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Turismo spaziale: prima passeggiata privata a 700 km dalla Terra

Grazie al progetto Polaris Dawn di Space X di Elon Musk, per la prima volta due “comuni cittadini” hanno compiuto un’attività extraveicolare nello spazio

Turismo spaziale: prima passeggiata privata a 700 km dalla Terra

La missione Polaris Dawn ha aperto un nuovo capitolo nella storia delle esplorazioni spaziali. Per la prima volta, un equipaggio di "comuni cittadini" ha effettuato una passeggiata spaziale durante una missione privata, senza il coinvolgimento diretto delle tradizionali agenzie spaziali pubbliche. Jared Isaacman, milionario e già noto per la sua passione per l'esplorazione spaziale, e l'ingegnera Sarah Gillis hanno compiuto un'attività extraveicolare a bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX, in orbita a 700 chilometri dalla Terra, a 300 chilometri di distanza dalla Stazione Spaziale Internazionale

L'evento rappresenta un importante passo avanti verso la commercializzazione dello spazio, un settore che fino a poco tempo fa era esclusivo appannaggio degli astronauti professionisti e delle missioni governative. Con la missione Polaris Dawn, lo spazio è sempre più accessibile per chi può permetterselo, aprendo la strada a un futuro in cui il turismo spaziale potrebbe diventare un fenomeno comune, ma per ora riservato solo a pochi privilegiati.

 

Il team di Polaris Dawn e le sfide della missione

Il successo della passeggiata spaziale non sarebbe stato possibile senza il contributo del team completo della missione Polaris Dawn. Mentre Isaacman e Gillis si trovavano all'esterno della navetta, il pilota Scott "Kidd" Poteet e l'ufficiale medico Anna Menon monitoravano attentamente i sistemi di supporto dalla cabina della Crew Dragon, garantendo la sicurezza dei due membri impegnati nell'attività extraveicolare.

Una delle principali sfide della missione è stata testare le tute spaziali pressurizzate progettate da SpaceX, che devono garantire protezione, mobilità e resistenza alle condizioni estreme dello spazio. La missione ha rappresentato un banco di prova per questi nuovi dispositivi, che potrebbero diventare un elemento cruciale per le future missioni spaziali, specialmente quelle destinate a raggiungere distanze ancora maggiori dalla Terra.

Le immagini dell'impresa documentano i momenti cruciali della passeggiata, mostrando Isaacman e Gillis in azione mentre, in orbita, compiono manovre delicate e monitorano i sistemi. La navetta si è spinta a una quota notevole, ben oltre l’altitudine raggiunta dalla Stazione Spaziale Internazionale, segnando un traguardo importante per l'azienda di Elon Musk, SpaceX.

 

Un costo da capogiro: 200 milioni di dollari per il biglietto spaziale

Secondo la rivista Time, Jared Isaacman avrebbe pagato la cifra esorbitante di 200 milioni di dollari per assicurarsi i posti per sé e il resto dell'equipaggio a bordo della navetta SpaceX. Il prezzo di questa avventura spaziale mette in evidenza il profondo divario tra i sognatori dello spazio e coloro che possono effettivamente realizzare questo sogno, almeno per il momento.

La missione Polaris Dawn non è solo un simbolo delle potenzialità del turismo spaziale, ma anche una dimostrazione del crescente ruolo del settore privato nell’esplorazione dello spazio. Mentre il governo degli Stati Uniti, attraverso la NASA, continua a sostenere missioni scientifiche di grande importanza, aziende come SpaceX stanno spingendo i confini verso un modello più commerciale e aperto ai privati.

 

Il futuro del turismo spaziale: sogno o realtà?

La passeggiata spaziale di Polaris Dawn è solo un assaggio di ciò che il futuro potrebbe riservare per il turismo spaziale. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo suscitato dall'impresa, restano numerose questioni aperte: chi potrà permettersi questi viaggi in futuro? Sarà mai possibile ridurre i costi abbastanza da permettere a un pubblico più ampio di partecipare? E soprattutto, come si svilupperanno le infrastrutture necessarie per garantire la sicurezza dei turisti spaziali in un ambiente tanto ostile?

Per ora, l’esplorazione dello spazio resta un sogno riservato a chi possiede ingenti risorse economiche. Tuttavia, il successo di missioni come Polaris Dawn rappresenta un punto di svolta che potrebbe portare, in un futuro non troppo lontano, a una democratizzazione dell’accesso allo spazio, trasformando ciò che oggi sembra irraggiungibile in una nuova frontiera di opportunità.

 

La missione Polaris Dawn ha aperto una finestra su un futuro in cui i confini tra astronauti professionisti e civili miliardari si fanno sempre più labili. Questa passeggiata spaziale privata, sebbene simbolica, rappresenta un'importante evoluzione nelle missioni spaziali e segna un traguardo significativo per SpaceX e l'industria spaziale commerciale. L'avventura nello spazio è diventata più vicina, ma solo per chi può permettersela. Tuttavia, con il rapido progresso tecnologico e l'aumento dell'interesse commerciale, il sogno di viaggiare oltre l'atmosfera terrestre potrebbe presto diventare una realtà per molti di più.

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