addio al “campo largo”

Nuovo strappo a sinistra: 5 Stelle e AVS bloccano Renzi, il PD glissa

Conte e Fratoianni escludono il leader di Iv dalle alleanze, ma nei territori si preferisce trattare. Schlein evita lo scontro e si concentra sul programma

Nuovo strappo a sinistra: 5 Stelle e AVS bloccano Renzi, il PD glissa

La coalizione di centrosinistra si trova in una fase di profonda instabilità, segnata da un nuovo strappo tra il Movimento 5 Stelle, l'Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e il Partito Democratico (PD). Il veto di Giuseppe Conte su Italia Viva (IV) e la figura di Matteo Renzi alle prossime regionali ha alzato la tensione, mettendo in discussione l'unità di un fronte già fragile. Mentre da Roma arrivano prese di posizione nette, i territori, in particolare Emilia-Romagna e Umbria, tentano di mantenere aperte le trattative per evitare fratture definitive. Tuttavia, il silenzio della segretaria del PD, Elly Schlein, sul tema non passa inosservato.

 

Lo strappo di Conte: "Non è un veto, ma una questione politica"

Il discorso che ha sancito la fine del cosiddetto "campo largo" arriva in diretta televisiva, con Giuseppe Conte che pone un chiaro veto sulla presenza di Italia Viva e Matteo Renzi nelle coalizioni per le elezioni regionali. Secondo il presidente del Movimento 5 Stelle, la questione non è personale, ma strettamente politica. "Non possiamo accettare la presenza di Renzi in coalizione, è una questione dirimente", afferma Conte. La richiesta è esplicita: il Partito Democratico deve prendere posizione e fare una scelta chiara su quali forze includere nelle sue alleanze.

La reazione all'interno del PD non si fa attendere. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, bolla i veti di Conte come "inaccettabili". Anche Debora Serracchiani, responsabile della segreteria dem, interviene, suggerendo che la gestione delle alleanze debba restare nelle mani delle federazioni territoriali. "Decidere da Roma non sempre porta bene", dichiara, sottolineando l'importanza di ascoltare i territori in merito alla composizione delle liste e delle alleanze locali.

In Emilia-Romagna, dove la coalizione è particolarmente in bilico, l’accordo sembra già definito con Michele de Pascale come candidato unitario. Tuttavia, la tensione resta alta. Italia Viva insiste sulla presenza del proprio simbolo nelle liste, una posizione che il Movimento 5 Stelle non accetta. "Il simbolo di Italia Viva sarà sulla scheda elettorale al fianco di De Pascale, non accettiamo veti", ribadisce la coordinatrice di IV, Raffaella Paita. Da parte del M5S, però, la linea rimane inflessibile: "Senza l’esclusione di IV, non ci sarà accordo", è la replica secca.

 

Emilia-Romagna e Umbria: i territori tentano la mediazione

Se in Emilia-Romagna la situazione resta incerta, in Umbria il quadro appare più stabile. Qui, infatti, una lista civica che raggruppa i centristi sembra scongiurare per ora qualsiasi frattura nella coalizione di centrosinistra. La regione, governata attualmente dal centrodestra, vedrà una sfida cruciale nelle prossime elezioni, ma le tensioni interne sembrano meno marcate rispetto alla rossa Emilia-Romagna.

Tuttavia, la questione rimane delicata anche nelle altre regioni al voto. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, leader dell'Alleanza Verdi e Sinistra, tentano di mantenere l'unità: "Siamo per rispettare l’intesa programmatica e stare nell’alleanza di centrosinistra anche alle regionali. Speriamo che il Movimento 5 Stelle faccia lo stesso", dichiarano. La posizione di AVS è chiara: sostenere un’alleanza larga, che non escluda nessuna forza progressista. Anche se il veto su Renzi viene considerato "legittimo", si cerca una mediazione che permetta di superare l’impasse e non compromettere la tenuta complessiva della coalizione.

 

La strategia del PD: Schlein si concentra sui temi

In questo clima di forti tensioni, la segretaria del PD Elly Schlein ha scelto una strada diversa: evitare lo scontro diretto e concentrare la propria attenzione sui contenuti programmatici. Piuttosto che rispondere agli attacchi o alle richieste di chiarimento sul veto di Conte, Schlein continua a lavorare sulla costruzione di un’alternativa politica e sociale. Convocando la segreteria del partito per discutere delle crisi internazionali, come quella in Medio Oriente, e partecipando a incontri con associazioni datoriali e del terzo settore, la segretaria intende dimostrare che il PD non si fa distrarre dalle dinamiche interne, ma è focalizzato sui temi concreti che riguardano il Paese.

Fonti vicine alla segretaria sottolineano che la strategia è chiara: "Costruire un’alternativa nel centrosinistra basata sui contenuti". La linea di Schlein, per ora, sembra essere quella di non alimentare le polemiche, lasciando che siano i territori a gestire le controversie locali. Tuttavia, il silenzio della segretaria sul veto posto da Conte ha suscitato critiche, soprattutto all'interno della stessa alleanza di centrosinistra. I leader del Movimento 5 Stelle e di AVS chiedono una presa di posizione chiara da parte del PD, ma per il momento Schlein preferisce evitare di entrare nel merito delle alleanze, cercando di non rompere gli equilibri interni al partito e alla coalizione.

 

Una coalizione a rischio

La situazione è complessa e la posta in gioco alta. Le prossime elezioni regionali rappresentano un banco di prova cruciale per la coalizione di centrosinistra e per la leadership di Elly Schlein. Se da un lato il veto di Conte rischia di spaccare l’alleanza, dall’altro nei territori si cerca di mantenere la coesione per presentarsi uniti contro la destra guidata da Giorgia Meloni.

Mentre a Roma si continua a discutere, nei territori le federazioni locali provano a trovare soluzioni concrete per mantenere intatta la coalizione. Emilia-Romagna e Umbria, in particolare, restano le regioni chiave su cui si concentrano tutte le attenzioni. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il centrosinistra riuscirà a superare le divisioni interne e presentarsi compatto alle urne o se il veto di Conte segnerà la fine definitiva del progetto di un "campo largo".

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