fermare la Russia

Bruxelles trova l’accordo: stop (graduale) al gas russo. Le novità

Von der Leyen oggi a Kiev, Zelensky: “A Borodianka peggio di Bucha”. La Russia sospesa dal Consiglio per i diritti umani: l’unico precedente con la Libia

Bruxelles trova l’accordo: stop (graduale) al gas russo. Le novità

Non c’è fine all’orrore: le autorità ucraine hanno scoperto cadaveri anche a Borodianka, nella regione di Kiev, in due edifici distrutti. Si tratta di 26 persone che avrebbero perso la vita in raid aerei contro edifici residenziali, secondo quanto denunciato dal procuratore generale ucraino Iryna Venediktova in un discorso televisivo. Dure le parole del presidente ucraino, Zelensky, che nella notte ha affermato: "Borodianka è la peggiore in termini di distruzione e in termini di incertezza sul numero di vittime".

Oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è a Kiev, all’indomani di importanti decisioni contro Mosca.

 

Accordo al Parlamento Ue contro la Russia

Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri dell’Ue ha raggiunto l’accordo politico sul quinto pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca, a cui segue oggi il via libera formale delle capitali, con una procedura scritta. Intanto al Parlamento europeo è passata la mozione che chiede "un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas". La risoluzione ha ottenuto 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astensioni.

Accordo anche tra i Paesi membri del G7, che hanno annunciato nuove sanzioni economiche contro la Russia, compreso il divieto di tutti i nuovi investimenti strategici per Mosca, come quello energetico.

Ma è all’Onu che è arrivata una decisione storica.

 

Onu: Russia sospesa dal Consiglio per i diritti umani

Il precedente illustre risaliva a 11 anni fa, con la Libia di Gheddafi. La risoluzione, proposta dagli Stati Uniti, e che aveva l’Italia tra i sostenitori, ha ricevuto 93 voti a favore e 24 contrari e 58 astenuti. Tra chi ha votato “no” ci sono Cina, Brasile Egitto, Messico, Iran e Sud Africa. Mosca, che prima del voto aveva minacciato chiunque avesse appoggiato la risoluzione di considerarlo un “gesto non amichevole”, ha definito il provvedimento un “tentativo degli Stati Uniti di mantenere il suo dominio e il controllo totale” e di “usare il colonialismo dei diritti umani nelle relazioni internazionali”. A premere per la decisione, oltre alle autorità di Kiev, anche la Lettonia.

 

Cosa cambia

L’Assemblea generale, a cui spetta il compito di eleggere i membri del Consiglio per i Diritti umani, finora aveva sospeso soltanto un Paese: la Libia di Gheddafi. La decisione ha un alto valore simboli, mentre ai fini pratici comporta il fatto che Mosca ora non potrà proporre risoluzioni e emendamenti riguardo situazioni internazionali in cui non sia direttamente coinvolta.

La sospensione resterà valida fino almeno a tutto il 2023, quando scadranno i termini dell’adesione della Russia al Consiglio.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA