Il summit internazionale a Roma

Governare l’immigrazione e cooperare con l’Africa, le soluzioni Meloni

Presso la Farnesina si è svolta la prima Conferenza su sviluppo e migrazioni con l’obiettivo di creare un ponte tra l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente.

Governare l’immigrazione e cooperare con l’Africa, le soluzioni Meloni

A Roma presso la Farnesina si è svolta la prima Conferenza su sviluppo e migrazioni. Un summit internazionale a cui hanno partecipato i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali per affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa, e definito dalla promotrice dell’evento, Giorgia Meloni, come “l'inizio di un percorso pluriennale". 

"Noi siamo inevitabilmente un ponte tra l'Europa, l'Africa e il Medio Oriente. Eppure da quando abbiamo immaginato questa conferenza abbiamo superato le nostre aspettative per la partecipazione straordinaria: nessuna nazione invitata era assente oggi. Nazioni che finora non avevano collaborato ora capiscono che gli interessi sono convergenti e occorre cooperare", ha aggiunto al termine del vertice il presidente del Consiglio.

A margine della Conferenza, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha anche incontrato l'omologo saudita Abd al-Aziz bin Saud Al Saud e quello tunisino Kamel Fekih. "Occasione - dice il Viminale - per rinnovare la comune volontà  di rafforzare la collaborazione per la sicurezza e per il contrasto a ogni traffico illecito". 

 

Per una migrazione legale 

“Avviare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa; affrontare le cause profonde dei flussi irregolari per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani; individuare soluzioni a tutela dell’ambiente cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento climatico”. Sono stati gli obiettivi della Conferenza che si è svolta ieri presso il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. A fare gli onori di casa la presidente del Consiglio dei ministri Meloni che nel suo intervento ha parlato di migrazione legale, trafficanti, cooperazione con i Paesi africani e lavoro duro per perseguire questi traguardi.

 

Migrazione legale: "Per alcuni anni in Italia abbiamo azzerato le quote di immigrazioni legali perché erano coperte illegalmente. Non è solidale dire a tutti 'entrate' e non occuparci di queste persone. Immaginiamo quote più alte del passato e che vengono aumentate con chi ha fatto percorsi formativi concordati e con accordi bilaterali", il "modo in cui l'Italia cerca di gestire il fenomeno migratorio conviene a tutti i Paesi europei", spiega Giorgia Meloni. "Fino a ieri non si poteva dire, perché si diceva che i confini non esistono, la migrazione invece va governata, separandola dalla questione profughi. Da una parte una cosa è garantire l'asilo, dall'altra la migrazione che deve essere legale, per dare condizioni di vita migliori", osserva il premier.

 

Trafficanti: bisogna "fermare le reti di trafficanti di esseri umani: è un obiettivo che tutti condividiamo", sottolinea Meloni. Al fianco di questo, ribadisce, "è necessario aiutare chi scappa dalla guerra, dal terrorismo e ha bisogno che venga rispettato il diritto internazionale".

 

Cooperazione con i Paesi africani: "Più importante di tutto è la cooperazione con i paesi africani, per costruire un modello di sviluppo ampio, sostenibile, non predatorio. E questo significa finanziare una serie di iniziative". "Oggi è stata una grande giornata, ed è solo l'inizio di un lavoro che durerà molto tempo ma dà la dimensione della serietà con cui l'Italia affronta questi temi e che viene percepita anche dai nostri interlocutori", sottolinea Meloni.

 

Lavoro duro e atti concreti: "Le conclusioni della Conferenza di Roma saranno inviate al segretario generale dell'Onu e da domani lavoreremo ai seguiti concreti di questa iniziativa. Daremo vita a un comitato direttivo per passare alle iniziative concrete, organizzeremo quanto prima una conferenza dei donatori e già due nazioni si sono candidate a ospitare la prossima tappa di questo evento. Non vogliamo iniziative spot ma un lavoro molto lungo e serio, una serietà che viene percepita anche dai nostri interlocutori", ha concluso la premier.

 

Gli altri interventi

Tajani:  "Ilv Mediterraneo non deve esseree un cimitero"  

Durante la Conferenza sulle migrazioni anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto evidenziando che "Il Mediterraneo non deve essere un cimitero". "Roma è sempre stata e vuole essere un crocevia tra popoli che vogliono costruire insieme una nuova stagione, non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero di persone che lasciano le proprie abitazioni, vogliamo invece che il Mediterraneo allargato fino all'Indo-Pacifico, possa essere un mare di pace e di progresso", ha dichiarato.

 

Von der Leyen: "Reprimere i trafficanti" 

"Dobbiamo reprimere i trafficanti" e "distruggere il loro cinico modello di business. L'apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un'alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi in mare". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla conferenza. "In Ue stiamo lavorando per promuovere il reinsediamento e l'ammissione umanitaria. Dobbiamo unire le forze per smantellare il modello di business crudele e illegale dei criminali e sensibilizzare le persone sulle bugie che i trafficanti diffondono".

 

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