a palazzo Chigi

Manovra 2025 in arrivo: il Piano strutturale di bilancio in CdM

Oggi in Consiglio dei ministri si discuterà il PSB, ancora senza cifre definitive, in attesa delle nuove stime Istat e del confronto con Bruxelles

Manovra 2025 in arrivo: il Piano strutturale di bilancio in CdM

Il percorso verso la legge di Bilancio entra nel vivo con la presentazione del Piano strutturale di bilancio (PSB) al Consiglio dei ministri. Questo documento, che segna una tappa cruciale nella gestione economica del Paese, sarà esaminato senza numeri definitivi, in attesa delle nuove stime Istat. Previsto dalla riforma delle regole europee, il PSB rappresenta uno strumento fondamentale per delineare la traiettoria della spesa pubblica e degli investimenti, nonché per negoziare con Bruxelles eventuali proroghe sulla riduzione del deficit. Nel frattempo, il Ministero dell’Economia lavora per tracciare gli obiettivi programmatici, con l’obiettivo di stabilizzare il bilancio e garantire una crescita sostenibile.

 

Il Piano strutturale di bilancio e le attese di Bruxelles

Il Piano strutturale di bilancio, atteso oggi in Consiglio dei ministri, rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso verso l'approvazione della legge di Bilancio. Tuttavia, il testo che verrà presentato sarà privo di cifre definitive, poiché il Ministero dell'Economia aspetta la revisione delle stime economiche da parte dell'Istat, che verrà pubblicata il 23 settembre. Solo dopo la pubblicazione di queste stime, il quadro economico sarà più chiaro e i numeri definitivi del PSB saranno inseriti nel documento. Questo documento di medio termine è richiesto dalla riforma delle regole di bilancio europee e servirà come base per le discussioni con Bruxelles.

La sezione del PSB dedicata alle riforme e agli investimenti potrebbe già essere inclusa nel testo preliminare. Questa parte è essenziale per l'Italia, che ha chiesto a Bruxelles di estendere il periodo di rientro dal deficit eccessivo da 4 a 7 anni. Le discussioni con le istituzioni europee potrebbero iniziare subito dopo la diffusione del documento. Anche se il testo uscirà dalla riunione odierna con un "ok salvo intese", sarà necessario un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva, che si prevede avverrà entro la prima settimana di ottobre, prima di essere inviato al Parlamento.

 

Entrate in crescita e il calo del debito

Nel frattempo, la Banca d’Italia ha diffuso segnali positivi riguardo alla situazione economica del Paese. A luglio, il debito pubblico italiano è sceso di 1,1 miliardi, attestandosi a 2.946,6 miliardi, sebbene resti ancora vicino alla soglia simbolica dei 3.000 miliardi. Anche le entrate statali mostrano un andamento favorevole: nei primi sette mesi dell'anno sono aumentate di 11,9 miliardi, raggiungendo i 309,3 miliardi. Questo miglioramento, legato a una ripresa della crescita economica e al buon andamento delle entrate fiscali, offre un certo respiro al governo nella gestione delle risorse per la prossima manovra finanziaria.

Un altro segnale positivo arriva dall’inflazione, che ad agosto ha registrato un calo, scendendo al +1,1% rispetto al +1,3% di luglio. Anche i beni di consumo di prima necessità, il cosiddetto "carrello della spesa", hanno visto un rallentamento dei prezzi, con un incremento dello 0,6%. Questi dati incoraggianti potrebbero influenzare positivamente le scelte del governo in termini di spesa e investimenti futuri.

 

Il confronto con Bruxelles e le scadenze europee

L’Italia, insieme a molti altri Paesi dell'Unione Europea, è in ritardo nella presentazione del Piano strutturale di bilancio a Bruxelles, originariamente previsto per il 20 settembre. Tuttavia, la Commissione europea ha già concesso una certa flessibilità, spostando la scadenza al 15 ottobre. Questa proroga permette ai Paesi di evitare sovrapposizioni con il Documento programmatico di bilancio, che dovrà essere presentato entro il 20 ottobre. Per l’Italia, questo rappresenta un’occasione per definire con maggiore precisione le misure economiche da adottare, allineandosi alle aspettative di Bruxelles e garantendo un margine di manovra adeguato per gestire il deficit e promuovere la crescita.

 

La battaglia sul decreto Omnibus

Mentre il governo si prepara a discutere il PSB, continua il confronto sul decreto Omnibus. Con oltre 700 emendamenti in discussione nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, la maggioranza è impegnata a trovare un compromesso su diverse questioni. Tra i temi più dibattuti c’è la proposta di Forza Italia di prorogare fino al 2027 le agevolazioni fiscali per i calciatori e i lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia. La proposta è stata avanzata per risolvere il vuoto normativo che ha colpito quest’anno il settore sportivo.

Inoltre, i tre partiti di maggioranza stanno spingendo per posticipare al primo gennaio 2025 l’avvio della "patente a punti" nei cantieri, attualmente previsto per il primo ottobre. Questa misura, volta a migliorare la sicurezza sul lavoro, ha suscitato critiche da parte dei sindacati, che ritengono inaccettabile qualsiasi rinvio. Tuttavia, il Ministero del Lavoro sembra intenzionato a far entrare in vigore il nuovo strumento nei tempi previsti, con l’adozione del decreto attuativo attesa a breve.

La discussione sul concordato preventivo, che potrebbe garantire risorse per la manovra, è invece oggetto di forti polemiche. L’opposizione accusa il governo di voler introdurre una sanatoria mascherata che favorirebbe i "furbetti" e i grandi evasori fiscali. Il Partito Democratico ha parlato di una "sanatoria che grida vendetta", mentre il Movimento 5 Stelle ha definito la misura "scandalosa". Anche Alleanza Verdi e Sinistra si è espressa duramente, definendola "l'ennesimo regalo ai furbetti".

 

In conclusione, il percorso verso la manovra economica è fitto di appuntamenti e sfide. Le prossime settimane saranno decisive per definire le misure che entreranno nella legge di Bilancio, con il governo impegnato a trovare le risorse necessarie per sostenere la crescita del Paese e mantenere gli impegni presi con l'Unione Europea.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA