461esimo giorno

Droni su Mosca, Cremlino: “attacco terroristico ucraino”. Ma Kiev nega

Sale la tensione tra Russia e Ucraina dopo che 8 droni hanno avuto come obiettivo la capitale russa. Zelensky sulla controffensiva: le decisioni sono prese

Droni su Mosca, Cremlino: “attacco terroristico ucraino”. Ma Kiev nega

La guerra in Ucraina giunge oggi al suo 461esimo giorno. La tensione nella notte tra Mosca e Kiev si è notevolmente alzata a causa delle nuove esplosioni avvenute nella notte nella capitale ucraina e dopo l’attacco di droni avvenuto in quella russa, come confermato dallo stesso sindaco di Mosca. Per il Cremlino si è trattato di un attacco terroristico

Zelensky ha annunciato che è stata presa una decisione sui tempi della controffensiva e di avere avuto una telefonata con il presidente turco Erdogan per parlare di conflitto militare e dell'accordo sui cereali e ribadire al presidente appena rieletto, la linea contro la Russia: "L'Ucraina è sopravvissuta a tutti gli invasori e sopravvivrà ancora, e porrà fine al dispotismo russo". 

 

Attacco di droni su Mosca, Kiev nega coinvolgimento

Gli attacchi con i droni su Mosca sono "una rappresaglia ucraina a un attacco russo su Kiev, in cui domenica è stato colpito un centro decisionale". Ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin viene tenuto informato "in tempo reale" in merito agli attacchi contro la capitale russa.

Secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti, il ministero della Difesa russo ha accusato l'Ucraina di avere lanciato stamane "un attacco terrorista" con otto droni contro la regione di Mosca. Cinque sono stati distrutti dai sistemi di difesa Pantsir, mentre gli altri tre sono stati danneggiati e hanno deviato dalla traiettoria che dovevano seguire. 
Gli attacchi sono stati però subito smentiti da Kiev per bocca del consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, che ha negato ogni responsabilità pur essendo ovviamente “lieti di vedere un aumento del numero di attacchi” ma di non aver nulla a che fare direttamente con questo”.

 

Capo Wagner accusa il ministero della Difesa russo

Il capo della compagnia militare privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha lanciato un nuovo durissimo attacco al ministero della Difesa russo, accusandolo di non avere garantito la protezione di Mosca contro gli attacchi con i droni come quelli avvenuti stamane.

"In questo campo siamo anni indietro ai nostri avversari, forse decenni, ma non facciamo assolutamente nulla per colmare questo svantaggio", ha affermato Prigozhin su uno dei suoi canali Telegram. "Cosa fate riguardo a questo, sporchi bastardi?", chiede poi il capo della Wagner rivolgendosi ai vertici militari. "Uscite dagli uffici dove siete stati messi per difendere questo Paese. Siete il ministero della Difesa e non avete fatto niente. Perché lasciate che questi droni arrivano a Mosca?".

 

La controffensiva Ucraina

Intanto in terra ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale di ieri ha annunciato che è stata presa una decisione sui tempi della controffensiva ucraina. "Non solo la fornitura di munizioni, non solo l'addestramento di nuove brigate, non solo le nostre tattiche. Ma anche la tempistica. La tempistica è la cosa più importante. La tempistica di come andremo avanti. Lo faremo. Le decisioni sono state prese", ha detto senza fornire ulteriori dettagli sulla data di lancio della controffensiva.

Nel mentre la capitale Kiev continua ad essere terreno fiorente per la rappresaglia russa. Una serie di esplosioni ha scosso la città questa mattina facendo procedere all’amministrazione militare municipale di Kiev all’attivazione del sistema di difesa aerea. Le sirene di allarme antiaereo hanno risuonato nella capitale ma anche in altre località delle regioni di Kiev, Kirovograd, Cherkassk e Chernigov.

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