giorno 238 del conflitto

Crisi in Medio Oriente: la guerra a Gaza si espande a Libano e Yemen

Intensificazione degli scontri in tutta la regione. USA e GB colpiscono gli Houthi mentre Israele non cede sulla questione degli ostaggi nella Striscia

Crisi in Medio Oriente: la guerra a Gaza si espande a Libano e Yemen

In un periodo di crescente instabilità geopolitica, il Medio Oriente si trova nuovamente al centro di un vortice di violenza. Gli ultimi sviluppi vedono un’escalation nel conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e un’intensificazione delle operazioni militari di Stati Uniti e Gran Bretagna contro le forze Houthi nello Yemen. Queste dinamiche non solo alimentano le tensioni regionali ma pongono anche interrogativi sul futuro della pace e della sicurezza internazionale.

 

Yemen e Libano nel mirino 

Nel sud dello Yemen, le forze armate degli Stati Uniti e della Gran Bretagna hanno lanciato una serie di attacchi contro le posizioni Houthi, in una azione che segna un’escalation significativa nell’intervento occidentale nella regione. 

Diversi attacchi aerei hanno colpito la capitale Sanaa e la città portuale di Hodeida. Il Ministero della difesa britannico ha confermato che si tratta di una operazione congiunta tra Londra e Washington, un’azione coordinata che sottolinea l’impegno occidentale nel contrastare le forze Houthi. Le esplosioni hanno scosso le città, causando danni alle infrastrutture vitali, come le telecomunicazioni nella città di Taiz. Il canale al-Masira, sotto il controllo degli Houthi, ha riferito di numerose vittime, attribuendo immediatamente la responsabilità degli attacchi alle forze militari americane e britanniche presenti nella regione. Questi eventi segnano un momento critico, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini nazionali, influenzando l’equilibrio geopolitico dell’intero Medio Oriente.

In Libano, invece, diverse esplosioni si sono udite nel sud del paese, segnando un nuovo capitolo nel persistente conflitto della regione. L’aviazione israeliana ha eseguito una serie di attacchi mirati contro quattro postazioni di Hezbollah, nelle aree di Aitaroun e Markaba. Questa operazione, annunciata dal portavoce militare israeliano, rappresenta un’escalation significativa nella strategia difensiva di Israele, che mira a neutralizzare le minacce crescenti lungo i suoi confini settentrionali.

 

La guerra a Gaza continua 

Intanto a Gaza, nonostante le pressioni internazionali, il governo israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha espresso la sua determinazione a non interrompere il conflitto per negoziare il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Tzachi Hanegbi, consigliere per la sicurezza nazionale israeliano, ha comunicato ai familiari dei prigionieri che la guerra proseguirà fino a quando non sarà garantita la sicurezza a lungo termine di Israele. Una posizione questa del premier che ha generato tensioni e disaccordi tra il consigliere e i familiari degli ostaggi, mettendo in luce le complesse sfide che il governo Netanyahu deve affrontare nel gestire la crisi.

 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA