accusa e difesa

Nordio blinda la riforma della giustizia in attesa del parere del CSM

Il Guardasigilli rivendica la bontà del suo disegno di legge e in particolare delle norme sulle intercettazioni e sulla cancellazione dell’abuso d’ufficio

Nordio blinda la riforma della giustizia in attesa del parere del CSM

Il Guardasigilli Nordio blinda la riforma della giustizia e respinge al mittente le accuse di aver proposto una legge «bavaglio» riguardo alla stretta sulle intercettazioni, o di aver cancellato con un «colpo di spugna» il reato di abuso d’ufficio.

 

Il ministro della Giustizia rivendica quanto fatto con la riforma seppur ammettendo che sulle intercettazioni, c’è ancora molto da fare. Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno, che deve iniziare ancora il suo inter parlamentare dove potrà essere migliorata, prevede sul tema della intercettazioni diverse novità, a partire dal divieto di trascrizione delle citazioni dei cosiddetti «terzi», le persone menzionate casualmente nelle conversazioni intercettate. Le nuove norme vietano anche ai giornalisti di pubblicare le stesse intercettazioni se non sono già contenute in un atto d’indagine oppure si trovano già in dibattimento.

 

In questo modo l’ex pm Nordio, vorrebbe tutelare la riservatezza di tutte le conversazioni, ad esclusione dei casi in cui si sia in presenza di ipotesi di reato per fatti gravi. «Noi interverremo per attuare completamente l’art. 15 della Costituzione che afferma la libertà e la segretezza delle conversazioni - ha spiegato il ministro -. In questo momento siamo intervenuti parzialmente per tutelare il terzo, cioè la persona che viene citata nelle conversazioni di altri. Ma successivamente interverremo anche per tutelare la dignità e la libertà delle persone che parlano e devono parlare fra di loro in riservatezza, perché la riservatezza è l’altro lato della libertà. Naturalmente senza compromettere le indagini per i grandi crimini della delinquenza organizzata». Si tratta, ad esempio, delle indagini che riguardano reati per mafia e terrorismo. In questi casi le intercettazioni non dovrebbero subire limitazioni.

 

E dopo gli scontri sulla cancellazione dell’abuso d’ufficio tra il ministro e i magistrati di Anm, si attende ora sulla riforma il parere del Consiglio superiore della magistratura con il vicepresidente del CSM Fabio Pinelli che promette «leale collaborazione». 

 

Nordio e le norme tributarie

Sulle norme tributarie il ministro Nordio ricorda invece che «la nostra legislazione tributaria è piena di ossimori, se un imprenditore onesto decidesse di assoldare un esercito di commercialisti per pagare fino all’ultimo centesimo di imposte non ci riuscirebbe perché comunque qualche violazione verrebbe trovata, le norme si contraddicono».

E proprio sull’evasione, il Guardasigilli spiega che serve un cambio di approccio: «Sono stato in magistratura fino al 2017 e non ho mai visto un evasore in manette. Significa che o qualcosa non ha funzionato o si parte da un principio sbagliato. Cioè che la legge penale abbia un effetto dissuasivo repressivo. Il criminale quando decide di delinquere non va a spulciare il codice penale per vedere la pena, pensa sempre di farla franca. Tutto ciò ha provocato però una serie di processi penali assolutamente inutili, dannosi per tutti».

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