304esimo giorno di conflitto

Guerra in MO, Israele in allerta: “L’attacco dell’Iran è imminente”

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avvisato i paesi del G7 che un attacco da parte dell’Iran e di Hezbollah potrebbe avvenire entro 48 ore

Guerra in MO, Israele in allerta: “L’attacco dell’Iran è imminente”

Israele si trova in stato di massima allerta al giorno 304 della guerra di Gaza, con timori crescenti per una possibile ritorsione iraniana. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avvisato i paesi del G7 che un attacco da parte dell'Iran e di Hezbollah potrebbe essere imminente. La situazione si fa sempre più critica, con voli cancellati e civili vicino ai rifugi, mentre l'esercito israeliano è completamente mobilitato. Armi russe sono state fornite all'Iran, aumentando la tensione. Il G7 ha esortato a fermare l'escalation, ma la crisi continua a peggiorare con nuove bombe israeliane che colpiscono le scuole di Gaza, causando numerose vittime tra civili e bambini. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dall'inizio dell'offensiva israeliana il 7 ottobre 2023, sono stati uccisi 39.583 palestinesi e 91.398 sono rimasti feriti. .

 

Iran e Hezbollah: minaccia imminente

Durante un incontro del G7, Blinken ha avvisato che un attacco iraniano contro Israele potrebbe avvenire entro le prossime 48 oreIsraele sta valutando un attacco preventivo contro l'Iran se dovesse emergere la prova di una preparazione offensiva da parte di Teheran. Il premier Benjamin Netanyahu ha riunito i capi della sicurezza israeliana per discutere le opzionidisponibili, tra cui un possibile attacco preventivo come misura di deterrenza.

Un funzionario israeliano ha dichiarato a NBC News che Israele si prepara ad affrontare un attacco di più giorni da parte dell'Iran e di Hezbollah, prevedendo ondate di missili e droni. La situazione è aggravata dalla notizia che la Russia sta fornendo armi avanzate all'Iran, inclusi missili balistici Iskander.

 

Il G7 prepara la risposta dipomatica

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha convocato una conference call con i leader del G7 per discutere la situazione e coordinare la risposta diplomatica. Blinken ha sottolineato l'importanza di esercitare pressioni su Iran e Hezbollah per evitare una guerra totale. Allo stesso tempo, la Casa Bianca ha annunciato che il Presidente Joe Biden terrà colloqui con il re di Giordania Abdullah II, cercando di coinvolgere i leader regionali in uno sforzo congiunto per ridurre le tensioni.

Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha invitato gli italiani a lasciare il Libano, mentre la missione UNIFIL delle Nazioni Unite ha aumentato il livello di attenzione ma continua a operare nella regione. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, consapevole che una escalation potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per il Medio Oriente ma per la stabilità globale.

 

Nord di Israele in allarme

Le sirene d'allarme stanno risuonando nel nord di Israele, secondo quanto riportato dall'esercito israeliano (IDF) su Telegram. Due soldati israeliani sono stati feriti durante un attacco aereo proveniente dal Libano nella notte. Hararetz riferisce che obiettivi aerei hanno attraversato il territorio libanese, con uno che è caduto ad Ayelet HaShahar, ferendo un soldato e un ufficiale israeliano.

Hezbollah ha rivendicato l'attacco ad Ayelet HaShahar, dichiarando di aver utilizzato droni contro la caserma della 91ma Divisione dell'esercito israeliano. L'IDF aveva già confermato che un ufficiale e un soldato sono stati feriti in modo non grave. La situazione si complica ulteriormente con la notizia di un attacco israeliano a Deir al Balah, nella Striscia di Gaza, che ha causato la morte di due civili.

 

La situazione rimane fluida e altamente instabile, con le prossime 48 ore che potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro della regione. Israele, sostenuta dai suoi alleati, cerca di navigare attraverso questa crisi con un mix di preparazione militare e sforzi diplomatici, sperando di evitare il peggio e di trovare una via verso la pace.

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