Tempesta solare di proporzioni storica, allerta tecnologica globale
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L'agenzia NOAA ha lanciato un'allerta dopo che la NASA ha rilevato un'eruzione di plasma scuro sulla superficie del Sole. Il fenomeno potrebbe compromettere le comunicazioni radio e satellitari sulla Terra.
Un'eruzione solare sotto osservazione
Domenica scorsa, il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha catturato un'eruzione di plasma scuro sulla superficie del Sole, fenomeno noto come tempesta solare. Questa potrebbe provocare significativi disturbi magnetici sulla Terra, portando a blackout diffusi a livello internazionale. Il giorno successivo, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha confermato l'evento, avvertendo in un comunicato che l'emissione di plasma potrebbe causare "fluttuazioni della rete elettrica".
La NASA ha ripreso una nube scura, definita "brillamento solare freddo", che si è sollevata esplodendo e lanciando plasma più freddo verso la superficie solare settentrionale. Questi brillamenti, oggetto di studi approfonditi solo nell'ultimo decennio, sono ricchi di radiazioni a microonde, simili ai "brillamenti solari caldi" già noti agli scienziati.
Previsioni e impatti attesi
Secondo la NOAA, le radiazioni derivanti dall'eruzione potrebbero colpire la Terra entro venerdì, con il rischio di interrompere le comunicazioni radio e satellitari. È stato stimato un 60% di probabilità di ulteriori brillamenti solari di medio livello, classificati come M, entro le prossime 24 ore, e un 15% di probabilità di brillamenti estremi di classe X, che potrebbero causare blackout radio globali.
I brillamenti solari sono suddivisi in quattro categorie in base alla loro intensità: X, M, C e B. Solo le classi X e M emettono abbastanza energia da influenzare la Terra, con potenziali effetti su comunicazioni e sistemi elettrici. Negli ultimi giorni, almeno sei brillamenti di classe M hanno già provocato interruzioni radio, tra cui un brillamento M1 che ha causato blackout in parti dell'emisfero occidentale e tre in Asia. Il più intenso, un brillamento di classe M3.2, ha provocato un blackout radio nel Pacifico domenica sera, come riportato dallo Space Weather Forecasting Center dell'Università di Atene.
Cos'è un brillamento solare?
I brillamenti solari, o eruzioni, rappresentano esplosioni di energia sulla superficie del Sole che rilasciano radiazioni intense. Le categorie variano da B (la più debole) a X (la più potente), con la classe M intermedia ma comunque capace di influenzare la Terra. Questi eventi possono generare impulsi elettromagnetici che interferiscono con le comunicazioni e le reti elettriche terrestri.
Il recente brillamento freddo osservato dalla NASA è particolarmente interessante per gli astrofisici, dato che questi eventi sono stati studiati intensivamente solo di recente. La loro capacità di emettere radiazioni a microonde comparabili ai brillamenti caldi aggiunge un livello di complessità alla nostra comprensione dei fenomeni solari e delle loro implicazioni per la Terra.
Prepararsi all'impatto
Con l'avvicinarsi della previsione di impatto entro venerdì, le agenzie spaziali e i fornitori di servizi di comunicazione stanno monitorando attentamente la situazione. Gli scienziati sono in allerta per rilevare ulteriori brillamenti e valutare i potenziali danni. La preparazione è fondamentale per mitigare gli effetti di questi eventi solari estremi, che, seppur rari, possono avere conseguenze significative per la vita quotidiana e le infrastrutture globali.
L'osservazione di questa tempesta solare da parte della NASA sottolinea l'importanza del monitoraggio continuo del Sole e dei suoi fenomeni. Mentre la scienza continua a decifrare i misteri del nostro astro, eventi come questi ricordano la fragile interconnessione tra la Terra e il cosmo, e l'importanza di essere preparati a rispondere ai capricci del nostro vicino stellare.