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La guerra in Ucraina entra nel suo 621° giorno con il tragico bilancio annunciato dall'ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform, circa i bambini uccisi e feriti dall'inizio dell'invasione russa: 510 sono i bambini ucraini rimasti uccisi e 1.143 quelli feriti e nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk, e una nuova escalation di violenza. L’aviazione russa ha condotto diversi raid aerei su Odessa, la terza città più grande dell’Ucraina, situata sul Mar Nero. Secondo fonti ufficiali ucraine, i bombardamenti hanno causato la morte di due civili e il ferimento di altri sei, oltre a danni a edifici e infrastrutture. Le autorità ucraine hanno denunciato una violazione della sovranità nazionale e un crimine di guerra da parte della Russia, e hanno chiesto il sostegno della comunità internazionale.
La Russia ha invece sostenuto che i suoi attacchi sono mirati a colpire le posizioni delle forze ucraine, che accusa di aver violato il cessate il fuoco e di aver perpetrato atti di aggressione contro i territori controllati dai separatisti filorussi nel Donbass. La Russia ha anche ribadito il suo diritto di difendere i propri interessi e quelli dei cittadini russi e russoparlanti in Ucraina, e ha respinto le accuse di ingerenza e di occupazione illegale della Crimea e di parte del Donbass.
Zelensky: “Se Putin vince attaccherà la Nato”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista rilasciata a NBC News, in cui ha respinto le recenti valutazioni che vedono il conflitto, in questa fase, entrato in stallo, in contrasto con l'opinione del comandante in capo Valerii Zaluzhnyi, espressa in un'intervista pubblicata dall'Economist il 1° novembre.
Inoltre il presidente ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Ucraina e per le ambizioni espansionistiche del presidente russo Vladimir Putin. "Se la Russia ci uccide tutti, attaccherà i Paesi della NATO", ha chiosato Zelensky spiegando che Putin non si fermerà alla conquista dell’Ucraina, ma che punta a destabilizzare e a minacciare l’Europa e la Nato. Zelensky ha quindi invitato l'ex presidente americano Donald Trump a visitare l’Ucraina e a vedere con i propri occhi la realtà della guerra e le sofferenze della popolazione, dopo le sue dichiarazioni in cui ha promesso che potrebbe porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina in 24 ore se sarà rieletto nel 2024, aggiungendo di "non sapere" se il tycoon vorrà sostenere l'Ucraina in caso di vittoria elettorale,
Zelensky ha sottolineato l’importanza di preservare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina, e ha espresso la sua speranza di aderire alla Nato e all’Unione Europea in futuro, escludendo il dialogo con i separatisti e annunciando una nuova strategia militare.
La nuova strategia militare
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di non essere pronto a parlare con i terroristi, riferendosi ai separatisti filorussi del Donbass, che controllano le regioni di Donetsk e Luhansk. Zelensky ha accusato i separatisti di aver violato gli accordi di Minsk, firmati nel 2015, che prevedevano un cessate il fuoco, uno scambio di prigionieri, una decentralizzazione politica e una soluzione pacifica del conflitto. Zelensky ha affermato che i separatisti sono sostenuti e armati dalla Russia, e che non rappresentano il vero volere del popolo del Donbass.
Zelensky ha inoltre annunciato che il suo governo sta valutando una nuova strategia militare per affrontare la minaccia russa e per riconquistare i territori occupati. Zelensky ha detto che l’Ucraina non rinuncerà alla sua sovranità e alla sua indipendenza, e che è pronta a difendersi con tutti i mezzi necessari. Zelensky ha anche fatto appello al patriottismo e all’unità nazionale degli ucraini, e ha promesso di non tradire la loro fiducia.