito duramente la regione, causando la morte di quattro persone, tra cui un’adolescente. Secondo Oleh Kiper, capo dell’amministrazione militare dell’Oblast di Odessa, i missili balistici russi hanno distrutto un edificio a due piani abitato da civili. “Le persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie”, ha dichiarato Kiper tramite Telegram. I soccorritori sono riusciti a salvare quattro persone, ma tra i deceduti si contano una donna di 43 anni, un uomo di 22 e una ragazza di 16. Un’altra vittima è deceduta in ospedale a causa delle ferite riportate. Odessa, importante città portuale, continua a pagare un prezzo altissimo in questo conflitto, confermando la violenza senza sosta delle operazioni militari russe.

 

Meloni: “Resistenza eroica dell’Ucraina”

In questo contesto di devastazione, l’Italia non arretra nel suo impegno. Giorgia Meloni ha ribadito, dopo un incontro con Volodymyr Zelensky a Roma, il suo sostegno incondizionato all’Ucraina. “Il popolo ucraino continua a resistere in modo eroico, e il compito della comunità internazionale è aiutarlo. Continueremo a farlo finché sarà necessario”, ha affermato la premier italiana. Meloni ha sottolineato come l’obiettivo sia mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per negoziare una pace che, ha precisato, non può coincidere con una resa. Ha inoltre denunciato come “troppi suggeriscano vigliaccamente una resa”, ribadendo la necessità di sostenere anche l’industria della difesa ucraina per garantire la continuità delle operazioni nel lungo periodo.

Nell’incontro, Zelensky ha espresso gratitudine per il supporto italiano, definendo l’Italia “un partner essenziale” nella resistenza contro l’invasione russa. “Siamo grati a Giorgia e al governo italiano per la loro attenzione al nostro piano di vittoria”, ha dichiarato il presidente ucraino, sottolineando l’importanza di una diplomazia che, tuttavia, al momento viene del tutto ignorata dalla Russia. Zelensky ha ribadito che la pace deve essere giusta e basata sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite, principio che la Russia sta ignorando. Il leader ucraino ha inoltre discusso del piano di ricostruzione post-bellica, che sarà al centro della conferenza che si terrà a Roma nel luglio 2025, annunciata dalla stessa Meloni.

 

Meloni e la sfida diplomatica: “Un negoziato credibile con Mosca”

Un altro tema centrale dell’incontro tra Meloni e Zelensky è stato quello della diplomazia internazionale. Meloni ha sottolineato l’importanza di coinvolgere attori internazionali capaci di convincere Mosca a sedersi al tavolo delle trattative. Tuttavia, ha ribadito come sia fondamentale mantenere una posizione ferma, sia sul piano militare sia su quello energetico, contro il sostegno diretto e indiretto allo sforzo bellico russo. Zelensky, da parte sua, ha evidenziato come la Russia stia completamente ignorando le vie diplomatiche, facendo appello alla comunità internazionale affinché si rafforzi la pressione su Mosca.

L’incontro tra i due leader ha confermato la solidità del legame tra Italia e Ucraina, con Meloni che ha annunciato nuove iniziative a sostegno della ricostruzione del Paese, ribadendo che “l’Ucraina non è sola e l’Italia sarà al suo fianco per tutto il tempo necessario”.

 

Incontro di Zelensky con Papa Francesco in Vaticano

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è giunto in Vaticano per un incontro con papa Francesco, segnando la sua terza visita presso la Santa Sede. I precedenti colloqui tra il Pontefice e il leader ucraino si erano svolti l’8 febbraio 2020 e il 13 maggio 2023, oltre a un incontro bilaterale durante il G7 a Borgo Egnazia il 14 giugno scorso. Prima di accogliere Zelensky, il Papa ha ricevuto il premier spagnolo Pedro Sanchez. Entrambi i leader sono stati accolti al Cortile di San Damaso dal reggente della Casa Pontificia, mons. Leonardo Sapienza, per poi salire alla Terza Loggia e proseguire con l’incontro con il Pontefice nella Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico.

 

Il tour diplomatico prosegue a Berlino

Dopo la visita a Roma, Zelensky si sposterà oggi a Berlino, dove incontrerà il cancelliere tedesco Olaf Scholz intorno alle 14.15. In seguito alla sua audizione con Giorgia Meloni e all’incontro con il Papa, il presidente ucraino presenterà il suo “piano di vittoria” durante il colloquio con Scholz. Successivamente, si terrà un incontro con il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, al Palazzo Bellevue. Le discussioni si concentreranno sul continuo supporto a Kiev, sulla fornitura di armi e sugli sforzi per una risoluzione pacifica del conflitto. Inizialmente, Zelensky aveva pianificato di partecipare a un vertice sulla situazione in Ucraina sabato presso la base aerea americana di Ramstein, ma l’incontro è stato rinviato a causa della cancellazione della visita di stato di Joe Biden in Germania a causa dell’uragano Milton.

Durante il suo tour europeo, Zelensky ha già incontrato il premier britannico Keir Starmer e il segretario generale della NATO Mark Rutte a Londra, e il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, lanciando un appello per un maggiore sostegno nella lotta contro l’aggressione russa.

 

Biden, Scholz e Starmer: alleanza salda a sostegno di Kiev

Sul fronte internazionale, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha recentemente parlato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, sottolineando la forza della relazione tra Washington e Berlino e la necessità di continuare la collaborazione per sostenere la difesa dell’Ucraina. Durante la telefonata, Biden ha ribadito che il sostegno all’Ucraina è una priorità geopolitica condivisa, confermando che gli Stati Uniti e la Germania sono pronti a continuare la loro cooperazione nel contrastare l’aggressione russa.

Anche Londra ha espresso la sua posizione, ribadendo che non ci sarà alcun cambiamento nella politica riguardante l’uso di missili a lungo raggio forniti a Kiev. Dopo l’incontro tra Zelensky e il premier britannico Starmer, un portavoce di Downing Street ha dichiarato che non ci sono piani per autorizzare l’uso di tali missili sul territorio russo, nonostante le richieste ucraine.

 

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