La decisione del giudice de Moraes

Il Brasile sfida Elon Musk, la Corte Suprema censura e chiude X

L’ordine di sospensione di X per disinformazione politica è già in vigore: chiunque utilizzi una VPN per accedere a X riceverà una multa fino a 8.055 euro

Il Brasile sfida Elon Musk, la Corte Suprema censura e chiude X

La battaglia contro la disinformazione politica e la difesa della democrazia hanno raggiunto un nuovo punto critico in Brasile. Il giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes, ha ordinato la sospensione immediata della piattaforma social X, precedentemente nota come Twitter, nel Paese. Questa decisione giunge in un contesto di crescenti tensioni tra il governo brasiliano e il magnate tecnologico Elon Musk, proprietario di X, accusato di non rispettare le leggi locali e di alimentare la diffusione di fake news. Le parole di de Moraes e del presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, hanno posto l'accento sulla necessità di difendere i diritti fondamentali e la democrazia, in un clima politico già fortemente polarizzato.

 

La decisione della Corte Suprema e il contesto politico

La decisione di de Moraes è stata presa dopo la scadenza del termine imposto alla piattaforma per nominare un rappresentante legale in Brasile, condizione necessaria per operare nel Paese. Questo provvedimento rappresenta solo l'ultimo atto di una lunga serie di azioni legali intraprese dal giudice contro l'utilizzo dei social media per diffondere disinformazione politica, un fenomeno che ha visto il suo picco durante l'amministrazione dell'ex presidente di estrema destra, Jair Bolsonaro. L'indagine, avviata nel 2019 e tuttora in corso, si è concentrata su un presunto "gabinetto dell'odio" all'interno del palazzo presidenziale, accusato di orchestrare campagne diffamatorie contro gli oppositori politici.

Musk, in risposta alla decisione, ha accusato de Moraes di agire per scopi politici, definendolo un "pseudo-giudice non eletto" che starebbe distruggendo la libertà di espressione in Brasile. "Il regime oppressivo in Brasile ha così tanta paura che la gente venga a conoscenza della verità che manderà in bancarotta chiunque ci provi," ha dichiarato Musk, aggiungendo che "stanno chiudendo la fonte di verità numero uno in Brasile."

 

La sfida tra Musk e le istituzioni brasiliane

Il provvedimento di de Moraes non si è limitato alla sospensione della piattaforma. Ha anche imposto una serie di misure restrittive per impedirne l'aggiramento, come il divieto d'uso di VPN per accedere a X e l'obbligo per Apple, Google e i principali fornitori di servizi internet di bloccare l'applicazione sui dispositivi e nei rispettivi store. La mancata osservanza di queste misure comporterà sanzioni severe, inclusa una multa giornaliera di 50.000 reais (circa 8.055 euro) per chi tenterà di violare il blocco.

 

Questa mossa, senza precedenti nella storia recente del Brasile, ha sollevato un dibattito acceso sulla libertà di espressione e sui limiti del potere giudiziario. Da un lato, le autorità brasiliane, con in testa il presidente Lula, sostengono che la chiusura di X sia una misura necessaria per proteggere la democrazia e combattere la disinformazione. "Elon Musk deve accettare le regole del Brasile e rispettare la decisione della Corte Suprema. Chi investe in questo Paese ne deve rispettare le regole," ha dichiarato Lula, aggiungendo che "non è perché il ragazzo ha un sacco di soldi che può essere irrispettoso."

 

Dall'altro lato, Musk ha continuato a difendere la sua posizione, incoraggiando gli utenti a scaricare una VPN per mantenere l'accesso a X e ricordando che la piattaforma è sempre accessibile tramite il sito X.com, anche senza l'applicazione. Questa reazione ha suscitato ulteriori critiche da parte del governo brasiliano, che vede in queste azioni un tentativo deliberato di sfidare l'autorità dello Stato.

In uno dei suoi ultimi post Elon Musk ha scritto riferendosi al giudice che emesso la sentenza di sospensione contro la piattaforma:

We willl begin publishing the long list of @Alexandre’s crimes, along with the specific Brazilian laws that he broke tomorrow. Obviously, he does not need to abide by US law, but he does need to abide by his own country’s laws. He is a dictator and a fraud, not a justice.
Traduzione:
Domani inizieremo a pubblicare la lunga lista dei crimini di @Alexandre, insieme alle specifiche leggi brasiliane da lui violate. Ovviamente, non è tenuto a rispettare le leggi degli Stati Uniti, ma deve rispettare quelle del suo Paese. È un dittatore e un impostore, non un giudice.

 

Uno scontro globale: da Brasilia a Washington

Lo scontro tra Musk e il governo brasiliano non si limita ai confini nazionali. La vicinanza tra il magnate e l'ex presidente Bolsonaro ha sollevato questioni sulla crescente influenza dei leader tecnologici nella politica mondiale. Durante la presidenza Bolsonaro, Musk è stato definito "un mito della libertà" per il sostegno e la sua vicinanza anche a figure politiche come Donald Trump.

La vicenda ha implicazioni significative non solo per il Brasile, ma anche per il ruolo delle piattaforme tecnologiche nel mondo.  Ma Lula è stato chiaro: "Non può andare in giro a offendere presidenti, deputati, il Senato, la Camera dei Rappresentanti e la Corte Suprema. Chi crede di essere?".

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