Ritorno alle urne

Ballottaggi Comunali 23-24 giugno 2024, ecco dove e come si vota

Domenica e lunedì si terranno i ballottaggi delle elezioni comunali in numerosi comuni italiani. Una panoramica completa delle principali città coinvolte

Ballottaggi Comunali 23-24 giugno 2024, ecco dove e come si vota

Il secondo turno delle elezioni comunali si avvicina, con circa 100 città italiane pronte a tornare alle urne per scegliere il loro sindaco. Questo appuntamento elettorale è particolarmente significativo, dato che coinvolge capoluoghi di provincia importanti come Firenze, Perugia, Bari, Campobasso e Potenza. L'affluenza al primo turno, pari al 62,62%, ha già dimostrato un forte interesse da parte degli elettori per il futuro delle loro amministrazioni locali. Ora, con i ballottaggi imminenti, le diverse coalizioni politiche si preparano a una battaglia decisiva. Le elezioni di domenica 23 e lunedì 24 giugno rappresentano un banco di prova per misurare la capacità dei partiti di mobilitare i propri sostenitori e di conquistare nuovi voti.

 

Ritorno alle urne: città, date e orari dei seggi

Domenica 23 e lunedì 24 giugno, i cittadini di circa 100 comuni italiani torneranno alle urne per i ballottaggi delle elezioni comunali. Le votazioni si svolgeranno dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Questo secondo turno si rende necessario nei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti dove nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta nel primo turno dell'8-9 giugno. Tra le città più osservate, vi sono quattordici capoluoghi di provincia, tra cui Firenze e Perugia. Al primo turno, l'affluenza alle urne è stata del 62,62%, un dato significativo che riflette l'importanza percepita delle elezioni amministrative.

 

Analisi dei risultati del primo turno

Il primo turno delle elezioni ha visto il centrosinistra affermarsi in dieci dei ventinove capoluoghi chiamati al voto, conquistando città come Bergamo, Pavia, Reggio Emilia, Modena, Prato, Livorno, Cesena, Pesaro, Sassari e Cagliari.

Fratelli d'Italia è risultato il primo partito in molte città del nord, mentre il centrodestra ha vinto in cinque capoluoghi: Biella, Ferrara, Forlì, Ascoli e Pescara. Ora, con il secondo turno alle porte, le coalizioni si preparano a nuove sfide cruciali.

 

Le sfide nei principali capoluoghi

Firenze

A Firenze, il candidato del Partito Democratico, Sara Funaro, sostenuta anche da Alleanza Verdi Sinistra, Azione e +Europa, ha ottenuto il 43,2% dei voti al primo turno. Il suo avversario, Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi, sostenuto dal centrodestra, ha raccolto il 32,86%. Il Movimento 5 Stelle appoggia la Funaro, mentre Italia Viva, che aveva sostenuto Stefania Saccardi (7,2%), non ha dato indicazioni di voto.

 

Perugia

Perugia vedrà una sfida tra due candidate donne. Vittoria Ferdinandi, per il centrosinistra, ha ottenuto il 49,01% al primo turno con il supporto di una vasta coalizione che include PD, M5S, Alleanza Verdi Sinistra, e altre liste civiche. Margherita Scoccia, architetto e attuale assessora all'Urbanistica, sostenuta da Fratelli d'Italia, Lega e altre liste di centrodestra, ha ottenuto il 48,29%. La città umbra si prepara a scegliere tra continuità e cambiamento, con entrambe le candidate che vantano un forte sostegno politico.

 

Bari

A Bari, il candidato del centrosinistra Vito Leccese, vicino al sindaco uscente Decaro, ha ottenuto il 48% dei voti al primo turno. Michele Laforgia, sostenuto inizialmente dal M5S e terzo al primo turno, ha deciso di appoggiare Leccese al ballottaggio. Il candidato del centrodestra Fabio Romito, fermo al 29,1%, punta ora a una difficile rimonta.

 

Campobasso e Potenza

Il centrodestra è avanti in entrambe le città. A Campobasso, Aldo De Benedittis ha ottenuto il 48,31% dei voti e, per il secondo turno, conta anche sull'appoggio di Azione e Italia Viva. Marialuisa Forte, candidata del centrosinistra, ha raccolto il 31,89% e spera di ricevere i voti di Pino Ruta (Cantiere Civico, 19,79%). A Potenza, Francesco Fanelli del centrodestra ha raggiunto il 40,6%, mentre Vincenzo Telesca del centrosinistra è fermo al 32,44%. Con cinque candidati sindaci in lizza, il capoluogo lucano attende un esito incerto.

 

Le ultime ore di campagna elettorale

La campagna elettorale per i ballottaggi si è svolta in modo piuttosto sotto tono, con pochi leader nazionali direttamente impegnati sul campo. Solo Elly Schlein del PD e Giuseppe Conte del M5S hanno partecipato attivamente negli ultimi giorni, rispettivamente a Firenze e in Puglia. La premier Giorgia Meloni ha invece diffuso un videomessaggio per incoraggiare i cittadini a votare, sottolineando l'importanza di queste elezioni per il futuro dei territori. La partecipazione elettorale sarà cruciale per determinare l'esito delle sfide nei vari capoluoghi, dove i candidati sono impegnati in duelli spesso molto equilibrati.

 

La posta in gioco e le aspettative

I risultati dei ballottaggi saranno decisivi per l'equilibrio politico locale e potrebbero avere ripercussioni anche a livello nazionale. Il centrosinistra cerca di consolidare le vittorie ottenute al primo turno e di conquistare nuovi capoluoghi, mentre il centrodestra spera di colmare il divario e rafforzare la propria presenza nei comuni. Bari, Firenze e Perugia, insieme a Campobasso e Potenza, saranno le città chiave da osservare, ma anche Lecce e Caltanissetta promettono battaglie interessanti. Con le urne pronte ad aprirsi, l'Italia si prepara a un'importante tornata elettorale che definirà il futuro amministrativo di molte città.

Un tema che potrebbe influenzare significativamente il voto al sud è l'autonomia differenziata. L'approvazione di questa misura ha suscitato preoccupazioni tra gli elettori meridionali, timorosi di un ulteriore divario tra le regioni del nord e quelle del sud, accentuando le disuguaglianze territoriali. La percezione che il sud possa essere penalizzato potrebbe mobilitare l'elettorato contro i partiti favorevoli a questa riforma, influenzando l'esito dei ballottaggi in molte città. L'attenzione sarà quindi rivolta non solo alle dinamiche locali, ma anche a come le questioni nazionali come l'autonomia differenziata impatteranno sul voto.

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