Il complotto

Meloni: “Governo tecnico? La sinistra sogna, noi andiamo avanti”

La premier difende la Nadef e la linea dura sull’immigrazione e la difesa dei confini, e sullo spread volato a 200 punti dice: c’è la mano della sinistra

Meloni: “Governo tecnico? La sinistra sogna, noi andiamo avanti”

Il governo Meloni è sotto attacco. Dopo la presentazione della Nadef, il documento che anticipa la legge di bilancio per il 2023, lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi è salito a livelli preoccupanti, sfiorando i 200 punti base. Una situazione che ricorda quella del 2011, quando la crisi dei mercati finanziari portò alle dimissioni di Silvio Berlusconi e alla nascita del governo tecnico di Mario Monti.

Ma la premier non si lascia intimidire. In un punto stampa a Malta, dove ha partecipato al vertice Euro Med 9, ha respinto le voci di un complotto per far cadere il suo esecutivo, sostenuto da una solida maggioranza di centrodestra. “Questa preoccupazione la vedo soprattutto nei desideri di chi immagina che un governo democraticamente eletto che sta facendo il suo lavoro, debba andare a casa per essere sostituito da un governo che nessuno ha scelto”, ha dichiarato.

 

Meloni: “La sinistra ha già la lista dei ministri”

Secondo Meloni, dietro l’aumento dello spread ci sarebbe la mano della sinistra, che vorrebbe tornare al potere senza passare dal voto degli italiani. “A me diverte molto il dibattito, già si fanno i nomi dei ministri e dei governi tecnici. I soliti noti vorrebbero il governo tecnico e la sinistra ha già la lista dei ministri”, ha ironizzato.

La premier ha poi difeso la sua politica economica, basata su una riduzione delle tasse e una maggiore spesa sociale, affermando che l’Italia è una nazione solida, con una previsione di crescita superiore alla media europea per il prossimo anno. “Ma dopo aver letto alcuni titoli, gli investitori hanno letto anche la Nadef, che racconta dei numeri seri in previsione di una legge di bilancio estremamente seria”, ha sottolineato.

 

Meloni: “Non si può fare solidarietà con i confini degli altri”

Oltre allo spread, un altro tema caldo affrontato da Meloni a Malta è stato quello dell’immigrazione. La premier ha ribadito la sua linea dura, basata sul contrasto ai trafficanti di esseri umani e sui rimpatri dei clandestini, chiedendo una maggiore collaborazione da parte dell’Unione Europea. “Mi pare ci sia la volontà di affrontare la questione con serietà, con concretezza e con velocità. Non si può fare solidarietà con i confini degli altri. Sono stata molto chiara nell’esporre l’impatto che sta avendo sull’Italia, la discussione è ruotata intorno a questo. La convergenza è totalmente condivisa”, ha detto.

Meloni ha anche lanciato una sfida al cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha espresso delle critiche alla gestione italiana dei flussi migratori. “Spero che il nuovo governo tedesco sia più collaborativo e meno ipocrita di quello precedente. Se Scholz vuole fare il buonista, può accogliere tutti i migranti che vuole, ma non può pretendere che lo facciamo noi al suo posto”, ha affermato. 

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