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Biden: “Colpa dei viaggi se ero quasi addormentato al dibattito”

Il presidente Usa si scusa per la sua performance e spiega il motivo; cresce la pressione tra ex ministri e deputati dem per un suo possibile ritiro

Biden: “Colpa dei viaggi se ero quasi addormentato al dibattito”

Joe Biden ha chiesto scusa per la sua performance al dibattito televisivo contro Donald Trump, addebitando il suo apparente stato di stanchezza a un programma di viaggi internazionali particolarmente intenso. Biden ha ammesso di non aver seguito i consigli del suo staff, che gli aveva suggerito di evitare viaggi così impegnativi poco prima di un evento così cruciale. "Non ho ascoltato il mio staff", ha detto con un tono di rammarico, evidenziando come la decisione di mantenere un programma di viaggi intenso abbia compromesso la sua capacità di performare al meglio durante il dibattito. 

La spiegazione, tuttavia, non ha placato le crescenti richieste di alcuni membri del Partito Democratico che suggeriscono un suo ritiro dalla corsa presidenziale del 2024. Tra i critici spiccano figure come Julián Castro e Jared Golden, che auspicano un cambio di leadership.

 

La scusa dei viaggi

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha voluto rispondere ad una serie di critiche dopo la sua performance deludente nel dibattito televisivo contro Donald Trump. Durante un evento di raccolta fondi in Virginia, Biden ha spiegato ai donatori le ragioni del suo apparente stato di stanchezza sul palco: "Ho deciso di viaggiare intorno al mondo un paio di volte poco prima del dibattito, attraversando numerosi fusi orari, credo almeno 15. Non ho ascoltato il mio staff e poi mi sono quasi addormentato sul palco". Il presidente ha chiarito che questa non è una scusa, ma una spiegazione per la sua performance poco brillante. I suoi recenti viaggi internazionali, che hanno incluso tappe in Francia, Italia e Los Angeles, avrebbero avuto un impatto significativo sul suo stato fisico.

 

Le voci del partito

Le dichiarazioni di Biden hanno alimentato un dibattito interno tra i democratici, con alcune figure di spicco che suggeriscono la necessità di un cambiamento di leadership. Julián Castro, ex ministro per l'Edilizia abitativa sotto l'amministrazione Obama e candidato presidenziale nel 2020, ha dichiarato che Biden dovrebbe considerare seriamente il ritiro dalla corsa presidenziale. In un'intervista a MSNBC, Castro ha detto che "un altro democratico avrebbe una possibilità migliore di battere Trump", menzionando Kamala Harris come una potenziale candidata. "Penso che i democratici farebbero bene a trovare un candidato diverso", ha aggiunto Castro.

Un'altra voce critica all'interno del Partito Democratico è quella del deputato Jared Golden, noto per le sue posizioni centriste. In un editoriale pubblicato sul Bangor Daily News, Golden ha espresso il suo scetticismo riguardo alle possibilità di vittoria di Biden alle prossime elezioni presidenziali. "Anche se non ho intenzione di votare per lui, Donald Trump vincerà", ha scritto Golden, spiegando che l'esito delle elezioni del 2024 gli è apparso chiaro da mesi. Golden ha criticato la strategia di spaventare gli elettori con l'idea che Trump possa mettere fine al sistema democratico americano, sottolineando che non intende partecipare a una campagna basata su queste paure.

Le parole di Golden riflettono un sentimento diffuso tra alcuni democratici moderati, che vedono in Trump un avversario formidabile e temono che Biden non sia il candidato giusto per affrontarlo. La sua dichiarazione secondo cui "Donald Trump vincerà" è un monito per il partito, che potrebbe dover riconsiderare la sua strategia elettorale. Golden ha anche aggiunto che molti dei suoi colleghi condividono le sue preoccupazioni, ma sono riluttanti a esprimerle pubblicamente per paura di indebolire ulteriormente la posizione di Biden.

 

La risposta della Casa Bianca alle critiche

In risposta a queste critiche interne, il presidente Biden e il suo staff stanno lavorando per rafforzare il sostegno all'interno del partito. Fonti della Casa Bianca hanno comunicato che Biden terrà incontri con i governatori democratici, sia virtualmente che di persona, e parlerà con i deputati nel corso della settimana. Inoltre, il presidente dovrebbe rilasciare un'intervista con la ABC nei prossimi giorni e tenere una conferenza stampa al vertice della NATO la prossima settimana

- Gli incontri con i governatori e i parlamentari saranno fondamentali per Biden, che cercherà di rafforzare la coesione interna e rispondere alle critiche con una dimostrazione di leadership. Durante queste riunioni, si prevede che il presidente discuterà delle strategie per la campagna elettorale e delle politiche chiave su cui intende focalizzarsi nei prossimi mesi. L'obiettivo è quello di rassicurare i membri del partito sulla sua capacità di guidare con determinazione e visione, nonostante le recenti difficoltà.

- La prossima intervista con la ABC rappresenta invece un'opportunità per Biden di rivolgersi direttamente al pubblico americano, affrontando le preoccupazioni sulla sua salute e chiarendo la sua visione per il futuro del paese.

- La conferenza stampa al vertice della NATO, invece, sarà un momento cruciale per dimostrare la sua statura internazionale e la sua competenza in politica estera, elementi fondamentali per consolidare la sua immagine di leader forte e affidabile.

Con queste iniziative, Biden spera di consolidare la sua posizione e rispondere alle preoccupazioni del suo partito, mentre le discussioni sul suo potenziale ritiro continuano a crescere. La sua capacità di affrontare le sfide interne ed esterne sarà determinante per il suo futuro politico e per le sorti del Partito Democratico nelle prossime elezioni presidenziali.

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