il voto del 5 novembre 2024

Usa, Harris vs Trump: il duello tra colpi bassi e promesse disattese

Negli studi di ABC a Philadelphia, i due candidati si sono affrontati per il primo dibattito presidenziale. La battaglia verso la Casa Bianca entra nel vivo

Usa, Harris vs Trump: il duello tra colpi bassi e promesse disattese

Negli studi di ABC a Philadelphia, Kamala Harris e Donald Trump si sono affrontati per il primo dibattito presidenziale. Un duello serrato che ha delineato le priorità dei candidati in vista del voto del 5 novembre 2024. Tra scambi di accuse e dichiarazioni forti, Harris ha cercato di mantenere un approccio rassicurante mentre Trump ha puntato su un discorso aggressivo, carico di retorica populista

 

Chi ha vinto il primo duello tra Harris e Trump

Il primo dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, attesissimo da elettori e commentatori politici, ha segnato un momento cruciale nella campagna presidenziale. Trump, mai timido nel suo stile provocatorio, ha ripetutamente attaccato Harris, etichettandola come “la peggior possibile Presidente”. Harris, invece, ha optato per un tono più moderato, ma non ha mancato di sottolineare i fallimenti della presidenza di Trump e le sue promesse non mantenute. 

Se da un lato Trump ha esibito la sua consueta sicurezza, dicendo senza mezzi termini: “Questo è stato il mio miglior dibattito”, Harris ha preferito enfatizzare il ruolo di outsider del Partito Democratico, dichiarando: “Siamo ancora gli underdog”. Questa dichiarazione ha risuonato tra i democratici, che ricordano il successo dell’amministrazione Obama-Biden e vedono nella Harris un possibile ritorno a quella stabilità.

I commentatori si sono divisi nel valutare chi abbia prevalso nel confronto. Trump ha sicuramente rafforzato la sua base elettorale, che apprezza il suo stile diretto e aggressivo, ma Harris ha guadagnato punti con il pubblico femminile e giovane, anche grazie al sostegno pubblico di celebrità come Taylor Swift. Quest’ultima ha espresso il suo voto per la candidata democratica, portando un ulteriore endorsement che potrebbe avere effetti sul voto giovanile, decisivo in alcuni stati chiave. 

 

Punti di forza di Harris e Trump

Kamala Harris ha mostrato una padronanza delle questioni politiche, dimostrando una comprensione approfondita delle sfide interne ed esterne che gli Stati Uniti dovranno affrontare nei prossimi anni. Durante il dibattito, Harris ha puntato su temi quali la giustizia sociale, la protezione ambientale e l’espansione dell’assistenza sanitaria. Questi temi hanno trovato una forte eco tra le minoranze e l'elettorato progressista, un bacino che i democratici non possono permettersi di perdere.

Il punto di forza principale di Trump rimane la sua capacità di attrarre gli elettori più scettici nei confronti dell'establishment politico. Ha cavalcato ancora una volta la retorica anti-sistema, proponendosi come l'unico in grado di proteggere gli interessi degli americani "dimenticati" dalle élite di Washington. Trump ha inoltre cercato di dipingere la Harris come un’estremista, facendo leva sulle sue posizioni progressiste su temi come l’immigrazione e il cambiamento climatico, che potrebbero alienare parte dell’elettorato moderato.

Il duello ha visto entrambi i candidati evidenziare le proprie qualità: Harris come figura inclusiva e portatrice di un cambiamento istituzionale, Trump come l’uomo forte capace di affrontare il "Deep State" e le minacce esterne. Tuttavia, rimane chiaro che i rispettivi punti di forza potrebbero rivelarsi deboli per porzioni opposte dell’elettorato, lasciando in sospeso la domanda su chi effettivamente riuscirà a conquistare i voti decisivi.

 

Le reazioni degli americani e la scena internazionale

Le reazioni post dibattito. JD Vance, candidato vicepresidente repubblicano, ha descritto la performance di Harris come priva di sostanza, mentre ha elogiato Trump per averla "martellata" durante il confronto. Il marito di Harris, Doug Emhoff, si è invece detto entusiasta, dichiarando con orgoglio: "Hai vinto il dibattito". Joe Biden, osservando il dibattito da New York, ha espresso soddisfazione per la prestazione della sua vice, affermando in un tweet: "Non c'è stata partita". Anche l'ex presidente Barack Obama ha elogiato Harris, definendola "il futuro Presidente per tutti gli americani". 

Tra le curiosità emerse durante la serata, non è mancata la reazione di Trump all'endorsement ricevuto da Harris da parte della popstar Taylor Swift. Alla domanda di un giornalista su cosa pensasse del sostegno della cantante alla vicepresidente, Trump ha risposto lapidariamente: "Non ne ho idea". Nonostante l'apparente disinteresse, l'endorsement di Swift ha rappresentato un ulteriore punto di supporto per la campagna di Harris, soprattutto tra i giovani.

Trump, ha poi liquidato il confronto con soddisfazione, ma ha lasciato intendere che un secondo dibattito potrebbe non essere necessario. Tuttavia, Harris non ha esitato a rilanciare la sfida: "Sei pronto per un secondo dibattito?".

 

Anche i sondaggi d'opinione riflettono un Paese spaccato. Mentre una larga parte dei repubblicani ha applaudito la performance di Trump, vedendola come una dimostrazione di forza, molti elettori democratici hanno apprezzato l'approccio più riflessivo e ponderato di Harris. Tuttavia, l'ago della bilancia potrebbe essere rappresentato dagli elettori indipendenti, ancora incerti su quale dei due candidati rappresenti meglio i loro interessi.  Secondo un sondaggio condotto da CNN/SSRS, il 42% degli spettatori ha ritenuto che Harris abbia presentato un piano più convincente rispetto a Trump per risolvere i problemi del Paese. Tuttavia, il 33% ha dichiarato il contrario, mentre il restante 22% ha sostenuto che nessuno dei due abbia offerto proposte particolarmente valide. Nonostante questo, la percezione positiva di Harris è aumentata rispetto a prima del dibattito, con il 45% degli intervistati che ora la vede favorevolmente, contro il 39% di Trump.

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. In Europa, molti osservatori ritengono la Harris una figura che potrebbe rilanciare le relazioni transatlantiche, segnando una rottura con il protezionismo trumpiano. D’altro canto, alcuni leader in America Latina e Asia invece condividono l'idea di un Trump come una continuità necessaria per mantenere accordi economici favorevoli. La Cina, in particolare, ha osservato con attenzione il dibattito, consapevole che la politica estera americana potrebbe subire cambiamenti radicali a seconda del risultato delle elezioni.

 

Il secondo dibattito: cosa aspettarsi

Il prossimo dibattito televisivo tra i candidati è previsto per il 17 ottobre. Gli analisti si aspettano che i toni si alzino ulteriormente, con Harris pronta a replicare con maggiore vigore agli attacchi di Trump e quest'ultimo determinato a mantenere il controllo della narrativa. 

Ci si attende che Harris insista ancora di più sulle politiche concrete, in particolare sul piano economico e sulla questione dei diritti civili, aree in cui potrebbe cercare di ottenere il consenso degli indecisi. Trump, d'altro canto, potrebbe puntare su uno stile ancora più aggressivo, cercando di dipingere Harris come impreparata per la presidenza, continuando a sfruttare la retorica del "pericolo socialista" che ha già utilizzato contro la coppia Biden-Harris nel 2020.

Entrambi i candidati sono consapevoli che questo dibattito sarà cruciale per catturare l’attenzione di quegli elettori che non si sono ancora schierati apertamente, specialmente nei cosiddetti swing states come Florida, Pennsylvania e Arizona, dove la corsa è ancora apertissima.

 

In conclusione, il primo dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha messo in luce due visioni diametralmente opposte per il futuro degli Stati Uniti. Mentre Harris cerca di costruire un’immagine di stabilità e progresso, Trump fa appello al malcontento popolare, promettendo un ritorno a un’America più sicura e forte. La battaglia per la Casa Bianca è appena iniziata e, con il secondo dibattito alle porte, il clima politico non farà che riscaldarsi ulteriormente.

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