960 giorni dall’invasione russa

Zelensky, la pace entro il 2025, ma la guerra in Ucraina continua

Il presidente mira a porre fine al conflitto entro il prossimo anno, attacchi missilistici su Odessa causano vittime. Kiev colpisce base di droni russi

Zelensky, la pace entro il 2025, ma la guerra in Ucraina continua

Il conflitto in Ucraina ha raggiunto il giorno 960 e, nonostante le continue ostilità, il presidente Volodymyr Zelensky intravede la possibilità di porre fine alla guerra entro il 2025. Al vertice Ucraina-Europa a Dubrovnik, Zelensky ha sottolineato che la situazione sul campo di battaglia sta creando opportunità per spingere verso una pace duratura. Nonostante gli attacchi russi continuino, con sei morti nel porto di Odessa, il leader ucraino è fiducioso che i prossimi mesi possano segnare un cambio di rotta verso la stabilità.

Zelensky ha dichiarato: “In ottobre, novembre e dicembre abbiamo l’opportunità di fare passi decisivi verso la pace”. Il presidente ucraino continua a chiedere supporto militare all’Occidente per mettere fine al conflitto entro il 2025.

 

Attacchi su Odessa e Zaporizhzhia: bilancio di vittime in aumento

Mentre il governo ucraino cerca soluzioni diplomatiche, la guerra sul campo continua con violenza. Missili russi hanno colpito il porto di Odessa, provocando sei morti e nove feriti. Tra le vittime, anche civili, e un’imbarcazione battente bandiera panamense è stata danneggiata.

A Zaporizhzhia, un altro attacco russo ha colpito abitazioni civili, ferendo due persone. Questi episodi dimostrano come i civili continuino a pagare il prezzo più alto in un conflitto che sembra non avere fine a breve termine.

Parallelamente, Kiev ha risposto con un attacco su una base di droni in territorio russo, nella regione di Krasnodar. La base, utilizzata per i droni Shahed, è stata colpita con successo dalle forze ucraine, che hanno mirato a depotenziare l’infrastruttura militare russa.

 

Zelensky in tour diplomatico: Londra, Parigi, Roma e Papa Francesco

La diplomazia resta una priorità per Zelensky. Il presidente ucraino è atteso a Londra per incontrare il primo ministro britannico Keir Starmer e il Segretario generale della NATO, Mark Rutte. L’obiettivo dell’incontro è rafforzare le alleanze occidentali e ottenere missili a lungo raggio per riequilibrare il campo di battaglia.

Prima della tappa a Londra, Zelensky sarà ricevuto all’Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron. L’incontro rappresenta la quinta visita del leader ucraino a Parigi dall’inizio del conflitto. Macron ha confermato il continuo sostegno della Francia all’Ucraina, definendolo “incrollabile”.

Dopo Parigi, Zelensky volerà a Roma per una cena riservata con la premier Giorgia Meloni e, il giorno seguente, incontrerà Papa Francesco in Vaticano. Questo incontro rappresenta il terzo faccia a faccia tra il Pontefice e Zelensky, segnale del ruolo significativo che il Vaticano potrebbe giocare nei futuri negoziati di pace.

 

Mosca accusa l'Occidente per il sabotaggio del Nord Stream

Nel frattempo, il governo russo ha rilanciato le accuse contro Stati Uniti e Regno Unito per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel 2022. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che la Russia possiede prove del coinvolgimento occidentale nell’attentato, ma non ha ancora deciso se renderle pubbliche.

Secondo Mosca, sabotatori professionisti dei servizi segreti statunitensi e britannici avrebbero orchestrato l’attacco per separare l’Europa dalla Russia, aggravando ulteriormente le tensioni tra i due blocchi.

 

Vertice di Ramstein rinviato: impatto sulla difesa dell’Ucraina

Infine, uno degli appuntamenti più attesi per la difesa dell’Ucraina è stato rinviato. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annullato la sua partecipazione al vertice di Ramstein a causa dell’uragano Milton. Il summit, previsto per il 12 ottobre, avrebbe dovuto trattare la fornitura di nuove armi e supporto militare all’Ucraina. La nuova data del vertice non è stata ancora fissata, ma il rinvio potrebbe rallentare i progressi della strategia difensiva ucraina.

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