Pioggia di bombe sull’Ucraina

Le provocazioni di Putin, missili su Kiev durante visita di Guterres

Il segretario Onu: a Mariupol “crisi nella crisi”. Biden: “Altri 33 mld di dollari di aiuti”. I dilemmi dell’Ue sull’embargo totale sull’energia russa

Le provocazioni di Putin, missili su Kiev durante visita di Guterres

Non si ferma la guerra in Ucraina e non si fermano le provocazioni che Valdimir Putin lancia a livello internazionale. Un attacco missilistico russo è scattato nella giornata di ieri a Kiev, vicino all’ambasciata britannica, mentre era in corso la visita del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “L’attacco mi ha sconvolto”, ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro, che continua a sollecitare l’apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili da Mariupol. La città ucraina assediata rappresenta una “crisi nella crisi”, ha sottolineato, e “ha un disperato bisogno di un simile approccio. Migliaia di civili sono in pericolo di vita. Molti sono anziani con necessità di cure mediche o hanno mobilità ridotta, hanno bisogno di una via di fuga dall’apocalisse”. Anche l’ospedale da campo militare che si trova nell'acciaieria Azovstal è stato bombardato pesantemente. L’offensiva russa continua e aumenta il numero di morti e feriti nel grande complesso siderurgico della città. 

 

Mentre l’Onu compie i suoi tentativi, due giorni fa a Mosca Guterres ha incontrato Putin e il ministro Lavrov, la Russia continua la sua guerra insensata che semina distruzione, morte, dolore di ogni sorta. Passi sostanziali e speranze per l’apertura di una nuova fase negoziale sembrano davvero ridotti. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno annunciato di essere pronti a fornire nuovi aiuti all’Ucraina. Joe Biden è in procinto di chiedere al Congresso di dare il via libera allo stanziamento di ulteriori 33 miliardi di dollari, di cui 20 destinati agli aiuti militari: “un sacrificio contro le atrocità”, ha dichiarato. Ma l’Ucraina, oltre alle armi, chiede all’Occidente l’embargo totale sull’energia russa. Lo chiede soprattutto all’Unione Europea che sta valutando rischi e conseguenze di una mossa del genere, ma di fatto fatica a trovare una posizione unitaria.

 

L’impatto del conflitto sul mercato delle materie prime è imponente e sta condizionando il quadro economico complessivo. Il ministro italiano dell’Economia, Daniele Franco, non nasconde che per difendere l’economia dall'impatto della guerra occorreranno ulteriori interventi “anche ambiziosi” di politica economica sia dell'Italia che dell’Ue, che “dovrà adattarsi al mutare delle circostanze. Dobbiamo assolutamente evitare un'altra recessione”, ha fatto sapere. La crescita, che calerà ancora rispetto alle previsioni contenute nel Def, l’Inflazione e il caro energia sono tutti fattori di assoluto rilievo in uno scenario economico di crisi che segue già due anni di pandemia. 

 

L’embargo sul gas resta un dilemma per l’Europa, consapevole che il combustibile che Putin vende ai Paesi Ue serve a foraggiare il conflitto che mai come adesso rischia di andare fuori controllo. Non solo. Il gas è un’arma economica e politica che il tiranno russo continuerà ad utilizzare per dividere i Ventisette e per ricattarli con la minaccia di interrompere improvvisamente le forniture. Lo ha fatto con Polonia e Bulgaria che si sono rifiutate di pagare in rubli, è pronto a farlo anche con altri Paesi. E’ in atto è una guerra militare e insieme economica, quest’ultima combattuta sul terreno delle sanzioni e del mercato delle fonti energetiche. Mosca, fuori ormai da ogni regola di diritto internazionale, è pronta a tutto pur di affermare il suo potere in Ucraina e fuori da essa.   

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