i consigli del Ministero della Salute

Ondata di calore in Italia: bollini rossi e temperature record

Caldo estremo: il picco dell’anticiclone africano minaccia il Paese per i prossimi dieci giorni. Allerta massima per sette città, domani, a bollino rosso

 Ondata di calore in Italia: bollini rossi e temperature record

Un'ondata di caldo senza precedenti sta investendo l'Italia, portando con sé temperature roventi e un'allerta massima per sette città che, domani, raggiungeranno il bollino rosso nel bollettino del ministero della Salute. Questa situazione, generata dall'anticiclone africano, promette di mantenere il Paese sotto una cappa di afa e umidità per almeno dieci giorni, con il picco previsto entro sabato 13 luglio.

Gli ospedali italiani, come il San Camillo-Forlanini di Roma, stanno già registrando un aumento degli accessi al pronto soccorso dovuti al caldo. "Sono soprattutto anziani soli che bevono poco e turisti che sottovalutano le condizioni climatiche", spiega Eleonora Cirullo, coordinatrice degli infermieri del Pronto soccorso dell'ospedale romano. Il "Codice calore" è stato attivato per gestire l'afflusso di pazienti con colpi di calore, un piano già sperimentato con successo lo scorso anno.

 

Le città più colpite e l'aumento delle temperature

Secondo il bollettino delle ondate di calore, sette città italiane - Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Trieste - saranno contrassegnate con il bollino rosso, indicando il massimo livello di rischio per la popolazione. Quattro di queste città si trovano nel Lazio, una delle regioni più colpite da questa ondata di caldo. In particolare, le isole maggiori, Sardegna e Sicilia, vedranno i termometri salire fino a 42-43°C, mentre il sud peninsulare e parte del centro registreranno picchi di 38-39°C.

Al nord, Bologna e Ferrara saranno le città più calde, con temperature di 36-37°C, mentre a Milano, sebbene le temperature non supereranno i 33°C, l'umidità renderà l'aria ancora più opprimente.

Le notti tropicali, con minime superiori ai 20°C, aggraveranno la situazione, combinandosi con elevati tassi di umidità che faranno percepire temperature ancora più elevate. Il bollettino ministeriale, che monitora 27 città, ha già segnalato 13 centri urbani con il bollino arancione mercoledì scorso, indicando un rischio per la salute dei più fragili, come anziani e bambini.

 

Azioni preventive e consigli del Ministero della Salute

Il ministero della Salute ha diffuso un vademecum per aiutare la popolazione a fronteggiare l'emergenza. Tra le raccomandazioni principali vi sono l'evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde, dalle 11 alle 18, e bagnarsi spesso con acqua fresca. È importante mantenere un'adeguata ventilazione naturale negli ambienti interni e utilizzare correttamente i condizionatori d'aria. Inoltre, viene suggerito di seguire una dieta leggera, ricca di frutta e verdura fresca, e di evitare cibi elaborati e piccanti. È cruciale anche garantire la corretta conservazione degli alimenti deperibili e dei farmaci.

Un altro consiglio fondamentale è quello di non lasciare mai persone non autosufficienti, bambini o anziani in auto parcheggiate al sole, neanche per brevi periodi. Questi suggerimenti si affiancano all'attivazione del "Codice calore" nei pronto soccorso, che prevede percorsi assistenziali preferenziali per i soggetti più vulnerabili e l'apertura di ambulatori territoriali sette giorni su sette.

 

Il decalogo dei medici per proteggersi dal caldo

Di fronte all'ondata di caldo, i medici di famiglia della Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) hanno stilato un decalogo per aiutare la popolazione a proteggersi. Ecco i dieci punti fondamentali:

 

1. Rimanere idratati: Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, anche in assenza di sete. Evitare bevande alcoliche, zuccherate o gassate.

2. Evitare le ore più calde: Non uscire e non svolgere attività fisica tra le 11 e le 17.

3. Indossare abiti leggeri: Preferire indumenti di colore chiaro e tessuti naturali come cotone e lino.

4. Prediligere ambienti freschi: Trascorrere più tempo possibile in ambienti freschi e ventilati. Utilizzare ventilatori o condizionatori senza esagerare con la differenza di temperatura rispetto all'esterno.

5. Alimentazione leggera: Consumare pasti ricchi di frutta e verdura, evitando cibi pesanti e molto conditi.

6. Rinfrescarsi regolarmente: Fare docce o bagni freschi per abbassare la temperatura corporea o utilizzare panni umidi su polsi, fronte e collo.

7. Prestare attenzione ai segni di disidratazione o colpo di calore: Segnalare immediatamente sintomi come mal di testa, vertigini, debolezza, nausea o crampi muscolari.

8. Evitare l'esposizione diretta al sole: Utilizzare cappelli a tesa larga, occhiali da sole e creme solari ad alto fattore di protezione.

9. Pianificare le attività: Organizzare le attività giornaliere evitando le ore più calde e privilegiando le prime ore del mattino o la sera.

10. Assistere i più fragili: Verificare regolarmente le condizioni di salute di familiari, amici o vicini anziani o fragili che vivono soli.

 

L'allarme degli esperti

L'allarme caldo non riguarda solo l'Italia, ma tutto il pianeta. Le Nazioni Unite, attraverso il programma europeo per il clima Copernicus, hanno segnalato che giugno è stato il mese più caldo mai documentato, con record di temperatura stabiliti per il tredicesimo mese consecutivo. Questo scenario sottolinea la necessità di un'azione più ambiziosa contro il cambiamento climatico, un appello che trova concordi molti scienziati, anche se con approcci diversi.

 

La situazione attuale richiede un'attenzione particolare alle previsioni meteo e alle indicazioni sanitarie per prevenire rischi seri per la salute pubblica. Le raccomandazioni del ministero della Salute sono fondamentali per proteggersi dall'ondata di calore che sta investendo l'Italia. È essenziale mantenere una corretta idratazione, evitare l'esposizione diretta al sole durante le ore più calde e seguire una dieta leggera per mitigare gli effetti del caldo estremo.

La crisi climatica globale accentua la necessità di una risposta coordinata e più decisa da parte di tutte le nazioni per affrontare le sfide poste dalle temperature estreme e per garantire la salute e il benessere delle popolazioni più vulnerabili.

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