effetti del cambiamento climatico

Zecche giganti predatrici e pericolose minacciano il Nord Italia

In Friuli-Venezia Giulia, le Hyalomma marginatum preoccupano gli scienziati. Tali parassiti, che possono trasmettere malattie, trovano ora un buon habitat

Zecche giganti predatrici e pericolose minacciano il Nord Italia

L’ecosistema italiano è sotto assedio. Dopo il granchio blu e il vermocane, arriva nel tranquillo altopiano del Carso, un'altra minaccia che si aggira però, non nei mari, ma tra l’erba alta e non solo: la zecca marginata. E' un parassita dalle dimensioni insolite e dalla pericolosità non trascurabile. Questo ospite indesiderato, originario di terre lontane, ha trovato nel clima mite del nord Italia il luogo ideale per prosperare, portando con sé il rischio di malattie per l’uomo. La sua presenza, confermata dai ricercatori, solleva interrogativi e preoccupazioni.

 

Allarme nel Carso per le zecche giganti

Nelle vaste distese verdi del Carso, un piccolo ma significativo cambiamento sta allarmando gli esperti del Museo civico di storia naturale di Trieste. La zecca marginata, Hyalomma marginatum, un tempo confinata alle regioni del Nord Africa e del Medio Oriente, ha ora stabilito una presenza “abbastanza cospicua” nelle zone del Carso triestino. Questi parassiti, noti per le loro dimensioni che possono raggiungere i due centimetri e per la loro capacità di inseguire attivamente le prede grazie alla presenza di occhi, rappresentano una nuova sfida per la salute pubblica.

 

Cambiamento climatico e nuovi ecosistemi

La migrazione di questi aracnidi verso il nord Italia non è un fenomeno nuovo; in passato, sono stati segnalati casi sporadici legati al passaggio di uccelli migratori o al trasporto di animali vivi. Tuttavia, la situazione attuale è diversa: si parla di un’insediamento stabile, favorito dalle mutate condizioni climatiche. Il riscaldamento globale, con la riduzione delle gelate invernali, ha creato un ambiente accogliente per la zecca marginata, specialmente nella parte orientale della provincia di Trieste. Questo fenomeno, che mette in evidenza le conseguenze dirette del nostro impatto sul clima, richiede una risposta coordinata e informata per proteggere la salute umana e preservare la biodiversità locale.

 

Le caratteristiche della zecca marginata

La zecca marginata si distingue nettamente dalla comune zecca dei boschi per le sue dimensioni maggiori, che la rendono più visibile e, di conseguenza, più semplice da rimuovere. Tuttavia, questa maggiore facilità di individuazione è bilanciata da un comportamento più aggressivo. A differenza delle sue controparti più passive, la zecca marginata non si limita ad attendere le prede, ma le insegue attivamente. Questo comportamento predatorio la porta a spostarsi anche per decine di metri, guidata non solo dalla vista ma anche da altri segnali sensoriali come vibrazioni, calore corporeo e tracce chimiche come anidride carbonica o ammoniaca. Il suo habitat preferito non è limitato all’erba alta, ma comprende anche aree assolate con pietre e vegetazione bassa.

 

La rimozione tempestiva è cruciale

La rimozione tempestiva di questi parassiti è cruciale. Essendo più grandi e mobili, le zecche marginate sono più facili da rilevare e rimuovere. È fondamentale agire rapidamente: più a lungo rimangono attaccate, maggiore è il rischio di trasmissione di malattie. Tra queste, la zecca marginata è un noto vettore di zoonosi gravi, come la febbre emorragica Crimea-Congo, una malattia tenuta sotto stretta sorveglianza dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Sebbene l’infezione sia asintomatica negli animali, nell’uomo può provocare una sindrome multisistemica grave, caratterizzata da febbre, shock e emorragie. L’Istituto superiore di sanità sottolinea la gravità e l’elevata letalità della malattia, sebbene la sua incidenza sia limitata, colpendo principalmente coloro che lavorano negli allevamenti o sono a contatto con gli animali. Non esistendo una terapia specifica, il trattamento si concentra sul mitigare i sintomi e, nei casi più gravi, sul supportare le funzioni vitali dell’organismo. Oltre alla CCHFV, che può essere trasmessa anche da persona a persona, oltre che dal morso, le zeccale marginate, possono trasmettere altri virus come il virus Dhori, Bahig e Matruh.

 

Strategie di prevenzione: consigli pratici

Gli esperti raccomandano l’uso di abbigliamento adeguato, con maniche e pantaloni lunghi, preferibilmente di colori chiari, per facilitare l’individuazione degli insetti. Inoltre, si consiglia l’applicazione di prodotti repellenti e acaricidi. Tuttavia, è stato osservato che i preparati efficaci contro le zecche di tipo Ixodes possono essere meno efficaci contro la Hyalomma, richiedendo quindi una maggiore attenzione e possibilmente l’adozione di strategie preventive aggiuntive.

 

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