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Egitto, Patrick Zaki è libero. Oggi finisce un incubo lungo 22 mesi

Il decreto presidenziale che ha concesso la grazia allo studente di Bologna ha riempito di gioia e di soddisfazione non solo il governo ma l’Italia intera

Egitto, Patrick Zaki è libero. Oggi finisce un incubo lungo 22 mesi

Patrick Zaki, studente dell'università di Bologna accusato di "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" e di avere scritto un articolo nel 2019 sulle discriminazioni subite dai copti egiziani, tornerà in Italia nelle prossime ore, dove ad attenderlo ci saranno tutte le persone che hanno lottato e sperato nella sua liberazione. 

Zaki è finalmente libero, intorno alle 12 italiane è uscito dal commissariato di Nuova Mansura ed ha abbracciato la madre Hala Sobhy, il padre George, la sorella Marise, la fidanzata Reny Iskander e l'amica Yousra El Klesly. 

Il "Presidente Abdel Fattah al-Sisi usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all'appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche". Questa la nota scritta su Facebook da un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz che ha annunciato così l’inattesa grazia per il ricercatore, in carcere da 22 mesi e condannato, solo il giorno prima, in via definitiva a 3 anni di carcere.

Meloni: "Grazie ad Al Sisi per questo gesto importante". "Da Roma un contributo decisivo", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

Patrick Zaki dal fermo alla grazia

E’ il 7 febbraio 2020 quando Zaki viene fermato all'aeroporto del Cairo mentre rientrava in Egitto per una vacanza. L’arresto sarà formalizzato il giorno. Nelle 17 ore di interrogatorio l’attivista viene bendato, ammanettato, picchiato sulla pancia e sulla schiena e torturatocon scosse elettriche dagli agenti dell'Agenzia di sicurezza nazionale, Nsa.

 

Tra il febbraio 2020 e il settembre 2021 ci sono state 18 udienze e 9 rinvii che di fatto sono servite solo a prolungare la custodia cautelare trascorsa nel maggior parte del tempo nel carcere di Tora al Cairo, dove ha dormito sempre a terra. 

La prima visita dei parenti dopo 5 mesi e mezzo di reclusione. 

 

settembre 2021 il cambio di imputazione in “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” che prevede una condanna a 5 anni. 

 

Passano altri due anni, e finalmente ieri 19 luglio 2023 arriva la bellissima notizia della grazia presidenziale. L’odissea dello studente dell’Alma Mater, che nel frattempo si è laureato con 110 e lode, può dirsi conclusa.

 

Le reazioni

La premier Giorgia Meloni ha ringraziato il presidente egiziano in un video messaggio ed ha annunciato il suo rientro in Italia domani:

"Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente Al Sisi per questo gesto molto importante. Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l'intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata".        

"Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore, una vita di serenità e di successo", conclude Meloni.

 

L’arcivescovo card. Matteo Zuppi, che in questi giorni è a Washington come inviato del Papa, ha espresso grande gioia per la liberazione del giovane "nell'attesa di poterlo presto incontrare per rallegrarmi con lui e condividere la fede e la speranza".

 

"I risultati non capitano mai a caso - ha aggiunto Tajani rispondendo alla domanda se il governo italiano si aspettasse questa notizia -. Dalla prima visita che ho fatto in Egitto, uscendo da un incontro con al-Sisi, ho detto che ci sarebbe stata un'attenzione positiva sul caso Zaki, quindi oggi è arrivato un risultato positivo. Ripeto: contano i fatti".

 

Il rettore dell'università di Bologna, Giovanni Molari: "La notizia ci colma di gioia. Dopo l'angoscia di ieri, è un momento  di insperato sollievo e di grandissima felicità per tutta l'Alma Mater. Speriamo sia la  fine di oltre tre anni di attese e di speranze deluse. Aspettiamo di conoscere i dettagli, ma confidiamo che presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a  lungo: riaccogliere Patrick a Bologna, nella sua università, e dedicargli una grande festa di laurea che sarà idealmente una festa di tutta la città e di tutto il Paese. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di sostenere Patrick con una mobilitazione costante e generosa. Ringraziamo il governo per l'attenzione che  ha dedicato alla vicenda di Patrick e tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere il risultato odierno. Caro Patrick, tutta l'Alma Mater ti aspetta per riabbracciarti!"

 

"Voglio esprimere la gioia di tutto il Senato per questo risultato. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono spesi in questi anni per questo risultato. Ci tenevo a esternarlo all'Assemblea". Così il senatore del Pd Filippo Sensi interrompendo i lavori dell'Aula del Senato per comunicare la lieta notizia. Il senatore Giulio Terzi a nome di Fratelli d'Italia: "Grande soddisfazione".

 

Il commento del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. "E' una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l'ultimo governo, che ha dialogato con l'Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere", ha detto. 

 

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: "E' importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un'ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice". 

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