80esimo giorno

Gaza, Natale di sangue e macerie. A Betlemme, la protesta si fa arte

La guerra tra Israele e Hamas non si ferma nemmeno nel giorno della nascita di Gesù. Un raid aereo israeliano ha provocato una strage in un campo profughi

Gaza, Natale di sangue e macerie. A Betlemme, la protesta si fa arte

Il conflitto tra Israele e Hamas non si ferma nemmeno nel giorno della nascita di Gesù. Un raid aereo israeliano ha provocato una strage nel campo profughi di Al-Maghazi, uccidendo almeno 70 persone. A Betlemme, un’opera d’arte denuncia la sofferenza dei bambini di Gaza.

 

Strage nel campo profughi di Al-Maghazi

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, almeno 70 persone sono morte e decine sono rimaste ferite nell’attacco israeliano al campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha accusato Israele di “aver commesso un massacro in un quartiere residenziale densamente popolato”, e ha aggiunto che il numero delle vittime potrebbe salire, vista la gravità delle condizioni di molti feriti.

L’attacco ha preso di mira quattro abitazioni, dove si erano rifugiati molti civili, tra cui donne e bambini. Secondo un testimone dell’agenzia di stampa AFP, almeno 40 corpi sono stati trasportati all’ospedale di Dir al-Balah, mentre altri sono rimasti sepolti sotto le macerie. La Mezzaluna Rossa palestinese ha diffuso immagini dei soccorsi ai sopravvissuti, tra cui alcuni bambini in lacrime.

Gli aerei da guerra israeliani hanno anche bombardato le strade principali che collegano il centro di Gaza al campo profughi, impedendo il passaggio delle ambulanze e dei mezzi di emergenza, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz.

 

Gaza, una notte di terrore

La notte precedente il raid, la Striscia di Gaza aveva già subito una serie di attacchi israeliani, che hanno provocato altre 12 vittime civili, vicino al villaggio di Al-Zawaida, sempre nel centro della Striscia. Il ministero della Sanità di Gaza ha denunciato che i civili sono sull’orlo della fame, a causa dell’assedio israeliano e della distruzione delle infrastrutture. Molti abitanti di Gaza sono senza acqua, elettricità, cibo e medicine, e vivono nel terrore dei bombardamenti.

 

Betlemme, il Natale della protesta

Mentre a Gaza si piangono i morti, a Betlemme, in Cisgiordania, il Natale è stato segnato dalla protesta. L’artista palestinese Tariq Salsa ha esposto in Piazza della Mangiatoia, vicino alla Chiesa della Natività, un’opera d’arte intitolata “Natività sotto le macerie”. L’opera raffigura un bambino gazanese al posto di Gesù Bambino, in una scena di distruzione. L’artista ha voluto denunciare la sofferenza dei bambini di Gaza, vittime innocenti della guerra.

Il mese scorso, i leader cristiani palestinesi avevano annunciato la sospensione delle celebrazioni pubbliche del Natale, in segno di solidarietà con i fratelli di Gaza. Anche il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ha celebrato la messa di mezzanotte in tono sobrio, invitando a pregare per la pace e la giustizia in Terra Santa.

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