giorno 939 di guerra

Guerra in Ucraina, l’UE al voto sull’uso di armi a lungo raggio

Mentre il Parlamento UE valuta l’impiego delle armi contro la Russia, Kiev distrugge un arsenale a Toropets. Zelensky presenta il “piano della vittoria”.

Guerra in Ucraina, l’UE al voto sull’uso di armi a lungo raggio

La guerra in Ucraina, giunta al giorno 939, continua a segnare profondamente il conflitto tra Kiev e Mosca. Sul campo, gli ucraini hanno messo a segno un importante colpo distruggendo uno degli arsenali più grandi della Russia. A livello politico, il Parlamento europeo si prepara a votare una risoluzione che potrebbe rimuovere le restrizioni sull'uso di armi a lungo raggio fornite dall'Occidente, segnando una svolta cruciale nel conflitto. Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il completamento del "piano della vittoria", sottolineando l'importanza di una pace stabile e duratura. A livello internazionale, anche Donald Trump ha espresso la possibilità di incontrare Zelensky la prossima settimana, aprendo nuovi scenari diplomatici.

 

Distrutto un arsenale russo a Toropets: il ruolo dei droni

La guerra si è intensificata con un attacco mirato a uno dei principali depositi militari russi. Secondo quanto riportato da Ukrinform, le forze ucraine hanno distrutto un grande arsenale di missili e artiglieria a Toropets, nella regione di Tver. L'operazione, condotta con l'ausilio di droni lanciati dal Servizio di sicurezza ucraino (SBU), dall'intelligence della difesa (GUR) e dalle forze speciali, ha colpito una struttura strategica utilizzata per immagazzinare missili operativi-tattici Iskander, Tochka-U e altre armi pesanti come le bombe aeree guidate KAB. 

L'attacco ha innescato una serie di esplosioni devastanti, con un incendio che si è propagato per oltre sei chilometri. Le autorità russe, di fronte alla gravità della situazione, hanno ordinato l'evacuazione dei civili. "Stiamo lavorando per replicare questo tipo di operazioni su altre strutture militari russe che sostengono la guerra", ha dichiarato una fonte interna a Ukrinform. Anche la stampa russa ha confermato l'attacco, precisando che alcuni droni sono penetrati nello spazio aereo russo durante le prime ore di mercoledì 18 settembre. 

 

Zelensky: "Il piano della vittoria è pronto"

In parallelo agli sviluppi militari, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il "piano della vittoria" è stato completato e ora è pronto per essere attuato. Durante il suo discorso serale, Zelensky ha spiegato che "tutte le disposizioni, i principali punti e gli allegati necessari sono stati definiti nei dettagli". Il leader ucraino ha posto particolare enfasi sull'importanza della determinazione nella fase di attuazione del piano, che secondo lui non può prevedere alcuna alternativa alla pace.

"La guerra non può essere congelata o manipolata per prolungare l'aggressione russa", ha affermato con fermezza. Zelensky ha sottolineato la necessità di una sicurezza stabile e duratura per l'Ucraina e, di riflesso, per l'intera Europa. "Non stiamo solo difendendo il nostro paese, ma l'intero continente", ha aggiunto, invitando gli alleati europei a continuare a sostenere lo sforzo bellico ucraino. Questo piano, di cui non sono stati resi pubblici i dettagli, si configura dunque come un tassello fondamentale per la futura pace nella regione, ma rimane ancora da vedere come verrà messo in pratica.

 

L'Europa vota sull'uso di armi a lungo raggio

Oggi, il Parlamento europeo si prepara a discutere una delle questioni più delicate degli ultimi mesi: l'uso di armi a lungo raggio contro obiettivi militari russi. Nel testo della risoluzione che sarà votato a Strasburgo, l'Eurocamera invita i paesi membri dell'UE a rimuovere le restrizioni sull'utilizzo dei sistemi d'arma forniti all'Ucraina. Fino ad ora, alcune nazioni europee avevano imposto limitazioni all'utilizzo di queste armi contro obiettivi situati all'interno del territorio russo, nel timore di un'escalation del conflitto.

Il Parlamento europeo, nella bozza di risoluzione concordata tra i principali gruppi politici, afferma che queste restrizioni compromettono la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa, come sancito dal diritto internazionale. Secondo il documento, tali limitazioni lasciano l'Ucraina esposta agli attacchi russi, soprattutto contro la popolazione civile e le infrastrutture strategiche del paese. Il voto, previsto per le 12 di oggi, potrebbe segnare una svolta cruciale nella politica militare dell'Unione Europea, rendendo l'Ucraina ancor più determinata a portare avanti il suo conflitto contro la Russia con il sostegno delle armi occidentali.

 

Trump: incontro con Zelensky all'orizzonte

In uno scenario internazionale già complesso, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di essere disposto a incontrare Volodymyr Zelensky durante la prossima settimana. Il presidente ucraino sarà a New York per partecipare alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la possibilità di un incontro con Trump potrebbe aprire nuovi sviluppi sul fronte diplomatico. Rispondendo alla domanda di un giornalista, Trump ha dichiarato: "Probabilmente sì", senza però fornire ulteriori dettagli.

Nonostante Trump non ricopra attualmente alcun incarico ufficiale, il suo ruolo nel panorama politico americano e la sua possibile candidatura alle prossime elezioni presidenziali rendono il potenziale incontro di grande interesse. L'attenzione è ora focalizzata su quali temi potrebbero emergere da questo possibile colloquio e quale impatto potrebbero avere le future decisioni politiche degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina.

 

Mentre l'Ucraina continua a infliggere colpi significativi alla Russia sul campo di battaglia, il contesto politico europeo e internazionale evolve rapidamente. La determinazione di Kiev, supportata dall'Europa e dagli Stati Uniti, sembra indirizzata verso una fase cruciale del conflitto, con la speranza che il "piano della vittoria" annunciato da Zelensky possa portare a una soluzione duratura.

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