Le pagelle

Le promosse della Champions League: le inglesi volano, Villarreal top

Il primo turno dei quarti di finale della coppa più ambita d’Europa ha visto diverse sorprese, come gli spagnoli di Emery, che vincono anche con il Bayern

Le promosse della Champions League: le inglesi volano, Villarreal top

Il primo round dei quarti di finale della Champions League 2021/2022 si chiude con delle vincenti a sorpresa, che hanno ribaltato ogni tipo di pronostico. Questa grande competizione regala continuamente gare inaspettate, capaci di capovolgersi da un momento all’altro, lasciando aperte diverse porte nella seconda sfida, quella che decide definitivamente il passaggio del turno.

 

Imparare dagli errori della prima sfida per poi mettere a punto la gara della vita, quella che apre le porte verso le semifinali. Mancano poche gare alla fine e cambiare le carte in tavola, talvolta è l’unico modo per sperare in una stagione rivoluzionaria. Non si può mai affermare che una squadra sia favorita nella Coppa dalle grandi orecchie, ogni club lavora di strategia, anche se, le giocate dei giocatori chiave possono fare la differenza.

 

Basterebbe pensare a Foden, giovanissimo e talentuoso calciatore inglese, capace di dare una lezione di calcio a tanti grandi campioni o a Benzema, che come dice Ancelotti “È come il vino, migliora ogni giorno”. Insomma, la giocata del singolo può decidere una stagione intera, anche se in queste gare abbiamo visto, più del solito, quanto possa fare la differenza avere un gruppo coeso, che tatticamente possa anche risultare inferiore ad un team, ma che grazie alla compattezza di squadra riesce alla fine a sfangarla.

 

Come il Villareal, che ha sorpreso tutti nello scorso turno giocando due grandi gare contro la Juventus e che ieri sera è riuscito a compiere un passo in più, quasi miracoloso. Non è da escludere che tutto possa cambiare, ma da qui al 12 aprile, ogni tipo di porta è aperta a tutti e tutto rimane ancora in ballo per la maggior parte delle squadre. Ecco chi sono state le vincenti di questo primo scontro valido per raggiungere la fase calda della competizione.

Le pagelle dei quarti di finale:

Le promosse:

Manchester City voto 7,5: Una partita decisa sul finale, quando tutto sembrava portato ad un risultato a reti bianche, Guardiola tira fuori l’asso dalla manica, aggiudicandosi il primo match point, sotto gli occhi del proprio pubblico. A decidere la sfida sono stati i cambi, uno in particolare, che ha permesso a De Bruyne di trovare la via del goal, al seguito di una prestazione mediocre: Foden, talento britannico di appena 21 anni, tocca la prima palla, trasformandolo in assist per il belga. Aggiungiamo pure il tunnel al difensore spagnolo, che mette in luce le doti tecniche uniche di questo giocatore estremamente promettente. Cresciuto nella cosiddetta Academy dei Cityzen, sta trovando sempre più spazio, diventando anche una pedina essenziale per la Nazionale inglese. In mezzo a giocatori costati milioni di euro, arriva lui, da tutta la vita tifoso del club azzurro, con l’ambizione di rimanerci per tutta la vita. Il tecnico spagnolo vede in lui un talento unico, “mai visto” a detta sua. Il protagonista del goal però è De Bruyne, che non è mai riuscito ad imporre nella partita come suo solito, commettendo anche errori inaspettati. Troppo spaventati delle possibili ripartenza avversarie, tendono a tenere il pallino del gioco, senza però incidere dentro all’area di rigore. La gara di ritorno merita uno spirito più aggressivo, se si vuole sperare in una chiusura immediata dei giochi: buttare al vento un turno così tanto alla portata sarebbe quasi imperdonabile.

 

Liverpool voto 8: Il risultato dice che la gara è stata dominata dei Reds, visto che chiudono con un doppio vantaggio in vista del ritorno, anche se in realtà le cose sono andate in maniera differente. Gli inglesi infatti dopo un inizio scoppiettante, in cui hanno trovato per due volte la via del gol, sono andati in difficoltà, commettendo errori inusuali. Dal goal avversario, che deriva da un liscio di Konaté ai salvataggi miracolosi di Alisson, hanno messo a forte repentaglio una partita già chiusa. Si sono mostrati fragili a livello mentale e le troppe sicurezze, si sono trasformate velocemente in una forte paura di non farcela. In mezzo al campo non hanno retto l’urto fisico, facendo difficoltà costruire come nel primo tempo. I cambi, anche in questo caso, hanno migliorato leggermente la situazione, visto che Jota, nonostante si sia divorato una rete clamorosa è riuscito a riportare su la squadra. Bocciato Salah, probabilmente ancora molto provato dalle recenti delusioni riscontrate con il Marocco, tra Coppa d’Africa e Mondiali. Domenica giocano la gara più importante della stagione inglese, visto che affronteranno lo scontro decisivo per la vetta della Premier. Si può dunque da lì costruire le ambizioni per il finale di stagione, affrontando il temibile Benfica sul palcoscenico ardente di Anfield. 

 

Real Madrid voto 8,5: La loro trasformazione in Europa è impressionante rispetto agli ultimi risultati in campionato, in cui sono sembrati più timorosi dopo la sconfitta pesante con il Barcellona. Entrano con la certezza di essere i migliori, annichilendo in lungo e in largo il Chelsea in trasferta. Il protagonista è solo uno, l’uomo che sta rivoluzionando ancora una volta la stagione di Ancelotti: Benzema, autore della seconda tripletta di fila in coppa, dopo averne sfiorata una anche in Liga domenica. Un giocatore infinito, che merita il palcoscenico come pedina chiave dell’anno. Un numero indecifrabile di reti messe a segno, senza mai fermarsi. La continuità è la sua forza, al contrario di tanti altri attaccanti importanti, lui non si è mai fermato e a fine anno questa cosa in un modo o nell’altro deve essere riconosciuta. Mette a segno le prime due reti con movimenti da punta leggendaria, pressoché immancabile per gli inglesi. Anche il resto del gruppo se la cava bene, a partire da Modric, che dimostra di non avere ancora l’età per staccare. Si inventa un assist al bacio e recupera su Kanté in quasi tutte le sue percussioni. Il suo compagno di reparto, Kross, non risponde presente invece, continuando a deludere le aspettative riposte su di lui. Un elemento che fisicamente sta facendo fatica e non sembra più reggere i ritmi dei madrileni. Anche Valverde non eccelle come ala, anche se non è il suo ruolo naturale. Vinicius invece è una spina nel fianco, se imparasse ad essere più preciso sotto porta sarebbe un giocatore totale. Retroguardia abbastanza stabile, anche se con l’entrata di Lukaku fa maggiore fatica a contenere i cross in area. Per fortuna che dietro vi è un portiere di caratura immensa, che rimedia ai buchi lasciati dai compagni. 

 

Villarreal voto 9: Forse è solo un sogno, ma per ora in terra spagnola se lo vogliono godere fino alla fine. E chissà magari anche dopo. Mettere al tappeto il Bayern Monaco dal primo all’ultimo minuto è prova di grande evoluzione, portata da un maestro come Emery. Il tecnico dalla sera prima della gara ha messo in guardia tutti, ricordando di essere stato l’ultimo allenatore a battere i bavaresi. Una gara molto combattuta, in cui sono stati bravi a trovare subito il goal. La forza del gruppo è stata essenziale, visto che nessuno si è risparmiato, continuando ad attaccare i tedeschi anche dopo averla sbloccata. A fine primo tempo mettono a segno anche il raddoppio, poi annullato dal VAR, che avrebbe dato maggiori chance per il ritorno in Germania. Colpiscono un palo con Moreno e mettono Neuer in serio pericolo su diversi calci piazzati. Rimangono compatti, non concedendo mai spazi alle veloci ali avversarie, completamente annullate. In campionato si sono rialzati e stanno pian piano scalando la classifica per giungere alle prime posizioni. Dopo alla vittoria dell’Europa League la loro evoluzione non si è mai fermata e adesso vogliono stupire basando le loro speranze sulla forza di un gruppo molto unito. L’etichetta di sorpresa a questo punto è già loro, qualsiasi sia l’esito dei risultati futuri, sono già andati oltre ogni aspettativa possibile.

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