il 47° presidente degli Stati Uniti?

Il Partito Repubblicano è ora indiscutibilmente il partito di Trump

Secondo giorno della Convention Nazionale Repubblicana a Milwaukee e seconda standing ovation per il carismatico ex presidente reduce da un attentato

Il Partito Repubblicano è ora indiscutibilmente il partito di Trump

Nel secondo giorno della Convenzione Nazionale Repubblicana a Milwaukee, Donald Trump è riapparso in pubblico dopo aver sopravvissuto a un tentativo di omicidio solo pochi giorni prima. La serata, carica di emozioni, ha visto i principali esponenti del partito riunirsi per consolidare l'immagine di Trump come leader indiscusso. L'evento, segnato da una serie di discorsi e omaggi, ha rafforzato la percezione che il Partito Repubblicano sia ora irrevocabilmente sotto l'influenza di Trump. Il tentativo di attentato ha solo   , cementando ulteriormente la sua posizione centrale nel "Grand Old Party", (GOP).

 

Un partito plasmato dal suo leader

Una volta che Donald Trump si è sistemato sul trono simbolico della Convention Nazionale Repubblicana, ha assistito a una sfilata di endorsement da parte dei suoi ex avversari alla carica di candidati per la Casa Bianca, i cui sogni presidenziali sono stati schiacciati dal magnate. La scena si è svolta a Milwaukee, dove i protagonisti della serata hanno partecipato a un rituale orchestrato per ammorbidire la sua immagine di leader autoritario, cercando di presentare Trump non solo come un capo rigido, ma anche come un nonno benevolo e premuroso. 

L'intervento dei vari oratori ha chiarito un messaggio inequivocabile: il Partito Repubblicano è ora indiscutibilmente il partito di Trump. Nikki Haley, ex governatrice della Carolina del Sud, ha dichiarato con determinazione: "Donald Trump ha il mio pieno sostegno, punto." Haley, che in passato aveva criticato Trump per aver fomentato il caos globale, ha fatto un'abiura pubblica, chiudendo i conti con un'aspra campagna primaria. Il suo discorso ha evidenziato la trasformazione del partito sotto la guida di Trump, sottolineando la necessità di unità per perseguire la vittoria nelle prossime elezioni.

 

L'unità del partito sotto Trump

Ron DeSantis, governatore della Florida, ha sottolineato la sua lealtà dichiarando: "Facciamo del 45° presidente degli Stati Uniti il 47° presidente degli Stati Uniti." Nonostante le iniziali differenze, DeSantis ha dimostrato il suo supporto per Trump, riconoscendo implicitamente la necessità di unità all'interno del partito. 

JD Vance, candidato alla vicepresidenza, è apparso come l'erede naturale del movimento MAGA. La sua presenza accanto a Trump ha segnato un passaggio di consegne simbolico, suggerendo che la lealtà a Trump sarà fondamentale per chiunque aspiri a guidare il partito in futuro. Vance ha dimostrato di essere pronto a sostenere e promuovere l'agenda di Trump, consolidando ulteriormente la sua posizione all'interno del GOP.

 

Una nuova fase per il Partito Repubblicano

La serata, come sottolineavamo poc'anzi, ha messo in luce la transizione del Partito Repubblicano verso un futuro sotto l'influenza di Trump. Ted Cruz, senatore del Texas, ha espresso la sua fedeltà a Trump, nonostante il passato conflitto durante le primarie del 2016. "Dio benedica Donald J. Trump," ha dichiarato Cruz, sottolineando la sua dedizione continua al leader del partito. Anche Marco Rubio, senatore della Florida, ha riconosciuto l'influenza trasformativa di Trump sul GOP, lodandolo per aver reso il partito un baluardo per la classe operaia americana.

Rubio ha utilizzato la sua eredità politica personale come piattaforma per elogiare Trump per aver trasformato il GOP in un partito per la classe operaia. In un discorso accorato, Rubio ha evidenziato come la leadership di Trump abbia portato il partito a rappresentare le esigenze e le aspirazioni dei lavoratori americani. La sua oratoria ha mostrato l'eloquenza che una volta lo aveva reso una delle principali promesse del partito, sottolineando come le sue ambizioni politiche siano ancora vive.

La serata è stata dunque una celebrazione dell'influenza duratura di Trump sul Partito Repubblicano. Il mito di Trump come leader indomabile e divinamente protetto è stato rafforzato, soprattutto dopo il recente tentativo di assassinio. Sarah Huckabee Sanders, governatrice dell'Arkansas, ha dichiarato: "Nemmeno il proiettile di un assassino potrebbe fermarlo. Dio Onnipotente è intervenuto perché l'America è una nazione sotto Dio e certamente non ha finito con il presidente Trump."

 

Il mito di Trump

Il mito di Trump non è stata una sorpresa per molti. Da tempo, l'ex presidente ha coltivato un culto della personalità all'interno del Partito Repubblicano, chiedendo totale lealtà ai suoi subordinati e crogiolandosi nell'elogio pubblico. La sua immagine di forza e determinazione, affinata durante gli anni di "The Apprentice," si è sviluppata lungo linee che hanno deliziato i suoi fan ma inorridito molti americani. Le sue promesse di usare un secondo mandato per promulgare "retribuzione" hanno sollevato timori di un futuro controverso, nonostante il suo impegno a forgiare l'unità nazionale.

L'idea di Trump come leader sovrumano ha assunto una dimensione quasi teocratica dopo il tentativo di ucciderlo. Quasi tutti gli oratori della convention hanno sostenuto che l'intervento divino ha risparmiato l'ex presidente in modo che potesse essere reinstallato nello Studio Ovale per una missione di salvezza nazionale. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA