la cerimonia inaugurale

Napoli, G7 Cultura 2024: il debutto del ministro Giuli al Museo Mann

Evento blindato per garantire la sicurezza. Il focus è sui rapporti con i paesi emergenti, soprattutto africani. Discussioni anche su patrimonio e AI

Napoli, G7 Cultura 2024: il debutto del ministro Giuli al Museo Mann

Il G7 Cultura prende il via a Napoli, con un'imponente macchina organizzativa volta a garantire la sicurezza dell'evento. Il Museo Archeologico Nazionale (Mann) ospiterà la cerimonia di apertura, con la partecipazione del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al suo debutto internazionale. Tra i temi al centro del summit, i rapporti con le economie emergenti, in particolare quelle africane, e l'importanza della cultura come fondamento identitario e motore di sviluppo sostenibile. La giornata inaugurale vedrà anche interventi teatrali e momenti di riflessione sull'eredità culturale e le sfide contemporanee.

 

G7 Cultura 2024, la cerimonia inaugurale

Il G7 Cultura inizia a Napoli sotto gli auspici di San Gennaro, in una città completamente blindata per garantire la sicurezza delle delegazioni internazionali. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sarà il cuore dell’evento inaugurale, dove lunghe transenne hanno circondato l’edificio per proteggere l’arrivo dei ministri della Cultura dei sette paesi più industrializzati al mondo. 

Il ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli, accoglierà i rappresentanti delle delegazioni, inaugurando così la sua prima partecipazione a un evento internazionale di tale portata. A fargli da spalla, in qualità di padroni di casa, saranno presenti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il governatore della Campania Vincenzo De Luca e diverse altre autorità locali, tra cui il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e il procuratore capo Nicola Gratteri. Il clima, pur formalmente rigido, sarà addolcito da un'atmosfera di celebrazione e unità.

 

Le sfide contemporanee della Cultura

Uno dei focus principali del G7 Cultura sarà la costruzione di nuovi partenariati con le economie emergenti, in particolare con le nazioni africane. Oltre all’Africa, anche il Brasile e altri paesi in via di sviluppo saranno al centro delle discussioni. L’obiettivo è favorire una maggiore collaborazione internazionale nel campo della cultura, considerata non solo come espressione identitaria, ma anche come un motore di sviluppo economico e sociale.

Durante il vertice, saranno affrontate anche tematiche globali di grande rilevanza, come la protezione del patrimonio culturale in aree di conflitto. Particolare attenzione sarà rivolta alla situazione in Ucraina, dove la guerra ha messo a rischio inestimabili beni culturali. A margine della cerimonia di apertura, Lee Satterfield, sottosegretario di Stato per la Diplomazia degli Stati Uniti, annuncerà una nuova donazione di un milione di dollari per la protezione del patrimonio ucraino.

Un altro tema cruciale sarà il rapporto tra cultura e intelligenza artificiale, un argomento che solleva questioni etiche e pratiche in ambito creativo. Si discuterà di come l'IA possa influenzare la produzione artistica e culturale, ponendo nuove sfide ma anche aprendo nuove opportunità.

Infine, si parlerà dell'impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale globale, un tema sempre più urgente, come evidenziato dall'ultimo alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, sollevando il tema della tutela del patrimonio in un'epoca di crescenti disastri naturali.

 

Proteste e Sfide Sociali

Il G7 non sarà esente da proteste. Già davanti al Duomo, proprio durante il tradizionale miracolo di San Gennaro, un gruppo di attivisti della campagna contro l'overtourism ha esposto uno striscione in cui chiedeva l’intervento del patrono: "Caro San Gennaro, 'squaglia' tutti i B&B". La protesta mirava a richiamare l’attenzione sul fenomeno dell’affitto turistico incontrollato, che, secondo gli attivisti, sta trasformando Napoli in una città sempre meno abitabile per i residenti.

In parallelo, anche i giovani dell'Unione degli Studenti hanno organizzato un flash mob, denunciando l’eccessiva privatizzazione della cultura e la difficoltà di accesso per le fasce più giovani e meno abbienti della popolazione. Nonostante queste manifestazioni, la giornata si è conclusa senza particolari tensioni, e la città ha vissuto una vigilia serena in attesa dell’avvio ufficiale dei lavori del summit.

 

La prima giornata del G7 Cultura a Napoli offrirà una cornice di riflessione profonda sul ruolo della cultura nella società contemporanea, sia come strumento di dialogo internazionale, sia come base per nuove forme di sviluppo sostenibile. L’attenzione si sposterà poi sui lavori ufficiali, che vedranno i ministri e le delegazioni confrontarsi su temi cruciali per il futuro del patrimonio culturale globale.

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