da un articolo del Guardian

Amianto e make-up: la minaccia invisibile nei prodotti di bellezza

Trucco a base di talco sotto accusa per il cancro. Un numero crescente di donne britanniche sta citando in giudizio i grandi marchi di bellezza americani

Amianto e make-up: la minaccia invisibile nei prodotti di bellezza

Make-up a base di talco sotto accusa. Un numero crescente di donne britanniche sta citando in giudizio i grandi marchi di bellezza americani, sostenendo che i prodotti cosmetici che contengono talco siano la causa dei loro tumori. Il quotidiano The Guardian ha riportato queste vicende, puntando il dito su ombretti, fard, ciprie e altri cosmetici come possibili responsabili dell'insorgenza del mesotelioma, un tumore raro e spesso fatale. L'amianto, contenuto accidentalmente nel talco, sarebbe il colpevole silenzioso.

 

Il pericolo nascosto nel talco cosmetico

Il talco è un minerale composto da magnesio, silicio e ossigeno, ampiamente utilizzato nei cosmetici per le sue proprietà di assorbimento dell'umidità e di prevenzione dell'agglomerazione del prodotto sulla pelle. Tuttavia, la presenza di amianto nel talco rappresenta un grave rischio per la salute. L'amianto è noto per causare il mesotelioma, una malattia aggressiva e quasi sempre fatale. Negli anni '70, alcune formulazioni di talco contenevano anche asbesto, lo stesso minerale presente nell'amianto. Per legge, oggi il talco utilizzato nei prodotti per il corpo deve essere privo di amianto, ma casi recenti sollevano preoccupazioni sulla contaminazione continua.

 

Le cause legali e il caso Johnson & Johnson

Una delle vicende più eclatanti riguarda le circa 40.000 cause legali intentate contro Johnson & Johnson per il suo borotalco. Un'inchiesta della Reuters nel 2018 ha rivelato che l'azienda era a conoscenza della contaminazione da amianto nei suoi prodotti fin dagli anni '70, pur dichiarandoli pubblicamente sicuri. Documenti interni citati dall'inchiesta mostrano rapporti di laboratorio che indicavano livelli significativi di amianto nei cosmetici J&J. Quest'anno, Johnson & Johnson ha accettato di pagare 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle cause legali legate al mesotelioma ovarico attribuito al loro talco.

 

Le storie delle donne colpite da mesotelioma in Inghilterra

In Inghilterra, decine di donne stanno portando in tribunale aziende cosmetiche americane, affermando di aver sviluppato il mesotelioma a causa dei prodotti di bellezza contenenti talco. Tra queste, la storia di Hannah Fletcher è particolarmente toccante. Diagnosi a 42 anni di mesotelioma peritoneale, causato dall'amianto, le ha lasciato una prospettiva di vita di un anno. Grazie a diverse operazioni e trattamenti, Hannah è sopravvissuta, ma le analisi hanno rilevato talco e fibre di amianto nel suo peritoneo. La cipria e il trucco usati sin da bambina, oltre all'uso eccessivo di fondotinta e ombretto, sono risultati i colpevoli.

Hannah ha avviato un'azione legale negli Stati Uniti, convincendo altre donne britanniche a fare lo stesso. Tra queste c'è Jade Jenkins, che a 35 anni ha ricevuto una diagnosi simile. Jade, sconvolta dalla scoperta che il trucco quotidiano, utilizzato fin dall'adolescenza, era la causa del suo cancro, ha intrapreso un'azione legale sperando di ottenere giustizia.

 

Le risposte delle grandi aziende cosmetiche e gli studi

I grandi marchi di bellezza, come Estée Lauder Companies, affermano di utilizzare solo talco testato e certificato come privo di amianto. Secondo l'azienda, tutti i loro ingredienti sono sottoposti a rigorosi esami e valutazioni di sicurezza, garantendo che i loro prodotti siano sicuri per l'uso. Tuttavia, queste rassicurazioni non convincono tutte le consumatrici e gli esperti di salute.

La Cancer Research UK sostiene che non ci sono prove concrete che l'uso del talco causi il cancro, riferendosi in particolare al cancro alle ovaie. Tuttavia, studi specifici sul mesotelioma sono ancora necessari. Il The Guardian ha sottolineato che gli studi che non trovano una correlazione tra talco e mesotelioma utilizzano spesso la diffrazione dei raggi X per testare la presenza di amianto, un metodo meno sensibile rispetto alla microscopia elettronica a trasmissione. Questo metodo meno sensibile potrebbe non rilevare livelli inferiori allo 0,5%, permettendo all'industria di dichiarare che il loro talco non contiene "amianto rilevabile". Questa dicitura, però, non è equivalente a "senza amianto".

 

L'alternativa sicura: l'amido di mais

Per risolvere il problema della contaminazione da amianto, alcune aziende cosmetiche stanno adottando l'amido di mais come alternativa sicura al talco. Questo ingrediente svolge la stessa funzione del talco nei cosmetici, ma senza i rischi per la salute.

Inoltre, marchi di "clean beauty", vegani e cruelty-free stanno guadagnando terreno, promettendo di utilizzare solo materie prime certificate e sicure.

 

Trasparenza e sicurezza dei prodotti

In un'epoca in cui i social media sono invasi da influencer che promuovono e testano tutti i tipi di prodotti cosmetici, è fondamentale che le aziende garantiscano la qualità e la sicurezza dei loro ingredienti. Le giovani, influenzate dai contenuti online, iniziano ad usare i cosmetici sempre più presto, rendendo la trasparenza e la sicurezza ancora più cruciali. Le aziende devono essere responsabili e assicurare che i loro prodotti non contengano sostanze nocive, proteggendo la salute dei consumatori.

 

L'allarme lanciato dalle donne britanniche riguardo alla presenza di amianto nei prodotti di bellezza a base di talco ha sollevato un'importante questione di salute pubblica. Le storie di vita reale, le battaglie legali e le risposte delle aziende cosmetiche mettono in luce la necessità di una maggiore trasparenza e sicurezza nel settore della bellezza. Mentre l'industria continua a evolversi, è essenziale che vengano adottate alternative sicure e che le normative siano rigorosamente rispettate per proteggere i consumatori da potenziali pericoli nascosti.

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