esondazioni e soccorsi

Maltempo in Emilia-Romagna: allerta rossa e migliaia di sfollati

La regione travolta dalle alluvioni: oltre 1000 sfollati, scuole chiuse e treni sospesi. I fiumi esondano, i sindaci lanciano appelli alla popolazione

Maltempo in Emilia-Romagna: allerta rossa e migliaia di sfollati

L'Emilia-Romagna è nuovamente in ginocchio a causa del maltempo. Forti perturbazioni hanno colpito la regione, con alluvioni che hanno travolto diverse città e causato migliaia di sfollati. I fiumi Lamone e Marzeno hanno rotto gli argini, costringendo i cittadini a lasciare le proprie abitazioni o a rifugiarsi ai piani alti. La situazione resta critica, con i sindaci che invitano alla massima prudenza e le autorità impegnate nei soccorsi. La circolazione ferroviaria è stata sospesa su diverse tratte, mentre le scuole sono chiuse nelle Marche. La comunità locale, già colpita dalle alluvioni del maggio scorso, è nuovamente in stato di emergenza.

 

Esondazioni e treni sospesi: la regione paralizzata

La furia del maltempo ha colpito duramente l'Emilia-Romagna, dove l’allerta rossa è stata diramata in diverse aree. La circolazione ferroviaria è stata sospesa su quattro linee principali, tra cui quelle che collegano Forlì e Faenza, Ravenna e Ferrara. Trenitalia ha comunicato che sette treni ad alta velocità e Intercity sono stati cancellati, mentre altri undici hanno subito limitazioni. Anche cinque treni notturni sono stati deviati su percorsi alternativi.

Le precipitazioni incessanti hanno causato il tracimare dei fiumi Marzeno e Lamone a monte di Faenza, città già duramente colpita dalle alluvioni del 2023. Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha confermato che gli argini del Lamone hanno retto nel centro cittadino, evitando un disastro peggiore, ma l’esondazione del Marzeno ha causato gravi danni nelle campagne e nei quartieri periferici. "Il quartiere di Via Cimatti è stato sommerso da circa due metri d'acqua, ma grazie a un piano di evacuazione tempestivo siamo riusciti a salvare decine di persone", ha dichiarato Isola.

Le operazioni di soccorso sono in corso, con l’impiego di gommoni ed elicotteri per raggiungere le aree più colpite. Il Palazzetto dello Sport è stato allestito come centro di accoglienza per gli sfollati, dove circa cento persone hanno trascorso la notte.

 

Sindaci in prima linea: gli appelli alla popolazione

Non solo Faenza, ma anche altre città dell’Emilia-Romagna si trovano in uno stato di emergenza. Il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, ha annunciato l’apertura delle porte vinciane per facilitare il deflusso delle acque nei canali interni, dopo che in soli due giorni si sono accumulati oltre 200 millimetri di pioggia. "La situazione resta sotto monitoraggio – ha precisato – e invito la popolazione a prestare massima attenzione. Molte strade sono allagate e i canali sono ancora carichi d’acqua".

Nel ravennate, la rottura dell’argine del fiume Senio a Cotignola ha messo in allerta i comuni di Lugo Sud e Lugo Est. Le autorità locali hanno invitato i residenti a salire ai piani alti, portando con sé cibo, acqua e medicinali, per prepararsi all'eventualità di ulteriori esondazioni. Anche il fiume Montone, a Forlì, desta grande preoccupazione. Il sindaco Gian Luca Zattini ha esortato i cittadini che vivono vicino al corso d’acqua, soprattutto coloro che avevano subito danni durante l’alluvione del 2023, a mettersi al sicuro ai piani alti delle abitazioni. "Siamo in una situazione di estrema gravità e dobbiamo agire con la massima prudenza", ha dichiarato Zattini, aggiungendo che le autorità locali sono in costante contatto con la Prefettura per affrontare l’emergenza.

 

Una situazione in evoluzione: continua l’allerta

La presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha confermato che la regione sta affrontando un evento di portata storica, con livelli di piena che hanno superato i massimi storici in diversi corsi d’acqua. "Il fiume Senio ha superato la soglia critica dei 12,2 metri, rendendo necessarie evacuazioni immediate in diverse aree", ha affermato Priolo in un videomessaggio, aggiungendo che le squadre di emergenza sono al lavoro senza sosta per monitorare la situazione e garantire la sicurezza della popolazione. In tutta la regione, 190 volontari stanno supportando le operazioni di soccorso, mentre le colonne mobili della Protezione Civile sono state dispiegate nei territori più colpiti.

A Castel Bolognese, nel ravennate, la situazione è particolarmente drammatica: il fiume Serio ha esondato, allagando il centro cittadino e costringendo oltre mille persone a lasciare le loro case. Le immagini pubblicate sui social mostrano strade sommerse da acqua e fango, mentre il sindaco Luca Della Godenza ha invitato i cittadini a seguire con attenzione le indicazioni delle autorità e a evitare gli spostamenti non essenziali.

Le previsioni meteorologiche non lasciano intravedere miglioramenti immediati. Sebbene si preveda una diminuzione delle precipitazioni nelle prossime ore, il passaggio delle piene continuerà a rappresentare un pericolo per i comuni situati lungo i corsi d’acqua. Le autorità locali e regionali restano in stato di massima allerta, mentre i sindaci continuano a lanciare appelli alla popolazione affinché resti informata e segua le indicazioni di sicurezza.

 

La crisi meteorologica in Emilia-Romagna rappresenta l'ennesima prova di resilienza per una regione già segnata dalle alluvioni dello scorso anno. L'impegno delle autorità locali e dei volontari è cruciale per affrontare l'emergenza, ma resta alta la preoccupazione per il futuro, con l’incertezza legata all’evoluzione climatica e alla sicurezza degli argini dei fiumi.

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