una soap opera ministeriale

Sangiuliano respinge le accuse: “Meloni mi ha detto di andare avanti”

Il ministro della Cultura nell’intervista al TG1 chiede scusa alla moglie e dichiara di non essere ricattabile. Le reazioni dell’ex compagna Boccia

Sangiuliano respinge le accuse: “Meloni mi ha detto di andare avanti”

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha deciso di affrontare pubblicamente la polemica che lo ha travolto negli ultimi giorni, con un'intervista esclusiva al Tg1. Durante il suo intervento ha chiesto scusa alla moglie e ha ribadito la sua intenzione di proseguire nel suo incarico. La vicenda riguarda la relazione personale con Maria Rosaria Boccia, influencer e imprenditrice, con la quale Sangiuliano ha avuto una storia sentimentale, dichiarando di aver pagato personalmente tutte le spese relative ai viaggi effettuati insieme. Il ministro ha sottolineato di non aver mai utilizzato fondi pubblici per questi spostamenti e ha confermato che la premier Giorgia Meloni gli ha chiesto di proseguire, invitandolo a essere sempre trasparente. Tuttavia, l’opposizione non ha accolto favorevolmente la sua difesa, chiedendo spiegazioni in Parlamento.

 

Boccia e la reazione all’intervista Sangiuliano

Maria Rosaria Boccia, ex compagna del ministro, ha atteso davanti alla televisione il momento dell’intervista di Sangiuliano al Tg1. La sua reazione non si è fatta attendere, pubblicata sul suo profilo Instagram, dove ha mostrato un bicchiere di popcorn, simbolo di una vicenda che sembra sempre più simile a una soap opera ministeriale. La Boccia, che ha utilizzato il social per svelare molti dettagli della relazione con Sangiuliano, ha accompagnato la visione dell’intervista con domande taglienti: "Perché la nomina è stata strappata?" e "Perché la realtà è stata distorta nelle dichiarazioni al quotidiano La Stampa?".

L’influencer ha inoltre rivolto un messaggio diretto al ministro, con un avviso severo: "Spero di non dover smentire ancora. Un bugiardo in Parlamento non sarebbe gradito!". La tensione è salita ulteriormente quando Sangiuliano, durante l’intervista, ha cercato di giustificare il suo comportamento, scusandosi con la moglie per il tradimento e con il governo per il danno di immagine causato. Tuttavia, Boccia ha nuovamente reagito, questa volta accusandolo di mentire: "Iniziamo a dire bugie!", ha scritto in un altro post, lasciando intendere che non tutte le dichiarazioni fatte dal ministro in televisione fossero veritiere.

 

Le accuse di Boccia e i documenti pubblicati sui social

Maria Rosaria Boccia non si è fermata ai post social. Ha infatti pubblicato una serie di documenti che sembrano contrastare con le dichiarazioni del ministro. Uno di questi include una conversazione telefonica registrata tra Boccia e un funzionario del ministero, che conferma l’avvenuta nomina a Consulente per i Grandi Eventi. "Il decreto di nomina è stato firmato", dice Boccia, e l'interlocutore risponde chiaramente: "Sì, l’ho visto". Boccia ha poi condiviso una mail ricevuta il 10 luglio 2024, in cui un amministrativo del ministero conferma i contatti per l'organizzazione del suo lavoro, indicando che la nomina era in essere. Inoltre, in un'altra mail del 15 luglio, la segreteria del ministro le invia le carte di imbarco per una trasferta insieme a Sangiuliano.

Tutti questi elementi fanno emergere dubbi sul perché, se la nomina era effettiva, Sangiuliano avrebbe pagato personalmente le spese. La consueta prassi prevede infatti che i costi legati alle trasferte di un consulente vengano coperti dal ministero. La vicenda si complica ulteriormente con l'ultima mail, datata 23 luglio, in cui Boccia viene invitata a Pompei per una cerimonia ufficiale, un ulteriore segnale che il suo ruolo di consulente fosse riconosciuto.

 

Le reazioni politiche e le ripercussioni sul G7 della Cultura

L’intervista di Sangiuliano non ha placato le polemiche, anzi, ha alimentato ulteriori richieste di chiarimento da parte dell’opposizione. Il Partito Democratico ha subito criticato l'intervento televisivo, definendolo "un uso privato del servizio pubblico" e chiedendo che il ministro riferisca in Parlamento. Alcuni esponenti politici, tra cui Matteo Renzi e la segretaria del PD Elly Schlein, hanno addirittura suggerito che le dimissioni di Sangiuliano sarebbero l'unica via d'uscita possibile.

Anche all'interno della maggioranza, la vicenda sta creando tensioni. Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, ha confermato la sua fiducia nel ministro, Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha suggerito maggiore cautela, ricordando che chi occupa ruoli di responsabilità deve agire con grande attenzione. Tuttavia, la vicenda non sembra destinata a chiudersi a breve, con ulteriori rivelazioni da parte di Boccia e una crescente pressione politica.

Nel frattempo, la vicenda ha avuto conseguenze dirette sul G7 della Cultura, un evento chiave per il ministero. Dopo la diffusione di informazioni riservate e i dubbi sulla sicurezza delle delegazioni, è stato annunciato che una delle principali tappe del vertice, quella prevista a Pompei, potrebbe essere cancellata. Un duro colpo per il ministro Sangiuliano, che aveva lavorato a lungo per organizzare questo evento internazionale.

La situazione resta in continua evoluzione, e il destino politico di Sangiuliano appare sempre più legato ai nuovi sviluppi di una vicenda che ha scosso profondamente il governo.

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