in un’intervista al Corriere della Sera

Meloni: “Il mio ruolo in Europa è da leader, non da follower”

La premier ha tracciato un bilancio della sua azione politica in Ue, sottolineando la necessità di un cambio di passo richiesto dai cittadini alle urne

Meloni: “Il mio ruolo in Europa è da leader, non da follower”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera, ha tracciato un bilancio della sua azione politica in Europa, sottolineando la necessità di un cambio di passo richiesto dai cittadini. Con fermezza, Meloni ha ribadito di aver agito come un vero leader europeo, mettendo al primo posto la visione e la decisione politica, elementi spesso mancanti nell'attuale assetto dell'Unione Europea. 

 

Un leader con visione

Nell'intervista al Corriere della Sera, la presidente Giorgia Meloni ha spiegato come la sua condotta in Europa sia stata guidata dalla necessità di una visione chiara e decisa. "Mi sono comportata come un leader europeo dovrebbe fare, ponendomi la domanda se la traiettoria fosse giusta", ha dichiarato. Meloni ha sottolineato che la sua azione è stata dettata dalla consapevolezza che in alcune questioni specifiche, i cittadini italiani hanno richiesto un cambiamento. "Non potevo considerare giusta la direzione intrapresa in alcune materie e ho agito di conseguenza. Se ci si limita a seguire gli altri per convenienza, non si svolge il compito di un vero leader", ha affermato con determinazione.

 

La politica europea in crisi

La presidente del Consiglio ha criticato l'attuale metodo di assegnazione degli incarichi di vertice nell'Unione Europea, sottolineando come spesso manchi una vera politica, intesa come visione e capacità decisionale. "All'Europa è mancata spesso la politica, che è visione e decisione. Il metodo scelto per indicare gli incarichi di vertice può compromettere entrambe le cose nei prossimi anni", ha spiegato Meloni. Questo, secondo lei, rischia di portare a una situazione in cui le forze politiche alleate non condividono una visione comune, rendendo difficile una governance efficace e coesa.

 

Sfide e critiche alla leadership europea

Continuando il suo ragionamento, Meloni ha evidenziato i rischi di un'alleanza tra forze politiche eterogenee che non condividono obiettivi comuni. "Se cerchi di mettere insieme tutto e il contrario di tutto, alleando forze politiche che non la pensano allo stesso modo su nulla, rischi di non avere una visione chiara", ha aggiunto. La sua critica si rivolge a un metodo che, secondo lei, potrebbe compromettere l'efficacia della politica europea nei prossimi anni, portando a decisioni poco coerenti e a una visione frammentata.

Nel contesto di queste critiche, si inserisce la discussione sul secondo mandato di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea, il cui programma è attualmente in discussione al Parlamento Europeo. Meloni ha espresso dubbi sull'attuale leadership europea, suggerendo che un cambio di approccio potrebbe essere necessario per affrontare le sfide future con maggiore efficacia e coerenza. La rielezione di von der Leyen rappresenta quindi un momento cruciale per valutare se l'Europa sarà in grado di rispondere alle critiche e alle richieste di cambiamento espresse dai cittadini attraverso i loro leader nazionali.

 

L'intervista di Giorgia Meloni al Corriere della Sera mette in luce la sua visione di un'Europa che necessita di una guida più determinata e coerente. La presidente del Consiglio ha ribadito l'importanza di una politica che sappia guardare al futuro con decisione e visione, elementi essenziali per affrontare le sfide che l'Unione Europea dovrà fronteggiare nei prossimi anni. Con una critica severa ma costruttiva, Meloni ha evidenziato i limiti dell'attuale metodo di governance europea, proponendo un modello di leadership che si fonda sulla coerenza e sulla capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA