elezioni, il secondo turno il 7 luglio

Francia: Le Pen avanti, sinistra e centro uniti contro il fronte RN

Record di affluenza ai seggi francesi al 65%: Le Pen al 34%, sinistra al 28,1%, Macron fermo al 20,3%. Incognita sui ballottaggi per il potere legislativo

Francia: Le Pen avanti, sinistra e centro uniti contro il fronte RN

Le elezioni legislative francesi stanno segnando una svolta storica con un'affluenza record del 65%, ben oltre il 47,51% registrato nel 2022. Il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen è in netto vantaggio con il 34% dei voti, seguito dalla coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) al 28,1% e dal partito di Emmanuel Macron al 20,3%. Le reazioni non si sono fatte attendere, con scene di giubilo alla sede del RN e dichiarazioni forti da parte dei leader politici.

 

Un risultato storico per l'estrema destra

La leadership dell'estrema destra, incarnata da Jordan Bardella, segna un punto di svolta nelle elezioni legislative francesi. Con il 34% dei voti al primo turno, il Rassemblement National si piazza al vertice, superando il Nouveau Front Populaire, che ha raccolto il 28,1%, e la coalizione di Macron, ferma al 20%. Questo voto è stato caratterizzato da un'affluenza elevata, segno di una mobilitazione straordinaria dell'elettorato francese. I Repubblicani, invece, si sono fermati al 6,7%, senza alleanze con il RN.

L'entusiasmo alla sede del RN era palpabile, con Marine Le Pen che ha dichiarato: "Abbiamo cominciato a cancellare il blocco Macron". Il successo al primo turno, però, non garantisce automaticamente la maggioranza all'Assemblea Nazionale. Solo 37 seggi su 577 sono stati già assegnati al RN, rendendo i ballottaggi cruciali per determinare il controllo del parlamento.

Le Pen ha ulteriormente commentato la situazione, evidenziando come il risultato ottenuto al primo turno rappresenti un momento storico per il RN. "Quello di questa sera è un risultato storico - ha detto Le Pen - Non era mai successo che decine di candidati del Rassemblement National venissero eletti già dal primo turno delle elezioni politiche. Credo anche che sia una grande speranza per milioni di francesi".

 

La strategia degli avversari

La coalizione di sinistra e il partito di Macron stanno elaborando strategie per contrastare l'avanzata del RN nei ballottaggi. Emmanuel Macron ha chiamato alla formazione di un fronte democratico e repubblicano contro il Rassemblement National. "Di fronte al RN, è giunto il momento di una manifestazione ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno," ha affermato Macron, sottolineando la necessità di un'unità senza precedenti tra i vari partiti.

Jean-Luc Mélenchon, leader di France Insoumise, ha accettato di ritirare i propri candidati in terza posizione a favore dei centristi, pur celebrando il declino del "macronismo". Gabriel Attal, primo ministro francese, ha esortato i candidati centristi a ritirarsi dalle 'triangolari' di domenica prossima per evitare che il RN ottenga la maggioranza assoluta. Questa posizione è condivisa anche da Raphael Glucksmann, leader di Place Publique e figura chiave del NFP. Tuttavia, non tutti i leader della maggioranza sono altrettanto decisi nel sostenere i candidati di sinistra, come nel caso dell'ex premier Edouard Philippe e dei Repubblicani, che hanno scelto di non dare indicazioni di voto.

Macron ha riunito i leader dei partiti di centro-destra con cui ha governato dal 2017, evidenziando la necessità di superare le divisioni ideologiche per contrastare il RN. Per la prima volta, ha mostrato apertura verso la France Insoumise di Mélenchon, indicando un cambiamento di strategia per fronteggiare una minaccia comune.

 

La prospettiva di un governo di coabitazione

Marine Le Pen ha definito il risultato del primo turno come "storico", sottolineando che mai così tanti candidati del RN erano stati eletti al primo turno delle elezioni politiche. Con la prospettiva di ottenere la maggioranza relativa il 7 luglio, il RN potrebbe stabilire un primato nella Quinta Repubblica, portando per la prima volta un governo di estrema destra alla guida della Francia dal secondo dopoguerra. Questo scenario prefigurerebbe una coabitazione senza precedenti tra un presidente europeista come Emmanuel Macron e un governo sovranista, con possibili tensioni sulle prerogative in termini di diplomazia e difesa.

La possibilità di una coabitazione tra un presidente come Macron e un primo ministro del RN pone interrogativi sulle future politiche francesi. Un governo di estrema destra potrebbe cercare di ridurre l'influenza dell'Unione Europea sulla Francia, puntando su politiche nazionaliste e sovraniste. Questo potrebbe portare a frizioni non solo all'interno del governo francese, ma anche con gli alleati europei.

 

Implicazioni per il futuro della Francia

L'affluenza alle urne, stimata intorno al 65%, rappresenta un segnale forte di partecipazione da parte dei cittadini francesi, superiore al 47,51% del 2022, ma inferiore al 67,9% delle elezioni legislative del 1997. Questa partecipazione potrebbe giocare un ruolo determinante nei ballottaggi, dove la mobilitazione degli elettori sarà cruciale per decidere le sorti del parlamento francese e, di conseguenza, del governo.

Se il RN dovesse ottenere la maggioranza, le conseguenze potrebbero essere profonde. Le politiche economiche, sociali e di sicurezza potrebbero subire cambiamenti significativi. Le Pen ha già espresso il desiderio di rafforzare le frontiere francesi, rivedere i trattati commerciali e riformare il sistema di welfare. Queste proposte potrebbero incontrare resistenze sia interne che esterne, ma rappresentano un cambiamento radicale rispetto alle politiche attuate da Macron negli ultimi anni.

Le elezioni legislative francesi non sono solo un test per il RN e i suoi avversari, ma anche un indicatore della direzione futura del paese. Con una posta in gioco così alta, la Francia si trova a un bivio, e il risultato dei ballottaggi determinerà se il paese seguirà una strada di continuità o di cambiamento radicale.

 

In conclusione, il primo turno delle elezioni legislative francesi ha segnato una svolta storica, con il RN in vantaggio e la sinistra e i centristi che cercano di formare un fronte unito per contrastare l'avanzata dell'estrema destra. I ballottaggi saranno decisivi per definire il futuro politico della Francia e le sue implicazioni sia a livello nazionale che internazionale.

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