"Notte prima degli esami", cantava Venditti in una delle sue canzoni più iconiche. E quella notte sta effettivamente arrivando per 536mila studenti in Italia. Domani iniziano, infatti, le prove dell'esame di maturità che tornano nella formula tradizionale pre-Covid.
L'esame di maturità 2023, le date delle prove
La Maturità 2023 di quest'anno riprende il suo formato standard, con entrambe le prove scritte preparate dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, e una prova orale. In particolare,
mercoledì 21 giugno alle ore 8:30 si svolgerà la prova scritta di italiano.
giovedì 22 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi.
L'ultima prova è un colloquio orale interdisciplinare con una commissione mista.
Ogni commissione d'esame sarà composta da un presidente esterno, tre commissari esterni e tre interni.
Il voto finale in centesimi
Per quanto riguarda il voto finale dell'esame di maturità sarà espresso in centesimi:
massimo 40 punti per il credito scolastico;
massimo 20 punti per il primo scritto;
massimo 20 punti per il secondo scritto;
massimo 20 punti per il colloquio.
La commissione può assegnare fino a 5 punti di "bonus" per chi ne ha diritto.
Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell'esame.
Il punteggio massimo è 100 (con la possibilità della lode) mentre il minimo per superare l'esame è 60/100.
I candidati all'esame
Tra interni e privatisti gli studenti che nel 2023 affronteranno l'esame di Maturirà sarano 536.008, 3.670 candidati in meno rispetto al 2022, quando i candidati che si erano presentati all'esame sono stati 539.678.
Di questi 536.008 candidati, 521.015 sono interni e 14.993 i privatisti esterni. Boom invece per i candidati interni degli istituti paritari: l'anno scorso erano stati 49.049, quest'anno sono 51.734, cioè 1.685 in più. Con la Campania in testa con 82.742, e a seguire Lombardia e Lazio, rispettivamente 75.988 e 52.391.
Tra candidati interni e privatisti in scuole statali e paritarie è la provincia di Napoli con 44.008 candidati ad avere il più elevato numero di maturandi (30.314 nelle statali e 13.694 nelle paritarie).
Napoli da sola ha più candidati del Veneto (39.356), della Puglia (37.863), dell'Emilia-Romagna (35.405), del Piemonte (32.857), della Toscana (29.822) o dell'Abruzzo, Basilicata e Calabria messe insieme (10.622, 5.353 e 18.797). In forza di questi numeri, a Napoli saranno impegnate per gli esami 1.020 commissioni, cinque in più di tutte le commissioni che opereranno in Puglia per Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.
I candidati privatisti
I candidati che si presentano alla maturità 2023 in istituti statali o paritari rappresentano il 2,8% dei maturandi ammessi alla prima prova d'esame. Nella maturità 2022 erano stati pari al 3,1%.
La Lombardia con il 3,4%, registra in valore assoluto il dato più elevato di candidati esterni, seguita dalla Campania con il 3,1%, il Lazio si attesta al 2,9%.
Ma la regione con la percentuale più elevata di candidati esterni tra tutte le regioni è la Calabria con 1.026 privatisti su un totale di 18.797 candidati, pari al 5,5%.