il suo impatto sul mondo

Il ritratto di Putin, lo Zar con il sogno della nuova Grande Russia

Vladimir Vladimirovi? Putin rieletto presidente della Federazione Russa per un quinto mandato, rinnova dopo 24 anni, il suo potere e la sua leadership

Il ritratto di Putin, lo Zar con il sogno della nuova Grande Russia

Vladimir Vladimirovi? Putin, figura enigmatica e controversa, incarna la storia moderna della Russia. Dall’infanzia difficile a San Pietroburgo fino al vertice del potere, Putin ha segnato l’epoca contemporanea con la sua leadership ferrea e la visione di una Grande Russia. Questo ritratto esplora la sua vita, le radici del suo nazionalismo e l’ossessione per il confine con la NATO, a meno di 24 ore dalla sua quinta rielezione a Presidente.

 

L’infanzia e la povertà

Nato il 7 ottobre 1952 a Leningrado (ora San Pietroburgo), Putin crebbe in una città segnata dalla fame e dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale. Più di un milione di persone morirono di fame, e molte famiglie furono completamente distrutte. Il padre di Putin, Vladimir, combatté nella guerra, mentre sua madre, Maria, rischiò di morire di fame. La loro casa comune era misera, condivisa con altre due famiglie. Putin fu un “bambino miracolo”, nato tardi e cresciuto in un quartiere segnato dalla guerra e infestato dai parassiti.

 

Il KGB e la carriera politica

Dopo aver studiato legge all’Università statale di San Pietroburgo, Putin entrò nel KGB, l’agenzia di intelligence sovietica. Per 16 anni, salì al grado di tenente colonnello, prima di dimettersi nel 1991 per intraprendere una carriera politica a San Pietroburgo. Fu vicesindaco della città e poi si trasferì a Mosca nel 1996 per unirsi all’amministrazione del presidente Boris El’cin. Prestò servizio come direttore dell’FSB, l’agenzia che aveva sostituito il KGB. Nel 1999, El’cin lo nominò Primo ministro, e dopo le sue dimissioni, Putin fu eletto come suo successore. Durante il suo primo mandato come presidente, l’economia russa crebbe notevolmente, ma Putin non esitò a mettere in guardia sui rischi di una guerra nucleare, pur non avendo mai sentito la necessità di utilizzare armi nucleari in Ucraina.

 

L’ossessione del confine con la NATO

La crisi in Ucraina ha portato alla più profonda rottura tra Mosca e l’Occidente dalla Crisi dei Missili di Cuba del 1962. Putin ha spesso avvertito dei rischi di una guerra nucleare, ma ha anche sottolineato che non ha mai sentito la necessità di utilizzare armi nucleari in Ucraina. Tuttavia, la possibilità di una presenza di personale militare della NATO in Ucraina oltre a quella di un conflitto diretto tra Russia e l’alleanza militare occidentale rappresentano una minaccia reale. Putin ha dichiarato che ciò sarebbe “un passo dalla Terza Guerra Mondiale”, ma ha sottolineato che pochi vogliono una simile catastrofe. Nel frattempo, la Russia continua a monitorare attentamente la situazione, preoccupata per la sicurezza dei suoi confini e la stabilità geopolitica.

 

In conclusione, Vladimir Putin rimane una figura di grande influenza e complessità, con una visione di una Russia forte e indipendente. La sua storia personale e la sua ascesa al potere sono intrecciate con la storia del suo paese, e il suo impatto sul mondo è destinato a perdurare.

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