lotta contro l’immigrazione irregolare

Starmer e Meloni a confronto: nuovo asse italo-britannico sui migranti

Keir Starmer, premier britannico, in visita a Roma per discutere con Giorgia Meloni di migranti e sicurezza. Un focus sulle soluzioni concrete e sostenibili

Starmer e Meloni a confronto: nuovo asse italo-britannico sui migranti

Keir Starmer ha scelto Roma come prima tappa di una visita di alto profilo per affrontare la complessa questione della migrazione. Il premier britannico, accompagnato dal capo della task force per il contrasto agli sbarchi illegali, Martin Hewitt, ha incontrato la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, per discutere strategie comuni di lotta contro l’immigrazione irregolare. L’incontro, inizialmente programmato per una durata più breve, si è protratto per oltre 30 minuti, segno dell’intensa discussione e della volontà di entrambe le parti di trovare soluzioni concrete. Il tema centrale del vertice è stato l'accordo Italia-Albania per la gestione dei richiedenti asilo, che potrebbe rappresentare un modello per altre nazioni.

 

Italia e Regno Unito: nuovi modelli di collaborazione

Durante la conferenza stampa congiunta, Meloni ha espresso soddisfazione per la collaborazione con il Regno Unito, sottolineando come i due paesi siano allineati sulla necessità di esplorare soluzioni innovative per gestire il fenomeno migratorio. "Siamo d'accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove", ha affermato Meloni, riferendosi al protocollo siglato con l’Albania, che prevede la creazione di centri di accoglienza in territorio albanese per i richiedenti asilo. Questo modello, secondo Meloni, potrebbe rappresentare una svolta nella gestione dei flussi migratori, poiché ridurrebbe la pressione sui paesi di primo approdo, come l'Italia, e disincentiverebbe i migranti dal rivolgersi ai trafficanti.

Meloni ha sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione tra i paesi europei e quelli extraeuropei, puntando in particolare sulla condivisione di informazioni e sul coordinamento tra le forze di sicurezza. "La lotta al traffico di esseri umani deve essere una priorità condivisa", ha aggiunto Meloni, richiamando l’esempio dei magistrati antimafia italiani Falcone e Borsellino con il loro famoso motto “follow the money”, a indicare la necessità di colpire le reti criminali attraverso il monitoraggio dei flussi finanziari.

 

Il contributo britannico: sicurezza e innovazione

Da parte sua, Starmer ha ringraziato Meloni per la sua leadership, soprattutto per il sostegno all’Ucraina, e ha confermato che il Regno Unito continuerà a lavorare a stretto contatto con l’Italia per contrastare l’immigrazione irregolare. Durante la visita a un centro di coordinamento per l’immigrazione a Roma, Starmer ha avuto modo di osservare da vicino i risultati ottenuti dal governo italiano nel ridurre gli sbarchi. "Abbiamo visto una riduzione drastica degli arrivi, frutto di un lavoro a monte nei paesi di origine", ha spiegato Starmer. Questa esperienza, ha sottolineato il premier britannico, potrebbe essere un punto di riferimento per il Regno Unito, che sta cercando soluzioni per contrastare gli arrivi illegali sulle proprie coste.

Uno degli elementi chiave della strategia britannica è la creazione di un comando d'élite di polizia per combattere l'immigrazione illegale. Questo nuovo organo, guidato da Martin Hewitt, avrà il compito di coordinare le indagini congiunte tra le forze di sicurezza britanniche ed europee per smantellare le reti criminali coinvolte nel traffico di esseri umani. Starmer ha sottolineato che il Regno Unito intende collaborare a livello internazionale per affrontare una sfida che non può essere risolta da un solo paese. "Abbiamo assistito a troppi decessi sia nel Mediterraneo che nella Manica", ha dichiarato, rimarcando la necessità di impedire che altre vite vengano perse in mare.

 

Un approccio condiviso oltre le differenze politiche

L'incontro tra Meloni e Starmer rappresenta anche un segnale importante sul fronte delle relazioni tra Roma e Londra. Nonostante il cambio di governo nel Regno Unito, con Starmer che ha sostituito Rishi Sunak a Downing Street, sembra mantenersi una forte sintonia di vedute tra i due paesi sulla gestione della questione migratoria. Starmer, leader laburista, pur avendo promesso cambiamenti profondi nella società britannica, ha confermato l’intenzione di proseguire sulla linea tracciata dal suo predecessore per quanto riguarda la sicurezza e il controllo delle frontiere.

L'accordo tra Italia e Albania, siglato nel novembre scorso da Meloni e dal primo ministro albanese Edi Rama, prevede che l’Albania ospiti i richiedenti asilo sbarcati in Italia, una soluzione che Starmer sembra voler studiare attentamente per capire se possa essere applicata anche nel contesto britannico. Tuttavia, non mancano le critiche da parte di alcuni deputati della maggioranza e di alcune ONG, che accusano Starmer di voler "copiare" le politiche migratorie dell'estrema destra italiana. Nonostante ciò, il premier britannico rimane fermo nella sua posizione, ribadendo che la lotta all’immigrazione irregolare è una delle sue priorità.

 

Verso nuove soluzioni condivise

Mentre Starmer studia il modello italiano-albanese, il governo britannico ha già messo in campo alcune misure concrete per affrontare la crisi migratoria. L'abolizione del controverso “Piano Ruanda”, voluto dal precedente governo conservatore per trasferire i richiedenti asilo nel paese africano, è stata una delle prime mosse di Starmer. Il premier laburista ha motivato questa scelta citando i costi elevati e i dubbi sull’efficacia del piano, ma ha comunque confermato la volontà di perseguire un approccio rigoroso e innovativo per contrastare il traffico di esseri umani.

Il vertice di Roma, quindi, potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di cooperazione tra Italia e Regno Unito, con entrambi i paesi decisi a lavorare insieme per trovare soluzioni concrete e sostenibili alla sfida globale dell’immigrazione irregolare.

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