il trend negativo della sinistra

Elezioni regionali in Germania, l’AfD in ascesa in Turingia e Sassonia

L’ultradestra tedesca conquista la leadership in Turingia, con Björn Höcke al centro della scena. La Cdu tiene, ma le alleanze future sono incerte.

Elezioni regionali in Germania, l’AfD in ascesa in Turingia e Sassonia

Le elezioni regionali in Turingia e Sassonia hanno segnato un momento cruciale nella politica tedesca, con l'ascesa dell'ultradestra di Alternative für Deutschland (AfD) a livelli mai raggiunti prima. Per la prima volta nella storia, l'AfD ha ottenuto la maggioranza in un Land, la Turingia, aprendo un nuovo capitolo nel panorama politico della Germania orientale. Questo risultato segna un ulteriore consolidamento del partito nelle regioni dell'ex DDR, alimentando timori e tensioni all'interno del governo federale e tra i partiti tradizionali. L'esito delle elezioni ha messo in luce la crescente polarizzazione politica del Paese, con la sinistra in forte difficoltà e i liberal-democratici praticamente scomparsi dalla scena politica

 

Il trionfo di Höcke e la crisi della sinistra

A guidare l'AfD verso questo storico traguardo è stato Björn Höcke, uno dei volti più estremisti del partito, noto per le sue posizioni radicali e per essere oggetto di sorveglianza da parte delle autorità tedesche. Sebbene Höcke non sia riuscito a vincere il seggio diretto nella circoscrizione di Greiz II, dove è stato sconfitto dal candidato della Cdu, Christian Tischner, con il 43% dei voti contro il 38,9% di Höcke, il suo partito ha comunque trionfato a livello regionale. Questo successo rappresenta una svolta significativa per l'AfD, che si è affermato come la principale forza politica in Turingia con un impressionante 33,2% dei voti, guadagnando quasi dieci punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti.

Parallelamente, la sinistra tedesca ha subito una pesante battuta d'arresto. La Linke, guidata dal presidente uscente Bodo Ramelow, è crollata all'11,4%, perdendo quasi venti punti percentuali rispetto al risultato precedente. Il Partito Socialdemocratico (Spd) ha ottenuto un deludente 6,1%, mentre i Verdi sono scesi sotto la soglia di sbarramento del 5%, uscendo dal parlamento regionale con un misero 3,9%. Questo quadro ha confermato il trend negativo della sinistra nell'est della Germania, già evidente da tempo, e ha aperto la strada a nuove formazioni politiche come il Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw), che ha debuttato con un incoraggiante 15,6%.

 

Il nodo delle alleanze e la sfida della stabilità

La vittoria dell'AfD in Turingia ha sollevato un delicato problema di alleanze politiche. Björn Höcke ha subito avanzato l'idea di formare una coalizione di governo, dichiarando che "senza di noi non può esserci stabilità in Turingia. Siamo noi adesso il partito del popolo". Tuttavia, la risposta degli altri partiti è stata chiara: nessuna collaborazione con l'ultradestra. La Cdu, nonostante il secondo posto con il 23,9% dei voti, ha ribadito il suo rifiuto di qualsiasi accordo con l'AfD, mantenendo vivo il cosiddetto "cordone sanitario" attorno al partito di Höcke. Anche Sahra Wagenknecht, pur riconoscendo che "ignorare l'AfD non fa che rafforzarla", ha escluso ogni possibilità di cooperazione con l'ultradestra.

Le opzioni per la formazione di una coalizione di governo in Turingia sono quindi limitate e complesse. Se l'AfD resta isolato, la Cdu dovrà considerare alleanze con il neonato Bsw di Wagenknecht o con la Linke e i socialdemocratici, nonostante i loro risultati deludenti. La situazione è resa ancora più complicata dalla necessità di garantire una maggioranza stabile, un compito tutt'altro che semplice in un contesto di crescente frammentazione politica.

 

La situazione in Sassonia e l'incertezza nazionale

In Sassonia, la situazione appare leggermente meno complessa, ma non meno preoccupante. La Cdu è riuscita a mantenere il primo posto con il 31,7% dei voti, appena sopra l'AfD, che ha raggiunto il 31,4%. Anche qui, il Bsw ha registrato una buona performance, ottenendo l'11,5% dei voti, mentre i socialdemocratici e i Verdi hanno ottenuto rispettivamente il 7,5% e il 5,2%. La Linke, invece, è scivolata fuori dal parlamento regionale con un modesto 4,6%, evidenziando ulteriormente la crisi della sinistra nell'ex Germania dell'Est.

Il risultato elettorale in Sassonia, insieme a quello della Turingia, rappresenta un ulteriore segnale di avvertimento per il governo federale di Olaf Scholz. La crescente forza dell'AfD nell'est del Paese potrebbe avere ripercussioni a livello nazionale, destabilizzando ulteriormente un esecutivo già percepito come fragile e poco coeso. Il segretario generale dell'Spd, Kevin Kühnert, ha riconosciuto la difficile situazione del suo partito, ammettendo che "non abbiamo raggiunto buoni risultati e non siamo contenti alla Willy Brandt Haus". Tuttavia, Kühnert ha promesso che i socialdemocratici reagiranno, cercando di rafforzare il profilo del partito e di contrastare la crescente influenza dell'AfD.

 

Il futuro politico della Germania appare quindi incerto e carico di tensioni, con le elezioni regionali in Turingia e Sassonia che potrebbero rappresentare solo l'inizio di una più ampia trasformazione del panorama politico del Paese.

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