la caparbietà di Joe

Biden resiste: tornerà in campagna elettorale malgrado le pressioni

Le tensioni dem aumentano mentre il presidente annuncia il suo ritorno. Pelosi, sì a processo politico aperto per scegliere il candidato in caso di ritiro

Biden resiste: tornerà in campagna elettorale malgrado le pressioni

Le tensioni all'interno del Partito Democratico aumentano di fronte alla caparbietà del presidente Joe Biden che nonostante i problemi di salute legati all'età e la positività al covid, annuncia il suo ritorno in campagna elettorale, resistendo così alle richieste dem di ritirarsi. Pelosi chiede un processo politico aperto per scegliere il candidato in caso di ritiro.**

 

Unità democratica in bilico

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha esortato il Partito Democratico a mantenere l'unità di fronte alle crescenti pressioni che lo invitano a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. Biden ha dichiarato che riprenderà la campagna elettorale già dalla prossima settimana, dimostrando la sua determinazione a non cedere. Tuttavia, i principali media americani continuano a suggerire che potrebbe annunciare il suo ritiro dopo l'imminente visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington. Secondo il New York Times, alcuni consiglieri del presidente vedono la tensione sui rapporti con Netanyahu, specialmente riguardo a Gaza, come un fattore chiave per una possibile decisione di abbandonare la corsa.

 

Pelosi e il processo politico aperto

Nel frattempo, l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi ha espresso il desiderio di un processo politico "aperto" per la selezione del candidato democratico alla presidenza, qualora Biden decidesse di farsi da parte. In una riunione con alcuni esponenti del partito il 10 luglio, Pelosi ha sottolineato l'importanza di evitare una scelta affrettata che potrebbe danneggiare le prospettive elettorali. Un processo aperto proteggerebbe la vicepresidente Kamala Harris dalle critiche, offrendo una transizione più trasparente e meno controversa. Pelosi, citata da Politico, ha ribadito la necessità di un approccio inclusivo e democratico per mantenere la coesione del partito.

 

La sfida di Kamala Harris

Le speculazioni su un possibile ritiro di Biden hanno intensificato l'attività dei sostenitori di Kamala Harris, impegnati a garantire che la vicepresidente sia pronta a subentrare. Tuttavia, secondo Politico, l'organizzazione di una "campagna ombra" per Harris è ostacolata dal poco tempo a disposizione e dai dubbi all'interno del partito riguardo alla sua capacità di battere Donald Trump. Gli alleati di Harris stanno cercando di rafforzare il suo profilo politico, consapevoli delle critiche e delle sfide che potrebbero affrontare. La possibilità di una competizione contro Trump aggiunge ulteriore pressione, rendendo il processo di selezione del candidato ancora più critico.

Kamala Harris, nel suo ruolo di vicepresidente, ha ricevuto giudizi contrastanti. Mentre alcuni lodano il suo impegno per i diritti civili e la giustizia sociale, altri ritengono che non abbia ancora dimostrato pienamente la sua leadership a livello nazionale. Se dovesse diventare presidente, Harris si troverebbe ad affrontare sfide significative, tra cui l'unificazione del partito e la conquista della fiducia degli elettori indecisi. La sua capacità di governare in modo efficace e di rappresentare una nuova visione per l'America sarebbe sotto esame, con una particolare attenzione alla sua abilità di contrastare l'influenza di Trump e dei Repubblicani.

 

Il panorama politico americano è in fermento, con Biden che tenta di resistere alle pressioni interne e Pelosi che promuove un processo aperto per garantire una transizione trasparente e inclusiva. La situazione resta fluida e ogni mossa potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della campagna elettorale democratica.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA