Previsioni e raccomandazioni

Covid, nuova ondata in Italia: quali sono i sintomi della variante XEC

Cresce nel paese la diffusione della variante XEC di Covid. Ecco i sintomi e l’efficacia dei vaccini attuali per contrastare il coronavirus Sars-CoV-2

Covid, nuova ondata in Italia: quali sono i sintomi della variante XEC

L’autunno del 2024 porta con sé una nuova ondata di casi Covid in Italia, trainata dalla diffusione della variante XEC. Questa mutazione del virus, derivante dalle varianti Omicron, sta preoccupando le autorità sanitarie a causa della sua rapida diffusione e della sintomatologia simile a quella influenzale. Con un vaccino aggiornato già disponibile, gli esperti invitano alla vaccinazione di massa per contenere l’aumento dei contagi e ridurre la pressione sul sistema sanitario. Ma quali sono esattamente i sintomi della variante XEC e come si sta affrontando questa nuova fase della pandemia?

 

La variante XEC e la sua diffusione in Italia

Il mese di ottobre 2024 segna un nuovo picco di contagi in Italia, con un aumento considerevole dei casi di Covid attribuiti alla variante XEC. Questa nuova variante, pur mantenendo alcune caratteristiche delle precedenti mutazioni del virus, mostra una maggiore affinità con i sintomi dell’influenza. Le autorità sanitarie monitorano da vicino la situazione, preoccupate soprattutto dalla velocità con cui il virus si sta diffondendo in diverse regioni italiane.

La variante XEC, come molte altre derivate dalla famiglia Omicron, è altamente trasmissibile e sembra sfuggire in parte alle difese immunitarie, anche in soggetti già vaccinati o guariti da precedenti infezioni.

 

Quali sono i sintomi della variante Covid XEC

Uno degli aspetti più discussi della variante XEC riguarda la sua sintomatologia. Rispetto alle ondate precedenti di Covid, i sintomi causati da questa variante risultano più simili a quelli dell’influenza stagionale. Febbre alta, mal di gola accompagnato da tosse e mal di testa sono tra i disturbi più comuni riportati dai pazienti. Nonostante la sintomatologia meno grave rispetto alle prime varianti del virus, l’impatto della XEC non va sottovalutato, soprattutto per le persone anziane e coloro con patologie preesistenti. Molti esperti sottolineano l’importanza di riconoscere precocemente i sintomi per evitare complicazioni e ridurre il rischio di trasmissione.

 

Il vaccino aggiornato: efficacia e accesso

Per contrastare questa nuova ondata di contagi, le autorità sanitarie italiane hanno messo a disposizione un vaccino aggiornato, gratuito per tutti. Questo nuovo vaccino è stato progettato specificamente per contrastare la variante JN.1, una delle più recenti mutazioni della famiglia Omicron. Anche se non direttamente mirato alla variante XEC, il vaccino sembra comunque offrire una protezione parziale contro di essa, riducendo la gravità dei sintomi e il rischio di ospedalizzazione.

I vaccini anti-Covid approvati in Ue "coprono per le nuove varianti derivanti dal ceppo JN.1 e ci si aspetta offrano adeguata protezione nei mesi invernali quando il  rischio è maggiore". Ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile del Dipartimento rischi sanitari presso l'Agenzia europea del farmaco Ema e presiedente della Task force emergenze (Etf). Il coronavirus Sars-CoV-2 "continuerà a mutare dopo l'ondata estiva -  spiega - ed è perciò bene immunizzare chi è a rischio in vista dei  mesi freddi". Già in questi mesi, infatti, a livello globale si sono affacciate nuove varianti, dalla consolidata KP.3.1.1 a LB.1, fino alla neo arrivata Xec.   

La campagna vaccinale è stata potenziata in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di vaccinare il maggior numero possibile di cittadini entro l’inverno, quando la pressione sul sistema sanitario potrebbe aumentare ulteriormente.

 

Previsioni e raccomandazioni

Con l’aumento dei casi di Covid legati alla variante XEC, gli esperti invitano alla prudenza, soprattutto nei luoghi chiusi e affollati. Sebbene il vaccino aggiornato offra una protezione significativa, è essenziale continuare a seguire le misure preventive come l’uso delle mascherine in ambienti a rischio, il distanziamento sociale e l’igienizzazione delle mani. La situazione resta in evoluzione e le autorità sanitarie continuano a monitorare attentamente l’efficacia delle strategie vaccinali e delle misure preventive, pronte ad adeguare le risposte sanitarie in base ai nuovi dati disponibili.

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