678esimo giorno

Kiev sotto il fuoco dei missili russi: il bilancio della guerra

Kinzhal, armi ipersoniche russe sulla capitale ucraina e Kharkiv, Zelensky denuncia il terrorismo di Mosca e annuncia piani per isolare Crimea e mar Nero

Kiev sotto il fuoco dei missili russi: il bilancio della guerra

La guerra tra Russia e Ucraina entra nel nuovo anno con una nuova escalation di violenza. La capitale Kiev è stata bersagliata da una serie di attacchi missilistici da parte della Russia, che ha provocato feriti, danni e interruzioni dei servizi essenziali. Il presidente Zelensky ha accusato Mosca di terrorismo e ha annunciato piani per isolare la Crimea e il mar Nero. 

 

Kiev sotto il fuoco dei missili russi

La guerra tra Russia e Ucraina si fa sempre più cruenta e violenta, con la capitale Kiev al centro del mirino delle forze del Cremlino. Nelle ultime ore, una pioggia di missili russi ha seminato il panico e il caos tra la popolazione, causando almeno 19 feriti e numerosi danni alle infrastrutture civili. L'antiaerea ucraina ha cercato di respingere l'aggressione, ma alcuni rottami dei missili sono caduti su diversi quartieri della città, tra cui il centro storico. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha denunciato la gravità della situazione e ha chiesto aiuto alla comunità internazionale.

 

Missili Kinzhal e bombardieri Tu-95MS: l'arsenale russo

Secondo fonti militari ucraine, i missili lanciati dalla Russia sarebbero di tipo Kinzhal, armi ipersoniche capaci di raggiungere velocità superiori a Mach 10 e di sfuggire ai sistemi di difesa aerea. Si tratta di missili che possono essere montati su aerei da combattimento o su bombardieri strategici. Proprio questi ultimi, i Tu-95MS, sono stati avvistati in volo dall'aviazione ucraina, che ha segnalato la presenza di 16 apparecchi russi nei cieli sopra Kiev e Kharkiv, la seconda città più grande del Paese. Anche questa regione orientale, vicina al confine con la Russia, è stata bersaglio di un attacco missilistico, che ha colpito alcune zone residenziali, secondo quanto riferito dal governatore Oleg Synegubov.

 

Zelensky: "La Russia è un Paese terrorista, non vuole la pace"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha condannato con forza gli attacchi russi e ha ribadito la sua determinazione a difendere la sovranità e l'integrità territoriale del suo Paese. In un'intervista all'Economist, Zelensky ha smentito l'idea che la Russia stia vincendo la guerra e ha sostenuto che le forze russe stiano subendo pesanti perdite sul campo di battaglia. Zelensky ha anche affermato che non ci sono segnali reali che la Russia sia interessata alla pace e che qualsiasi proposta di dialogo da parte di Mosca sia solo una tattica per guadagnare tempo e rifornire le sue truppe. "La Russia è un Paese terrorista, che usa le armi più sofisticate per colpire i civili e le infrastrutture", ha dichiarato Zelensky.

 

Il piano di Zelensky per isolare la Crimea e il mar Nero

Il leader ucraino ha anche rivelato i suoi piani per contrastare l'espansione russa nella penisola di Crimea e nel mar Nero, che sono stati annessi dalla Russia nel 2014 in violazione del diritto internazionale. Zelensky ha detto che il suo obiettivo è quello di isolare la Crimea e di indebolire le capacità militari russe nella regione, che considera il "centro di gravità" della guerra. Zelensky ha spiegato che un'operazione riuscita in questo senso sarebbe un "esempio per il mondo" e avrebbe un grande impatto anche all'interno della Russia, dove la popolazione potrebbe iniziare a contestare il regime di Putin. Zelensky ha anche avvertito che per l'Ucraina il ponte di Kerch, che collega la Crimea con la Russia, è una "struttura militare" e che quindi potrebbe essere un obiettivo legittimo.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA