crisi in medio oriente

Guerra a Gaza, trattative bloccate: divergenze appaiono insormontabili

Il fallimento dei negoziati tra Israele e Hamas acuisce il conflitto, mentre gli Stati Uniti, Qatar e Egitto continuano a lavorare per un cessate il fuoco.

Guerra a Gaza, trattative bloccate: divergenze appaiono insormontabili

La situazione in Medio Oriente continua a peggiorare, con il conflitto tra Israele e Hamas che non mostra segni di rallentamento. Nonostante gli sforzi diplomatici in corso, le trattative per un cessate il fuoco si sono arenate, mentre il numero delle vittime civili continua a salire. Un raid aereo israeliano ha colpito un edificio nella parte occidentale di Gaza, causando almeno cinque morti, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Gli Stati Uniti, attraverso il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan, hanno dichiarato che i negoziati per una tregua proseguiranno nei prossimi giorni, ma le prospettive rimangono incerte.

 

Tensioni crescenti e diplomazia in stallo

La mattina del 26 agosto, le sirene antiaeree hanno risuonato a est del Mar di Galilea, segnalando un possibile attacco. L’Idf Aerial Defense Array, la difesa aerea israeliana, ha intercettato con successo un obiettivo aereo sospetto. L’episodio, sebbene non abbia causato vittime, sottolinea l’intensità del conflitto in corso.

Intanto, gli Stati Uniti continuano a esercitare pressione diplomatica su entrambe le parti per trovare un accordo. Secondo un alto funzionario americano citato dall’Associated Press, i negoziati del fine settimana non hanno risolto tutte le divergenze tra Israele e Hamas. Tuttavia, Washington insiste che le trattative continueranno, con l’obiettivo di superare le differenze rimaste. Sullivan ha sottolineato che gli sforzi diplomatici sono in corso, ma ha espresso preoccupazione per il rischio che il conflitto possa espandersi ulteriormente, coinvolgendo altri attori regionali come Hezbollah.

 

Vittime a Gaza e preoccupazioni internazionali

Il conflitto ha avuto un impatto devastante sulla popolazione civile a Gaza. L’agenzia Wafa ha riportato che un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio residenziale vicino all’ospedale Patient's Friends nella zona occidentale della città. Almeno cinque persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite. L’attacco è solo l’ultimo di una serie di raid che hanno colpito l’enclave palestinese, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria.

Mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, Jake Sullivan ha dichiarato che gli Stati Uniti sono profondamente impegnati a evitare che gli scontri tra Israele e Hezbollah si trasformino in una guerra regionale. Durante una conferenza stampa a Halifax, Sullivan ha ribadito che l’amministrazione Biden è in costante contatto con Israele per monitorare la situazione. Tuttavia, le prospettive di un cessate il fuoco rimangono lontane, con entrambe le parti che sembrano ancora distanti su questioni chiave.

 

Il fallimento dei negoziati al Cairo

Gli sforzi diplomatici per un accordo di pace hanno subito un duro colpo quando i colloqui tra Hamas e Israele al Cairo si sono conclusi senza successo. Due fonti della sicurezza egiziana hanno confermato che né Hamas né Israele hanno accettato le proposte di compromesso presentate dai mediatori egiziani. Tra le proposte sul tavolo c’erano alternative alla presenza di forze israeliane lungo i corridoi di Filadelfia e Netzarim, ma nessuna di queste è stata accolta.

Le fonti hanno inoltre rivelato che Israele ha espresso riserve significative riguardo a molti dei detenuti palestinesi di cui Hamas chiede il rilascio. Tel Aviv avrebbe insistito affinché, in caso di liberazione, questi detenuti venissero espulsi da Gaza. La mancata intesa su questo punto cruciale rappresenta uno dei principali ostacoli alla realizzazione di un accordo di cessate il fuoco.

 

Il conflitto tra Israele e Hamas continua a infliggere pesanti sofferenze alla popolazione civile, mentre la diplomazia internazionale cerca faticosamente di trovare una via d’uscita. La situazione rimane estremamente volatile, con il rischio di un’escalation che potrebbe coinvolgere l’intera regione. Gli sforzi per un cessate il fuoco continueranno, ma le divergenze tra le parti sembrano ancora insormontabili. Mentre i negoziati procedono a rilento, il mondo osserva con apprensione, sperando che la diplomazia riesca dove finora ha fallito.

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