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Assegno Unico agosto 2024: calendario pagamenti e arretrati Inps

Le scadenze di agosto per l’assegno unico: ecco cosa sapere sui pagamenti e come comportarsi per ottenere gli arretrati in caso di ritardi nella DSU

Assegno Unico agosto 2024: calendario pagamenti e arretrati Inps

Nel mese di agosto 2024, l'attenzione delle famiglie beneficiarie dell'assegno unico si concentra sulle date di accredito stabilite dall'Inps e sulle modalità per ricevere eventuali arretrati. Il pagamento dell'assegno, una misura fondamentale per il sostegno economico dei nuclei familiari con figli a carico, verrà erogato in due tranche.

Le famiglie già beneficiarie della misura e che non hanno subito variazioni nell'importo rispetto ai mesi precedenti riceveranno l'accredito il 16, 19 e 20 agosto. Coloro che, invece, hanno subito modifiche nell'importo o che attendono il primo pagamento, dovranno attendere gli ultimi giorni del mese

Per chi non ha rispettato i termini di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) entro la fine di giugno, la situazione si complica: gli arretrati di marzo, aprile, maggio e giugno non potranno più essere recuperati, ma è ancora possibile regolarizzare la propria posizione per ricevere i futuri accrediti.

 

Il calendario assegno unico agosto 2024: date di accredito

Per il mese di agosto 2024, l'Inps ha stabilito un calendario di pagamenti specifico per l'assegno unico. Le date di accredito principali sono fissate per il 16, 19 e 20 agosto, giornate in cui saranno effettuati i versamenti a favore delle famiglie che già ricevono regolarmente la prestazione e il cui importo non ha subito variazioni rispetto a quello del mese precedente. 

Per i nuclei familiari che invece hanno registrato modifiche nell'importo, dovute ad aggiornamenti dei dati Isee o ad altri fattori, oppure per chi attende il primo pagamento, il versamento dell'assegno avverrà negli ultimi giorni di agosto. Questo scaglionamento consente all'Inps di gestire le diverse situazioni in maniera ordinata, assicurando che tutte le famiglie ricevano quanto loro dovuto nel corso del mese.

 

Arretrati: cosa succede se non si è presentata la Dsu in tempo

Un aspetto critico per molti beneficiari dell'assegno unico riguarda la possibilità di recuperare gli arretrati per i mesi passati, specialmente per coloro che non hanno presentato in tempo la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), necessaria per il calcolo dell'Isee aggiornato. 

Il 30 giugno 2024 rappresentava l'ultima data utile per inoltrare la Dsu e permettere all'Inps di calcolare l'importo corretto per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. Chi ha rispettato questa scadenza dovrebbe aver ricevuto gli arretrati con la mensilità di luglio. Tuttavia, chi non ha adempiuto in tempo non potrà più richiedere gli arretrati relativi a quei mesi. In mancanza di una Dsu aggiornata, infatti, l'Inps eroga l'importo minimo previsto, pari a 57 euro mensili, non essendo in grado di calcolare l'assegno pieno senza i dati Isee aggiornati.

Nonostante la perdita degli arretrati, le famiglie che non hanno rispettato la scadenza di giugno possono ancora regolarizzare la loro posizione. Presentando la Dsu sul sito dell'Inps, sarà possibile ottenere l'importo pieno a partire dal mese successivo alla presentazione. Questo permette ai beneficiari di tornare a ricevere l'assegno nella misura completa, evitando ulteriori perdite future.

 

Come presentare la Dsu e ottenere l'Isee aggiornato

Per ottenere l'importo corretto dell'assegno unico, è essenziale che le famiglie presentino una Dsu aggiornata, la quale consente di ottenere l'Isee corrente. La procedura può essere svolta interamente online sul portale dell'Inps, dove è disponibile una versione precompilata del modulo.

  • Accedere al portale è semplice: basta autenticarsi con le proprie credenziali Spid, con la Carta d’Identità Elettronica (Cie) o con la Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

  • Una volta effettuato l’accesso, è possibile selezionare la prestazione desiderata e avviare la compilazione della Dsu. I dati precompilati, come il reddito complessivo, le spese sanitarie e il patrimonio mobiliare e immobiliare, possono essere confermati o modificati, tranne quelli già dichiarati ai fini fiscali o relativi ai trattamenti erogati dall’Inps. 

  • Dopo aver completato la compilazione e dato l’assenso al caricamento dei dati, la Dsu verrà inviata per la verifica all’Agenzia delle Entrate. Se tutti i dati sono corretti, l’Isee verrà rilasciato entro pochi giorni, consentendo all'Inps di aggiornare l'importo dell'assegno unico. In caso di errori, la dichiarazione dovrà essere ricompilata e reinviata.

Per chi non fosse sicuro di poter completare autonomamente la procedura online, è sempre possibile rivolgersi a un Caf o a un patronato per ricevere assistenza.

 

L’assegno unico rappresenta un aiuto economico fondamentale per molte famiglie italiane, ma è importante rispettare le scadenze e mantenere aggiornati i propri documenti per non incorrere in problemi con l’erogazione delle somme spettanti. Ad agosto 2024, i pagamenti saranno effettuati in due momenti distinti, ma chi non ha presentato la Dsu entro il termine previsto non potrà più recuperare gli arretrati. Tuttavia, è ancora possibile regolarizzare la propria posizione e ricevere gli importi corretti a partire dai mesi successivi.

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