mancato adeguamento alle normative europee

Nuove infrazioni UE per l’Italia, nel mirino: dai rifiuti al lavoro

Il pacchetto mensile della Commissione europea contiene sei nuove procedure. Meloni sotto accusa per trasporto aereo, diritti dei lavoratori e ambiente

Nuove infrazioni UE per l’Italia, nel mirino: dai rifiuti al lavoro

Con la fine della tregua elettorale, la Commissione europea ha scelto di affrontare con decisione le inadempienze italiane, aprendo nuove procedure d'infrazione contro il governo Meloni. I settori coinvolti spaziano dai diritti dei lavoratori al trasporto aereo, passando per l'ambiente e i diritti d'autore. La fermezza di Bruxelles sottolinea l'importanza di un rispetto rigoroso delle normative europee, evidenziando le lacune del sistema italiano. Le implicazioni di queste infrazioni sono rilevanti e potrebbero portare a sanzioni significative se non verranno adottate le misure correttive necessarie.

 

Diritti dei Lavoratori

L'Italia è stata deferita alla Corte di giustizia dell'Unione europea per il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri dell'UE, in particolare per quanto riguarda le prestazioni familiari. "Costituisce una discriminazione e viola il diritto dell'UE in materia di coordinamento della sicurezza sociale e di libera circolazione dei lavoratori", dichiarano a Bruxelles. La Commissione aveva già inviato una lettera di costituzione in mora nel febbraio 2023 e un parere motivato a novembre dello stesso anno. Tuttavia, le risposte dell'Italia non hanno soddisfatto i rilievi della Commissione, portando ora all'avvio di un procedimento legale. 

L’oggetto della contesa giuridica è dunque il famoso assegno unico e universale per i figli a carico che come previsto dall'Italia, esclude quei lavoratori che non risiedono in Italia da oltre due anni o i cui figli risiedono all'estero. 

 

Gestione dei Crediti

Un'altra procedura avanzata riguarda la direttiva sui gestori di crediti e sugli acquirenti di crediti, che devono poter operare su scala europea, tutelando i diritti dei mutuatari. "Il recepimento continua a essere incompleto", afferma la Commissione, che ha deciso di procedere con la messa in mora. Se l'Italia non fornirà risposte adeguate entro due mesi, anche questa questione potrebbe finire davanti alla Corte di giustizia. Questa direttiva è fondamentale per garantire un mercato dei crediti efficiente e trasparente nell'UE, e la sua mancata attuazione rappresenta una significativa lacuna normativa. Il governo italiano dovrà lavorare rapidamente per adeguare la propria legislazione e evitare possibili sanzioni.

 

Ambiente e Rifiuti

L'ambiente è uno dei temi più problematici per l'Italia, che in passato ha già pagato multe salate all'UE per la gestione dei rifiuti e delle acque di scarico. Due nuove procedure riguardano proprio la raccolta, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. La prima si riferisce alla mancata trasposizione della direttiva sul riciclo dei rifiuti urbani, mentre la seconda riguarda la direttiva volta a ridurre la produzione di rifiuti. In entrambi i casi, l'Italia è stata inadempiente e rischia ulteriori sanzioni se non adotterà misure correttive. 

 

Trasporto Aereo e Diritti d'Autore

Oltre alle questioni ambientali, il pacchetto di luglio include anche procedure in materia di trasporto aereo. Una nuova infrazione è stata avviata per il mancato rispetto delle regole del Cielo unico europeo, compreso un sistema di prestazioni e tariffazione per i servizi di navigazione aerea e un sistema sanzionatorio per le violazioni

Infine, la Commissione ha aperto una procedura contro l'Italia per il mancato riconoscimento e concessione dei diritti d'autore. "La legge italiana sul diritto d'autore e sui diritti connessi viola la libera prestazione dei servizi", come definito nel Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e nella Direttiva sulla gestione collettiva dei diritti, ha affermato Bruxelles. 

 

Il pacchetto di luglio della Commissione europea rappresenta un severo monito per il governo Meloni. Le otto procedure d'infrazione, di cui sei nuove, indicano chiaramente che Bruxelles non è disposta a tollerare inadempienze. Mentre l'Italia si prepara ad affrontare queste sfide legali, il rischio di multe e sanzioni sembra sempre più concreto e vicino. La questione è ora nelle mani del governo italiano, che dovrà dimostrare la propria capacità di adeguarsi alle normative europee e di risolvere i problemi strutturali che affliggono il Paese. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l'Italia sarà in grado di rispondere adeguatamente a queste infrazioni e di intraprendere le necessarie riforme per evitare future sanzioni.

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