366esimo giorno di guerra

Crisi in Medio Oriente: Israele, Libano e Gaza sotto attacco

Continua l’escalation di violenza nella regione. Raid israeliani su Beirut, attacchi a Gaza e proteste internazionali segnalano una crisi fuori controllo

Crisi in Medio Oriente: Israele, Libano e Gaza sotto attacco

L’escalation del conflitto in Medio Oriente prosegue senza sosta, con attacchi da entrambe le parti e un numero crescente di vittime civili. In Israele, Gaza e Libano si moltiplicano i raid aerei e i lanci di missili, mentre le diplomazie internazionali faticano a trovare soluzioni concrete. Le tensioni fra Israele e Hezbollah si aggravano, mentre la comunità internazionale lancia appelli disperati per fermare l’ondata di violenza.

 

Israele sotto attacco: abbattuti missili dal Libano

Nelle prime ore del mattino, l’esercito israeliano (IDF) ha abbattuto due missili lanciati dal Libano, diretti verso la costa settentrionale di Israele. Secondo quanto riportato, le sirene sono suonate tra le città di Haifa e Hadera, ma fortunatamente non ci sono state vittime né danni materiali. La difesa aerea israeliana ha prontamente intercettato i missili, dimostrando ancora una volta l’efficacia del sistema difensivo del Paese. Il Times of Israel ha confermato l’assenza di ulteriori conseguenze, mentre la situazione rimane critica e tesa lungo il confine libanese.

Parallelamente, continuano gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Volantini lanciati dagli aerei dell’IDF hanno avvertito i residenti di Jabaliya di evacuare immediatamente la zona, preludio di un nuovo assalto militare. Fonti locali, come il notiziario Ynet, riportano che i soldati israeliani sono già entrati nel campo profughi di Jabaliya, avviando scontri violenti negli edifici circostanti.

 

Beirut nel mirino: raid su Hezbollah e vittime civili

Beirut continua a essere una delle aree più colpite dai raid aerei israeliani. Nella notte, più di 25 attacchi hanno devastato la parte meridionale della capitale libanese, colpendo aree strategiche come Burj Al-Barajneh e Haret Hreik. I raid mirati sono stati condotti contro obiettivi di Hezbollah, compresi depositi di armi nascosti in edifici residenziali, accusati di mettere in pericolo i civili. La situazione è resa ancora più complessa dalla presenza di droni israeliani, impiegati per monitorare i movimenti delle forze di Hezbollah e prevenire ulteriori minacce.

L’esercito israeliano ha ribadito che gli attacchi mirano a neutralizzare la capacità offensiva di Hezbollah, accusato di intensificare le provocazioni lungo il confine. Tuttavia, la protezione civile libanese ha riportato almeno cinque vittime civili a causa degli attacchi, in un contesto che sembra ormai fuori controllo. Le immagini trasmesse dai media locali e internazionali mostrano esplosioni continue e colonne di fumo alzarsi nel cielo notturno di Beirut.

 

Proteste internazionali e risposte diplomatiche

Mentre la situazione in Medio Oriente peggiora, le proteste a favore della Palestina si moltiplicano in tutto il mondo. A Washington, una manifestazione si è conclusa con un gesto drammatico: un uomo ha tentato di darsi fuoco per attirare l’attenzione sulla causa palestinese. Il suo atto disperato, sedato solo dall’intervento dei presenti e delle forze dell’ordine, ha scosso profondamente i manifestanti. Il ferito è stato trasportato d’urgenza in ospedale, mentre le proteste contro la violenza in Gaza si estendevano anche a città come Los Angeles e New York, chiedendo un cessate il fuoco immediato.

Nel frattempo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha rinnovato il suo appello per una fine immediata delle ostilità, denunciando l’uso sproporzionato della forza e chiedendo il rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Guterres ha anche criticato la violenza scioccante che ha caratterizzato questo conflitto, sollecitando un intervento umanitario urgente per limitare le sofferenze della popolazione civile, in particolare a Gaza e in Libano.

 

Raid su Gaza e evacuazioni USA dal Libano

Il numero di morti continua a salire. Nella Striscia di Gaza, un attacco aereo israeliano su una moschea ha provocato la morte di 21 persone, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie palestinesi. Il sito, secondo Israele, era utilizzato per scopi militari da Hamas, ma le vittime includono anche civili. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno evacuato 145 cittadini dal Libano, prevedendo un peggioramento della situazione. Il Dipartimento di Stato ha reso disponibili voli per aiutare i residenti americani a lasciare il Paese, raccomandando di cogliere l’occasione finché esistono opzioni commerciali.

 

La guerra sembra aver raggiunto un punto di non ritorno, con un’escalation di violenza che coinvolge sempre più nazioni e interessi. La comunità internazionale è chiamata a un intervento decisivo per scongiurare ulteriori tragedie e trovare una soluzione diplomatica duratura.

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