954esimo giorno di guerra

Kiev, Zelensky a Rutte: “La Nato deve proteggere i cieli ucraini”

Il presidente ucraino discute del piano di vittoria con il neo-segretario Nato. Kamala Harris: “Putin un brutale dittatore”. Nuovi attacchi su Kharkiv.

Kiev, Zelensky a Rutte: “La Nato deve proteggere i cieli ucraini”

La guerra in Ucraina, giunta al giorno 954, prosegue con intensi combattimenti e discussioni diplomatiche cruciali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha illustrato il suo piano di vittoria al neo-segretario generale della Nato, Mark Rutte, durante una visita a sorpresa a Kiev. Nel frattempo, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha definito il presidente russo Vladimir Putin un “brutale dittatore, accusando l’ex presidente Donald Trump di voler costringere l’Ucraina a cedere territori alla Russia. Sul campo, i bombardamenti continuano a devastare Kharkiv, dove un nuovo attacco ha lasciato un palazzo in fiamme. Ecco le principali novità dal fronte e dai palcoscenici diplomatici.

 

Zelensky: “Nato protegga i cieli dell’Ucraina”

Durante una conferenza stampa congiunta con Mark Rutte, neo-segretario generale della Nato, Zelensky ha presentato il piano di vittoria dell’Ucraina contro la Russia. Il leader ucraino ha sottolineato la necessità di un maggiore sostegno dell’Alleanza Atlantica nella difesa aerea del Paese, paragonando la situazione ucraina a quella del Medio Oriente, dove i missili iraniani vengono abbattuti con il supporto internazionale. “La protezione dei nostri cieli è cruciale per salvare vite umane. L’abbattimento dei missili russi non è diverso da quello dei missili iraniani che minacciano Israele”, ha dichiarato Zelensky.

Il presidente ha poi ribadito la richiesta di un maggiore impegno dell’Alleanza, facendo eco alle sue precedenti dichiarazioni rivolte ai partner occidentali. “La nostra interazione con i vicini e gli alleati è essenziale per la difesa del Paese. Solo attraverso la solidarietà possiamo fermare le aggressioni russe”, ha aggiunto. La visita di Rutte a Kiev è un segnale forte del rinnovato sostegno della Nato a favore dell’Ucraina, con il segretario generale che ha affermato: “L’Ucraina è più vicina alla Nato che mai. Sosterremo il vostro ingresso finché non diventerete membri a pieno titolo.”

 

Harris attacca Putin: “Dittatore brutale”

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha espresso parole dure nei confronti del presidente russo Vladimir Putin durante un comizio in Wisconsin. Harris ha accusato l’ex presidente Donald Trump di voler cedere territori ucraini alla Russia e ha definito Putin un “dittatore brutale”, sottolineando l’importanza di non fare concessioni territoriali alla Russia. “L’America deve sostenere fermamente l’Ucraina nella sua lotta per l’indipendenza e la libertà”, ha affermato Harris.

La dichiarazione arriva in un momento delicato, con la Casa Bianca che continua a fornire ingenti aiuti militari all’Ucraina per respingere le forze russe. Gli Stati Uniti restano un alleato fondamentale di Kiev, sia per quanto riguarda il supporto logistico che per la pressione diplomatica nei confronti di Mosca. La posizione di Harris riflette l’approccio intransigente dell’amministrazione Biden nei confronti della Russia, mirato a isolare Putin a livello internazionale.

 

Colloqui e tensioni: focus sulla sicurezza internazionale

Parallelamente, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Rustem Umerov, per discutere delle priorità difensive dell’Ucraina. Durante la conversazione, Umerov ha aggiornato Austin sulla situazione sul campo e sulle necessità operative delle forze ucraine. Il Pentagono ha confermato l’impegno a rafforzare la capacità difensiva di Kiev, evidenziando come l’assistenza militare sia vitale per mantenere l’equilibrio nelle aree di conflitto più critiche.

Inoltre, la questione del conflitto ucraino sarà al centro del prossimo vertice dei BRICS a Kazan, in Russia, al quale parteciperà anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Secondo quanto riportato dal vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, Erdogan ha confermato la sua presenza all’incontro, durante il quale saranno affrontate anche questioni legate alla guerra in Ucraina. La presenza di Erdogan al vertice rafforza il ruolo della Turchia come mediatore tra Russia e Occidente, mentre il conflitto continua a sconvolgere l’equilibrio geopolitico globale.

 

La guerra continua: nuovi bombardamenti su Kharkiv

Mentre le diplomazie si incontrano, la realtà sul campo resta tragica. Nelle ultime ore, la città di Kharkiv è stata nuovamente bersaglio di attacchi russi. Un bombardamento ha colpito un edificio residenziale, avvolgendolo nelle fiamme e causando danni significativi. Le autorità locali non hanno ancora comunicato il numero esatto delle vittime, ma i soccorritori sono impegnati nelle operazioni di ricerca e salvataggio.

Kharkiv, situata vicino al confine russo, è una delle città più colpite dall’inizio della guerra, e gli attacchi si sono intensificati nelle ultime settimane. Le forze ucraine stanno cercando di contenere l’avanzata russa, ma la situazione rimane critica, soprattutto a causa della scarsità di mezzi e della continua necessità di aiuti internazionali.

In parallelo, il processo a Robert Gilman, cittadino americano detenuto in Russia per presunta aggressione, ha aggiunto ulteriore tensione ai rapporti tra Stati Uniti e Russia. I procuratori russi hanno richiesto una pena di oltre nove anni di reclusione, alimentando il sospetto che il caso possa essere utilizzato dal Cremlino come “pedina di scambio” nelle trattative internazionali.

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