Equilibri politici

D-Day von der Leyen: oggi alle 13 il voto per la nuova Commissione UE

La presidente designata della Commissione Europea promette discontinuità e snellimento nella nuova legislatura, con un esecutivo rinnovato e tante novità

D-Day von der Leyen: oggi alle 13 il voto per la nuova Commissione UE

Ursula von der Leyen, presidente designata della Commissione Europea, si prepara a presentare un esecutivo rinnovato e snello, con alcune significative novità. Tra queste, spiccano l'introduzione di un commissario alla Difesa e di un commissario agli Alloggi, segnando una chiara rottura con il passato. La volontà di von der Leyen è quella di distanziarsi dal precedente mandato, cercando di implementare un'organizzazione più agile ed efficace.

 

La votazione segreta

Questa mattina, von der Leyen presenterà il testo del suo programma ai gruppi parlamentari, prima di intervenire in Aula. Il dibattito che seguirà sarà cruciale per definire le future linee politiche dell'UE. La votazione segreta, prevista per le 13, durerà meno di due ore.

Nel suo discorso, von der Leyen toccherà temi fondamentali come sicurezza, difesa europea, tutela della democrazia e competitività. Un forte richiamo all'unità europea sarà centrale, con un occhio alle sfide globali, incluso l'imminente arrivo di Donald Trump sulla scena internazionale. La presidente designata risponderà indirettamente anche a Viktor Orban, attualmente uno dei principali avversari interni all'UE.

 

 

Una struttura rinnovata

Von der Leyen ha chiarito ai gruppi parlamentari che la nuova Commissione sarà molto diversa da quella uscente. Il nuovo esecutivo europeo vedrà portafogli con titoli e competenze rinnovate, in alcuni casi accorpando più direzioni generali. Ad esempio, il portafoglio della Difesa potrebbe essere formalmente unito a quello dell'Industria. Sarà creato un ruolo per la difesa dei Valori e della Democrazia europea, proseguendo l'eredità dell'attuale commissaria Vera Jourova. Anche il Pnrr sarà integrato con il Bilancio, con Raffaele Fitto in pole position per questo incarico.

Nonostante queste innovazioni, la presidente designata sta ancora negoziando con gli Stati membri sui profili da nominare. Von der Leyen ha chiesto a ciascun paese di proporre due candidati, un uomo e una donna, per favorire un'equa rappresentanza di genere. Alcuni paesi hanno già presentato i loro candidati: la Lettonia conferma Valdis Dombrovskis, la Slovacchia propone Maros Sefcovic, e l'Estonia punta sull'attuale premier Kaja Kallas come Alto Rappresentante per la Politica Estera.

 

Equilibri politici e vicepresidenze

L'assegnazione delle vicepresidenze sarà un delicato gioco di equilibri tra capitali e gruppi politici. La Francia, ad esempio, spinge per Thierry Breton, chiedendo per lui una vicepresidenza esecutiva. Nonostante i rapporti tempestosi tra Breton e von der Leyen, la richiesta francese è forte e potrebbe influire sulle decisioni finali. Anche Italia e Spagna avanzano richieste significative, con personalità di spicco che potrebbero ottenere incarichi chiave.

Nel frattempo, von der Leyen ha trascorso le ultime ore prima del voto nel suo ufficio a Strasburgo, preparando meticolosamente le linee guida del suo programma. Gli incontri con i gruppi parlamentari sono stati frequenti, eccezion fatta per i Patrioti e l'Europa delle Nazioni Sovrane. Con i Verdi c'è un'intesa, ma richiedono una certificazione formale del loro ingresso nella maggioranza, causando qualche tensione nel PPE.

 

Italia e la strategia di von der Leyen

Un punto critico rimane il rapporto con Giorgia Meloni. A Strasburgo, si percepisce che Fratelli d'Italia potrebbe alla fine votare a favore del nuovo esecutivo, ma von der Leyen non vuole legare l'assegnazione di un commissario forte all'Italia a questo voto. La presidente della Commissione non ha intenzione di deteriorare i rapporti con Meloni, preferendo mantenere una possibile collaborazione futura.

Von der Leyen considera l'Italia un elemento cruciale nella sua strategia e sembra non avere riserve sulla nomina di Raffaele Fitto come commissario. Fitto è stato avvistato a Strasburgo in incontri con la delegazione di FdI, suggerendo che le trattative sono in corso. Tuttavia, la sua presenza non è stata confermata ufficialmente.

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