472esimo giorno

Ucraina, Onu: “Peggiora la crisi umanitaria dopo rottura della diga”

Mancanza di acqua potabile e l’allagamento dei terreni di in uno dei più importanti granai del mondo causerà una “cascata di problemi” a livello globale

Ucraina, Onu: “Peggiora la crisi umanitaria dopo rottura della diga”

La guerra in Ucraina giunge oggi al suo 472esimo giorno tra conferme e smentite circa gli effetti dell'inizio della controffensiva di Kiev. Per Putin "gli ucraini non avanzano in alcun punto del fronte" mentre l’Ucraina fa sapere invece che nella direzione di Bakhmut "le truppe hanno recuperato oltre un chilometro in 24 ore". 

 

Ma oltre al conflitto e ai bombardamenti dei russi ciò ora preoccupa ancor di più sono le conseguenze del vile attacco russo che ha portato alla distruzione della diga di Kakhovka. Nelle zone allagate inizia anche se inizia a calare il livello dell'acqua, proseguono i raid sugli alluvionati, con un rimpallo di responsabilità tra Kiev e Mosca. 

 

Onu, la crisi umanitaria peggiora

La crisi umanitaria dell'Ucraina è "enormemente peggiore" dopo la rottura della diga di Kakhovka: ha dichiarato il capo degli Affari Umanitari dell'Onu, Martin Griffiths, come riporta il Guardian. 

 

In Ucraina, ci sono due grandissmi problemi, il primo è che sono 700.000 le persone che hanno bisogno di acqua potabile e il secondo è che a causa dell'inondazione dei terreni agricoli in uno dei più importanti 'granai' del mondo causerà una "cascata di problemi", tra cui la riduzione delle esportazioni di cereali, l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari a livello globale e la riduzione della disponibilità di cibo per milioni di persone più bisognose.

 

Finora, ha precisato, insieme alle ong ucraine le Nazioni Unite hanno raggiunto 30.000 persone nelle aree allagate sotto il controllo ucraino. Griffiths ha dichiarato di aver incontrato l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite per ottenere l'accesso alle aree controllate dai russi al fine di aiutare le persone colpite dalle inondazioni.

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