conti pubblici e priorità

Psb, Giorgetti: ipotesi nuove rendite catastali con i bonus edilizi

Il Piano strutturale di bilancio prevede varie riforme tra cui il catasto. Il ministro dell’Economia annuncia tagli significativi senza toccare la sanità

Psb, Giorgetti: ipotesi nuove rendite catastali con i bonus edilizi

Nel suo intervento in Parlamento, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato il Piano strutturale di bilancio (Psb), confermando una serie di riforme che l’Italia intende proporre all’Europa per ottenere un’estensione del periodo di aggiustamento fiscale. Tra queste, la revisione delle rendite catastali per chi ha riqualificato gli immobili grazie ai bonus edilizi, una misura che ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto all’interno del dibattito politico.

 

Riforma catastale e bonus edilizi: una questione delicata

Una delle novità che Giorgetti ha citato è l’aggiornamento delle rendite catastali per chi ha beneficiato dei bonus edilizi. L’iniziativa, parte del Piano strutturale di bilancio che sarà presentato a Bruxelles, prevede un aggiornamento degli archivi catastali con particolare attenzione agli immobili riqualificati grazie ai fondi pubblici. Questa misura potrebbe rappresentare una svolta importante, ma delicata, in un contesto in cui la riforma del catasto è da sempre un argomento spinoso, soprattutto per il centrodestra.

Non si tratta di un aggiornamento a valori di mercato,” ha precisato il ministro, rispondendo a chi, come Antonio Misiani, aveva espresso preoccupazioni sulla portata della misura. “Si tratta di garantire che chi ha effettuato ristrutturazioni edilizie, come previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno, aggiorni i dati catastaliVerificheremo che tutto sia stato fatto correttamente.” La precisazione di Giorgetti mira a smorzare le polemiche, sottolineando che l’intervento non comporterà una revisione generalizzata dei valori catastali, ma un’azione mirata su chi ha usufruito dei bonus edilizi.

 

Conti pubblici e prudenza fiscale: le priorità di Giorgetti

Oltre alla questione catastale, l’intervento del ministro è stato caratterizzato da una forte attenzione alla stabilità dei conti pubblici e alla necessità di un aggiustamento del debito. Giorgetti ha infatti ribadito che il Piano strutturale di bilancio è “ambizioso ma realistico, con l’obiettivo di ridurre lo stock del debito pubblico entro il 2027 e di permettere all’Italia di uscire dalla procedura per deficit eccessivo.

Le preoccupazioni riguardanti la crescita economica del 2024, confermate anche dalla Banca d’Italia e dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), rappresentano una sfida significativa. “La revisione delle stime Istat ha comportato una correzione al ribasso delle previsioni di crescita per il 2024,” ha spiegato Giorgetti. “Questo rende più difficile raggiungere una variazione del Pil reale dell’1% per l’anno in corso.” Tuttavia, il ministro ha assicurato che gli obiettivi per il 2025 e il 2026 restano invariati.

 

Tagli alla spesa pubblica, ma non alla sanità

Uno dei temi centrali del discorso di Giorgetti è stato l’annuncio di tagli significativi alla spesa pubblica, pur escludendo interventi sulla sanità. Il ministro ha voluto rassicurare i cittadini e i mercati, precisando che “più che aumentare le tasse, si procederà con tagli alle spese, ma senza toccare la spesa sanitaria, che manterrà la sua incidenza sul Pil”. Anche sulle accise, Giorgetti ha cercato di calmare le acque, spiegando che le misure saranno graduali, per evitare impatti negativi su categorie specifiche.

Nel frattempo, la manovra economica, attesa nelle prossime settimane, includerà risorse derivanti da spazi in deficit e coperture specifiche. Saranno confermati il taglio del cuneo fiscale, la riforma Irpef con tre aliquote strutturali, oltre alle misure a sostegno della natalità, delle famiglie numerose e dei contratti della Pubblica amministrazione. Anche la questione delle pensioni sarà affrontata, con l’obiettivo di superare l’impatto del taglio contributivo, una preoccupazione sollevata dalla Banca d’Italia.

 

Le reazioni politiche e le prospettive future

Nonostante le rassicurazioni del ministro, le opposizioni non hanno accolto positivamente il Piano strutturale di bilancio. Il Partito Democratico ha definito il documento “debole, lacunoso e generico”, mentre il Movimento 5 Stelle ha ironizzato sul “nervosismo” di Giorgetti, paragonandolo a chi “guida a fari spenti nella notte”. Anche Alleanza Verdi e Sinistra ha criticato il piano, ritenendolo improntato a una “logica di austerità”.

 

Le prospettive future, tuttavia, sembrano essere sostenute da un andamento positivo delle entrate tributarie. Nei primi otto mesi dell’anno, il gettito fiscale ha superato i 380 miliardi di euro, con un incremento del 6,5%. Nonostante questo dato incoraggiante, restano preoccupanti le valutazioni delle imprese, che, secondo la Banca d’Italia, si mostrano più caute rispetto alla situazione economica attuale e meno ottimiste per il futuro prossimo.

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